Stefano Schembri

Di Stefano Schembri

Una delle più gravi crisi che hanno colpito negli ultimi anni l’America Latina è avvenuta nell’ambito del Mercosur, l’area di libero scambio che dal 1991 unisce Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay. Tutto è nato a seguito della decisione presa fulmineamente (in 24 ore) dal Parlamento Paraguayano di destituire il 22 giugno 2012 il Presidente della Repubblica Fernando Lugo, sostituendolo con il suo vice Federico Franco. Nella procedura d’impeachment dell’ex vescovo cattolico di 61 anni si è parlato di ‘inettitudine e mancanza di decoro’. In particolare Lugo venne ritenuto responsabile dell’aumento della violenza nel Paese sfociato nella settimana precedente in durissimi scontri a Curuguaty tra polizia e contadini che occupavano una fattoria, con un bilancio di 17 morti, tra i quali 8 agenti.

Per molti esperti latinoamericani, le vere cause della destituzione del Presidente risalivano, invece, alle riforme sociali e agrarie portate avanti da Lugo e che si erano scontrate drammaticamente con gli interessi dei latifondisti, delle multinazionali e dei grandi produttori di alluminio.

La decisione del Parlamento paraguayano è stata, comunque, pesantemente criticata dagli altri partner del Mercosur che hanno parlato di un vero e proprio golpe parlamentare anche se la decisione è avvenuta a stragrande maggioranza (39 voti favorevoli e solo 4 contrari). Argentina, Brasile e Uruguay hanno subito richiamato i propri Ambasciatori per consultazioni e hanno sospeso (ugualmente in maniera fulminea) il nuovo Governo di Asuncion dalla successiva tornata di colloqui del Mercosur.

I Paesi del Mercosur decisero inoltre di aprire le porte dell’ associazione anche al Venezuela che nel 2006 aveva presentato formale domanda di adesione. Domanda che è sempre rimasta nel cassetto grazie al veto imposto dal Senato paraguayano.  Nel frattempo anche l’Unasur, l’Associazione dei Paesi Sudamericani prese le distanze dal Paraguay facendo appello alla ‘clausola democratica’ prevista dall’organismo. L’unica cosa che venne risparmiata al Paraguay fu una qualsiasi sanzione economica per non danneggiare la popolazione.

 

La questione si risolse alla fine del 2013 e nell’unico modo oggettivamente possibile: il congresso paraguaiano finì per approvare l’ingresso del Venezuela nel Mercosur, in cambio il Paraguay rientrò  nel blocco sudamericano rafforzando le relazioni tra i vari partner soprattutto nell’ambito dei complessi negoziati con l’Unione Europea.

 

Nota. Stefano Schembri è autore del volume ‘Mercosur-UE: Storia e Prospettive di un accordo Intercontinentale.