‘Bisogna partire dalle scuole’ è uno dei ‘leitmotiv’ invocati spesso a proposito e sproposito da politici, amministratori, uomini di cultura, giornalisti, ecc. Ebbene, in Italia c’è chi lo fa per davvero da alcuni anni e in uno dei settori più delicati della nostra cultura: l’Opera lirica. Parliamo di Matteo Bonotto che ha avuto la splendida idea di coinvolgere le scuole per promuovere l’amore per la musica e la lirica, un amore che, purtroppo, sta gradualmente scemando in Italia, cioè, proprio nella patria del bel canto. Lo testimoniano i vari concorsi lirici sempre più affollati di cantanti asiatici e latino americani, mentre la partecipazione italiana si sta gradualmente assottigliando, sia sul piano quantitativo che qualitativo.

 

Insieme ad alcuni amici, tra cui la dinamica presentatrice professionista Valentina Lo Surdo,  Bonotto ha creato l’Associazione Musicale InCanto. Tutti insieme, e senza alcun contributo pubblico, stanno cercando di fare quello che dovrebbe fare ogni Stato interessato a preservare e a tramandare alle future generazioni gli aspetti più caratterizzanti della propria cultura. Mettere in scena rappresentazioni operistiche con un teatro pieno di ragazzini che cantano in coro, che hanno scoperto i segreti rudimentali dell’allestimento di una scenografia, che creano con le proprie mani i costumi, è molto di più di una delle tante iniziative culturali: è un vero servizio (senza scomodare la retorica) alla nazione.

 

Come è nata concretamente l’idea di costituire l’Associazione Musicale InCanto?

 

Ci siamo accorti che è sempre più viva nella società l’esigenza di riscoprire il valore e la centralità della musica all’interno della nostra cultura: un patrimonio così importante che sta andando perduto e che, secondo noi, va restituito alle nuove generazioni. La musica può sicuramente rappresentare un’opportunità per completare e rafforzare la formazione di un bambino non solo per trarne un beneficio a livello individuale ma anche per la collettività. Sarebbe necessario modificare il piano formativo scolastico introducendo, sin dall’asilo nido, programmi e progetti che guardino alla musica come un nuovo linguaggio educativo. Da qui nasce Europa InCanto, per educare e formare piccoli e grandi attraverso la musica, quella colta, considerata da sempre appannaggio di un’elite.

 

Come è strutturata  e come si sostiene l’Associazione?

 

Siamo tutti ragazzi che lavorano nel settore artistico e ognuno ha un ruolo ben preciso. C’è chi si occupa dell’organizzazione, chi delle scelte artistiche, e poi tutte le professionalità che servono per realizzare i nostri progetti. Spesso arriviamo ad avere oltre 40 collaboratori ed è una scelta ben precisa quella di “reclutare” giovani anche con poca esperienze e crescere insieme a loro, è un modo per formare la propria competenza e per creare nuove opportunità sia di visibilità sia di lavoro.

 

L’associazione si autosostiene interamente, e riesce a portare avanti i propri progetti grazie a piccoli contributi per la partecipazione da parte dei privati, fino ad ora, infatti, non abbiamo mai ricevuto alcuna sovvenzione pubblica.

 

Quali sono gli obiettivi principali?

 

Sicuramente si vuole rendere autonome ed erudite le nuove leve educandole a un linguaggio che ancora non conoscono, quello della musica colta, affinché possa essere  fruibile a un nuovo target di utenza. Ed è proprio partendo dalla volontà di ampliare gli orizzonti didattici in campo musicale di educatori, insegnanti e operatori sociali, che si saprà trasmettere l’amore per la cultura musicale e artistica come un bene per la persona e un valore sociale. Europa InCanto vuole sicuramente porsi come punto di riferimento per quanti, svantaggiati o portatori di handicap, possano trovare nelle varie sfaccettature ed espressioni della musicoterapia, un sollievo al proprio disagio.

 

In concreto come si sviluppa il Progetto Scuola InCanto?

 

Scuola InCanto è articolato in più momenti. Si parte con la parte propedeutica dove i docenti delle scuole, attraverso laboratori e seminari, acquisiscono tutte le competenze che gli permetteranno di sviluppare in classe un percorso didattico mirato. E’ sicuramente uno dei punti di forza del progetto, perché maestre e professori comprendono quanto sia importante acquisire nozioni su argomenti considerati difficili come l’opera lirica e di quanto invece sia facile trasmetterle ai loro alunni. Successivamente i nostri esperti in didattica della musica e cantanti lirici approfondiscono il lavoro già svolto dai docenti attraverso degli incontri frontali in classe: i bambini lavorano sull’intonazione, sulla metrica, sulla storia dell’opera,

 

Quanto durano, quale impegno viene richiesto ai ragazzi e quanto costano i corsi?

 

I corsi durano quasi un intero anno scolastico, da dicembre a maggio, proprio per dare modo agli studenti di poter approfondire le tematiche anche a livello interdisciplinare. Ai ragazzi non viene chiesto un vero e proprio impegno allo studio ma più che altro un impegno a divertirsi con la musica, ad apprendere in modo giocoso le storie e gli intrighi nascosti nella trama dell’ opera che studieranno.

 

Agli studenti viene fornito un kit didattico contenente il libro e il cd audio che accompagna gli alunni in tutto il percorso di apprendimento, e con cui potranno ripassare i brani da cantare a casa, in macchina con i genitori, a scuola, e tutto quindi diventa molto fruibile e alla portata di ogni età: l’opera lirica, frequentemente considerata appannaggio di pochi, entra a far parte del bagaglio culturale delle nuove e vecchie generazioni. Per un percorso di apprendimento che dura circa 6 mesi la quota di partecipazione è di 15 euro per l’intero progetto comprensivo del Kit didattico. Ogni anno cerchiamo di mantenere inalterato questo costo minimo affinché tutti possano prendere parte al progetto intervenendo anche con molte gratuità.

 

Quali sono i vostri progetti futuri?

 

In questi pochi anni di esperienza abbiamo capito quanto sia importante investire nei giovani, in particolar modo per educarli a un patrimonio dimenticato. Attraverso l’opera lirica vogliamo che gli studenti scoprano le loro origini, che approfondiscano la storia italiana e che capiscano il vero valore culturale del nostro paese. Per il futuro speriamo di poter far conoscere il nostro progetto all’estero, dove siamo sicuri, sarà molto apprezzato e, perché no, farlo diventare programma scolastico obbligatorio in tutte le scuole!

 

Per maggiori informazioni:

Matteo Bonotto

www.europaincanto.it

Cell. cell 347.6424376

  Matteo Bonotto