Di Maurizio Miranda 

La Betica, al tempo dei Romani, corrispondeva all’incirca all’Andalusia (Spagna) attuale. Era una Provincia Senatoria dell’Impero Romano, creata da Augusto, unitamente alla Lusitania, nel 27 a.C., nella Spagna Ulteriore  e così denominata dal fiume Baetis (Guadalquivir).

 

Conquistata dai Romani durante la seconda Guerra Punica, era stata romanizzata da P. Cornelio Scipione e, soprattutto, da Cesare e da Augusto. La Betica  diede a Roma i primi Consoli non italici (nel 40.a.C. L. Cornelio Balbo).

 

Dalla sua classe municipale provennero quattro Imperatori Marco Ulpio Traiano (98-117 d.C.) e Publio Elio Adriano (117-138 d.C.) nati entrambi a Italica, mentre Magno Massimo (383-388 d.C.) e Teodosio I (379-395 d.C.) nacquero tutti e due a Segovia, città della Spagna Tarraconense, tra Emerita e Cesaraugusta.

 

Nella Betica nacquero anche gli scrittori Seneca, Lucano, Pomponio Mela e Columella. I centri più importanti erano Gades (oggi Cadice), Hispalis (Siviglia), Corduba (Cordòba) che era la capitale. La Betica era percorsa da numerose vie strategiche delle quali la più determinante era la via Augusta, proveniente dalla Gallia, che, a sua volta terminava a Gades, il più importante porto della regione.

 

La Betica era utilizzata anche per fini di comunicazione commerciale, in quanto era ricca di miniere di piombo e di mercurio nonché di cave di marmo. Nel campo della produzione alimentare, invece, la Betica era in grado di produrre grano e vino, ottenuto dalle rinomate viti italiche del Falerno.

 

Una rilevante produzione, soprattutto olearia, raggiungeva dalla Spagna prima il Porto di Ostia antica poi quello di Traiano per risalire il Tevere con le chiatte piatte arrivando, dopo circa 2 giorni di alesaggio (traino dei buoi dalle due banchine del fiume), a Roma sbarcando il carico prima a Testaccio (detto Portus Tiberinus ad Emporium) e successivamente all’altezza dell’Isola Tiberina dove comunque ancora operava il Portus Tiberinus, ai piedi del Campidoglio.

 

Nel secolo V d.C. la Betica fu occupata dai Vandali, che vi soggiornarono per lungo tempo e conferirono il nome della regione (Vandalusia o Andalusia).

 

NOTE

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Precedenti servizi

Legnago: Viaggio tra le città di età romana (4). Luglio 2013.

Arelate (Arles):Viaggio tra le città di età romana (3). Luglio 2013.

Dripisinum (Vicenza): Viaggio tra le città di età Romana (2). Giugno 2013.

Aquincum (Budapest): Viaggio tra le città di età Romana (1). Maggio 2013.

 

Filmati.

Cliccando su www.puntocontinenti.it è possibile visionare diversi video sulle ‘Città di età romana’. Si trovano in alto a destra nella Rubrica ‘Video Notizie’ sotto la voce ‘Città di età romana’.

Suggerimenti da e per gli associati IMI.

Notizie utiliBética (in latino  Baetica) è stata una delle province romane della penisola iberica. Ha preso il suo nome dal fiume Betis (Baetis), chiamato attualmente Guadalquivir e la sua Capitale era Corduba, attuale Cordoba in Andalusia.  Importanti resti romani si trovano a Santiponce, vicino Siviglia, lungo la via romana Betica (collega Siviglia, Càdiz e Cordoba), Almedinilla (con la villa romana) e Malaga.

Alberghi. Dagli associati IMI sono pervenute ottime referenze su questi due alberghi:

SIVIGLIA – Hotel Sevilla Palmera, quattro stelle, Cardenal Iludain, 28 Sur 41013 Siviglia. Vicino a Plaza de Espana, l’hotel dispone di camere moderne con aria condizionata, connessione Wi-Fi gratuita e TV a schermo piatto.

CORDOBA – Hotel Eurostars Ciudad de Cordoba, quattro setelle, Avenida de Cadiz s/n, 14013 Cordoba. Questo hotel sorge vicino ai seguenti luoghi d’interesse: Alcazar de los Reyes Cristianos e Ponte Romano.