Per chi non ne può più di regie operistiche sempre più ‘azzardate’ ma sempre meno credibili, dalla Violetta ‘massaia’ (andata in scena alla Scala di Milano) alla Norma ambientata in Africa (Teatro Regio di Torino), fino alla ‘Cavalleria Rusticana’ trasformata negli Stati Uniti in un duello western, la scelta compiuta da ‘Il Villaggio della Musica’ potrebbe rappresentare una salvifica inversione di tendenza. Parliamo della Cavalleria Rusticana andata in scena nello storico Teatro Argentina di Roma: una produzione ‘originale nella tradizione’ e che è servita anche per celebrare il settantesimo anniversario della morte del compositore Pietro Mascagni e il ventesimo del grande direttore d’orchestra Ottavio Ziino. L’abbiamo definita ‘originale nella tradizi0ne’ essenzialmente per tre motivi.

 

Primo, perché l’ambientazione rispecchia quella originale immaginata da Mascagni. Secondo, perché pur restando ‘fedelissimi’ alla partitura è stato inserito sulla scena per la prima volta il Teatro dei Pupi, un’altra tipica espressione culturale siciliana. Conclusione: due vecchie tradizioni mescolate hanno prodotto una grande novità. Infine, il terzo motivo è collegato al coraggio di puntare non solo su giovani cantanti, ma anche su giovani musicisti, su giovani direttore d’orchestra, maestro del coro, addetti ai costumi e trucco  e, soprattutto, su una giovanissima regista: la salentina Rosangela Giurgola (originaria di Trepuzzi).

 

Dice Wally Santarcangelo, direttore artistico de ‘Il Villaggio della Musica’ e vera anima del noto Concorso Lirico Internazionale Ottavio Ziino: “Si è trattato della nostra prima esperienza come produttori di un lavoro operistico. Un’esperienza affascinante ma altamente rischiosa, soprattutto se non si hanno le spalle coperte sul piano dei sostegni pubblici e finanziari. Abbiamo scelto di puntare sui giovani a 360 gradi perché dopo tanti anni di gestione di un importante concorso lirico ci siamo resi conto che non solo i cantanti ma tutti i giovani che operano nel mondo della lirica hanno una grande difficoltà a esprimere il loro talento. Il successo dell’iniziativa ci fa credere che siamo sulla strada giusta”.

 

Interviene Agostino Ziino, figlio del grande Direttore d’Orchestra e compositore siciliano: “Ancora prima dei premi in denaro, ai giovani artisti preme di potersi esibire in teatro. Con questa nuova scelta ‘Il Villaggio della Musica’ si pone come una vera e concreta porta d’ingresso nel magico mondo della lirica”. Sul futuro di questo esperimento si sofferma, invece,  il Presidente del ‘Villaggio’ Lorenzo Di Pace: “Innanzitutto voglio ringraziare il Teatro Argentina che ha creduto alla nostra proposta. Per il futuro, se mi si consente un paragone calcistico, abbiamo l’ambizione di coltivare una selezione giovanile, che cresce insieme ma è sempre aperta all’innesto di nuovi talenti che, per fortuna, continuano a spuntare con regolarità nel mondo della lirica”. Da registrare che all’iniziativa hanno partecipato anche alcuni discendenti diretti di Mascagni, presenti sul palcoscenico.

 

Vediamo ora, in estrema sintesi, come si è comportata questa ‘prima selezione’, composta tutta da elementi già in possesso di un bel curriculum e vincitori in passato del Concorso Ottavio Ziino. Nel ruolo di Santuzza abbiamo ascoltato un’appassionata Karina Flores, originaria dell’Armenia, dotata di una grande presenza scenica. Allieva di Renata Scotto presso l’Accademia di Santa Cecilia ha debuttato recentemente, sempre nel ruolo di Santuzza, al Teatro San Carlo di Napoli. Il drammatico ruolo di Turiddu è stato affidato invece ad Angelo Villari, messinese, diplomato al conservatorio Arrigo Boito di Parma,  molto applaudito per la sua bella e incisiva voce.  Alfio è stato Marco Severin originario di Latina e diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia. Viene considerato uno dei baritoni in ascesa nel panorama lirico italiano. Altri interpreti: il ruolo di Lucia è stato affidato al possente mezzosoprano Gabriella Grassi e quello di Lola alla al convincente mezzosoprano Irene Molinari.

 

Come già detto, la Regia porta la firma dell’innovativa, fantasiosa e bella Rosangela Giurgola, che sulla scena ha rappresentato, tra le altre novità, anche la chiesetta del suo Paese. Oltre a fare la regista, la Giurgola è anche una raffinata presentatrice di spettacoli musicali soprattutto  nell’ambito dell’associazione lirico-culturale Il Bel canto. Il Direttore d’orchestra Gioele Muglialdo ha guidato con mano ferma sia i cantanti che l’Orchestra Sinfonica Tiberina, mentre il maestro Davide Dellisante ha diretto autorevolmente il coro Giuseppe Verdi di Roma. La direzione musicale è stata completata dal Maestro sostituto al pianoforte Rosy Lofaro. Le scene sono state firmate da Romeo Sicuro, i costumi da Giovanna Treggiari, il trucco dal terzetto Halya Ilardi, Alice Circi e Valentina Malizia. Hanno collaborato anche Irina Artemova (design), Roberto Montone e Liliana Forte (acconciature). Infine. il dipinto è stato realizzato da Salvo Caramagno e la grafica da Ciro Santarcangelo.

 

 Wally Santarcangelo, direttore artistico de ‘Il Villaggio della Musica’