Il 19 settembre (ore 20.30) nell’ambito del Festival ‘Teatri di Vetro’ andrà in scena al Teatro Vascello di Roma (via Giacinto Carini, 78) L’Uomo nel diluvio. Il lavoro si confronta con lo spettatore su un’urgenza generazionale, sociale, della società e del paese in cui siamo costretti a vivere, in un momento in cui la parola emigrazione è così tragica e reale. Con una narrazione originale, percorrendo la linea sottile che separa la verità della persona e quella del personaggio, lo spettacolo inscena una storia individuale che diventa collettiva, per una necessità condivisa di speranze, di possibilità da realizzare.

 

Dopo la vittoria del Premio In-Box ‘per le eccellenze della scena contemporanea’, lo spettacolo inaugura a Roma una stagione che lo vedrà in giro per l’Italia fino a maggio 2015, ospite di alcune tra le più prestigiose realtà del paese. L’appuntamento romano rientra nell’8° edizione di Teatri di Vetro, festival delle arti sceniche contemporanee che, dal 15 al 23 settembre 2014, porta in scena teatro, danza, arte performativa, musica, processi di ricerca e definisce il proprio territorio estetico come un paesaggio in cui convivono una pluralità di linguaggi e formati.   Dallo spazio teatrale del Vascello all’ultimo pascolo metropolitano di Monte Cucco al Trullo, Teatri di Vetro risponde alla multiforme creazione contemporanea e alla sua necessità di abitare i luoghi, creando un contesto sensibile, plurale e diffuso capace di coinvolgere la comunità artistica e cittadina.

 

Interprete  Valerio Malorni Idea, Testo e Regia Simone Amendola, Valerio Malorni Una produzione Blue Desk Residenza produttiva Carrozzerie n.o.t. In collaborazione con Zètema Progetto Cultura Durata 75′ .   “Siamo arrivati”, hanno dichiaratoglia utori, “alla sintesi di un linguaggio che è la sinitesi di due storie diverse. Simone Amendola, uno sguardo affinato nel cinema documentario, costruendo narrazioni partendo dalle vite reali. Valerio Malorni, un corpo a corpo col pubblico in ogni luogo, trasformando in teatro ogni luogo. Il progetto nasce dall’incontro con un’immagine in un libro per bambini. Vi è raffigurata la moglie del patriarca di fronte alla porta di casa, nell’atto di mangiarsi le unghie. Il marito, impegnato nella costruzione dell’arca, le ha chiesto di scegliere ciò che intende salvare dal diluvio, ma lei, di fronte all’uscio di casa, non entra, indugia.

 

Simone Amendola Regista e autore di cinema e teatro.  Per i suoi lavori ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui Premio Ilaria Alpi (2010) e Premio Solinas (2014). Il suo documentario pluripremiato Alisya Nel Paese Delle Meraviglie (2010)più volte trasmesso dalla Rai, ha contribuito al dibattito sulle seconde generazioni e lo ius soli in Italia. Tra i suoi lavori teatrali Nessuno può tenere Baby in un angolo ePorta Furba (premiato, con la pubblicazione, dal Premio Oreste Calabresi). Nel 2011 ha partecipato alla Biennale d’Arte di Venezia con il video Narciso realizzato con l’artista iracheno Ali Assaf.

 

Valerio Malorni Attore, danzatore, autore. È parte del Teatro delle Apparizioni. Recita in spettacoli e performance in Italia e all’estero, tracui Metafisico Cabaret e Paradiso di Giorgio Barberio Corsetti. Collabora con Amnesia Vivace, Areté Ensemble, Terre Vivaci, La Bottega delPane, e altre realtà nazionali. Tra i suoi lavori, come autore, Con Chi e Lo Stato di Saluto. È parte del gruppo Mimesilab dell’Università diRoma Tre e collabora con la Casa dello Spettatore. Ritiene parte fondante del proprio percorso artistico l’attività con l’infanzia e in ambito sociale.