Di Maurizio Miranda

Una delle maggiori controversie legate alla conquista delle Gallie riguarda l’esatta collocazione di Alesia, la città sacra dove è avvenuta la conquista definitiva dei romani.  Qui, infatti, Giulio Cesare nell’anno 52 a.C. sconfisse e fece prigioniero Vercingetorige, il più grande comandante delle tribù galliche. Ebbene, secondo l’archeologo André Berthier (1907-2000) l’antico villaggio di Alesia, capitale dei Mandubii, coinciderebbe con il sito di Chaux-des-Crotonay (Giura nella Franca Contea). In precedenza, archeologici stimolati da Napoleone III avevano localizzato Alesia in cima al monte Auxois, presso la moderna cittadina di Alise-Sainte-Reine(Cote-d’Or, in Borgogna). Una ricerca franco tedesca datata  1990 avrebbe poi confermato che è stato proprio nelle vicinanze di Alise-Sainte-Reine che si è svolta la battaglia decisiva.

 

Ma chi era Vercingetorige e come si è arrivato a questo epilogo?

 

Nato ad Alvernia, figlio di Certillo, uno dei capi tribù assassinato dall’aristocrazia del proprio popolo, Vercingetorige è stato molto abile nel creare una grande coalizione di tribù galliche disposta a difendere a qualsiasi prezzo l’indipendenza da Roma. Eccellente e coraggioso combattente è stato  uno dei pochi ad infliggere una momentanea sconfitta al grande condottiero romano  nel corso dell’assedio di Gergovia, capitale degli Averni, a circa 7 chilometri dall’attuale Clermont-Ferrand. In seguito finirà per essere assediato e sconfitto ad Alesia, grazie alle imponenti fortificazioni romane  costruite da Cesare e ancora oggi visibili. Da registrare che complessivamente in Gallia vivevano una sessantina di popoli per un totale di circa 10 milioni di abitanti.

 

Tornando al sistema delle fortificazioni romane ad Alesia, diventate leggendarie, esse erano basate su un anello lungo sedici chilometri tutto intorno alla città nemica e, all’esterno di questo, di un altro anello di ventun chilometri circa, creato allo scopo di prevenire ogni possibile attacco dalle spalle. Le fortificazioni contemplavano fossati pieni d’acqua, trappole, palizzate, quasi un migliaio di torri di guardia a tre piani (a 25 metri circa, l’una dall’altra), ventitré fortini (occupati ciascuno da una coorte legionaria, nei quali di giorno erano posti dei corpi di guardia perché i nemici non facessero improvvise sortite, mentre di notte erano tenuti da sentinelle e da solidi presidi), quattro grandi campi per le legioni (due per ciascun castrum) e quattro campi per la cavalleria (legionaria, ausiliaria e germanica), posti in luoghi idonei.

 

Dopo furiosi combattimenti durati oltre un mese, Vercingetorige si vide costretto ad arrendersi e per evitare ulteriori massacri si offrì prigioniero. Cesare lo tenne in vita per quasi 6 anni ma dopo averlo portato in mostra a Roma nel corso del suo trionfo, lo fece decapitare. A Roma si festeggiò la vittoria di Cesare per venti giorni. Ma insieme a Cesare entrò nella leggenda anche Vercingetorige, considerato in Francia un eroe nazionale. A lui è stata dedicata una statua equestre  in Place de Jaude, a Clermont-Ferrand (opera di Bartholdi) con un’iscrizione che recita: J’ai pris les armes pour la liberté de tous (ho preso le armi per la libertà di tutti). Un’altra statua si trova ad Alise-Saint Reine. Per molti storici Vercingetorige è stato, in sostanza, il vero primo capo dei francesi.

Note

L’Istituto Mercati Internazionali (IMI), con sede a Roma, è un’Associazione senza finalità di lucro incentrata sullo studio dei rapporti culturali, economici, archeologici, turistici e sociali che legano ancora oggi i Paesi che hanno fatto parte del mondo romano. Nell’ambito delle sue attività l’IMI organizza convegni, dibattiti, mostre, filmati, viaggi culturali, studi e pubblicazioni. Molti dei documenti, foto e filmati raggruppati negli archivi dell’IMI sono frutto di donazioni dei propri associati. Per maggiori informazioni: tel. 3393479223 – Fax 065744836; istitutomercatiinter@libero.it

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Filmati.

Cliccando su www.puntocontinenti.it è possibile visionare diversi video sulle ‘Città di età romana’. Si trovano in alto a destra nella Rubrica ‘Video Notizie’ sotto la voce ‘Città di età romana’.

Suggerimenti da e per gli associati IMI.

Con poche centinaia di abitanti, Alise-Saint Reine si trova al centro della Francia all’interno del suggestivo dipartimento della Cote-d’Or della Regione della Bourgogne, che ha per capoluogo Digione. Gli scavi rivelano ciò che resta della città gallo-romano: basilica, teatro, tempio, fori, ambientazioni, quartieri, ecc. Sulla collina sovrasta una statua di Vercingetorige ordinato da Napoleone III. Da visitare assolutamente il Museo Parco di Alesia con numerosi reperti, ricostruzioni, filmati, seminari. Per informazioni 33 3809623 e mailcontact@alesia.com www.alesia.com. Altro sito importante da visitare concerne Gergovia, località che ha registrato una momentanea sconfitta di Cesare.

Per quanto riguarda Digione, si tratta di una bella città con diversi monumenti di alto valore storico ed artistico e dove conviene soggiornare per visitare i siti di  Alesia e di Gergovia. Oltre ai vari musei, palazzi e storici luoghi di culto va segnalata l’esposizione Florissimo che ha luogo ogni quattro anni: un appuntamento mondiale per gli amanti dei fiori.

 

Notizie utili.

Alberghi. Dagli associati IMI sono pervenute ottime referenze su questi due alberghi a Digione.

Grand Hotel La Cloche Dijon. Albergo da quattro stelle è localizzato al centro della città. Dotato di centro congressi, ampio parcheggio gratuito, buon servizio nelle stanze, internet libero, ottimo ristorante.

Hotel Chanbellan. Albergo da quattro stelle è ben localizzato. Anche se un po’ vecchio risulta molto accogliente, con personale gentile e servizi di buon livello.