Quando si parla di giovani che si debbono rimboccare le maniche, di privato capace di sostituirsi al pubblico nel sociale, di alta professionalità esercitata con passione, l’Associazione Itinera ne  costituisce un esempio concreto. Parliamo di un gruppo di giovani psicologhe e psicoterapeute che a Roma è seriamente impegnata  sul fronte del benessere fisico, psichico e sociale della persona, soprattutto per quanto riguarda la parte più debole e sofferente della popolazione. I loro nomi: Silvia Loi, Silvia Camaiti, Mariangela Demarco, Giovanna Rodio Mariateresa Tucci  e Anna Lisa Fusco, con la quale ci siamo soffermati per capire un po’ meglio lo spirito che anima quest’associazione.  

 

Formatasi nell’area della psiconcologia presso l’IRC Regina Elena di Roma, la Fusco ha condotto gruppi di sostegno di pazienti oncologici presso l’ospedale Fatebenefratelli. In seguito ha acquisito una notevole esperienza nel campo della riabilitazione della disabilità psichica con particolare attenzione all’integrazione di minori con handicap psichici e fisici nella scuola elementare e dell’infanzia. Inoltre, ha maturato una lunga esperienza in ambito psico-pedagogico nella progettazione e realizzazione di progetti educativi, con bambini da 3 a 10 anni. Attualmente è impegnata anche in attività socio–culturali, ricreative ed educative per bambini presso biblioteche e altri contesti e si occupa di formazione degli adulti (in particolare insegnanti) .

 

Ci può raccontare, in estrema sintesi, come è nata la vostra associazione e quante persone gravitano intorno a quest’iniziativa?

 

L’Associazione Itinera nasce a Roma nel gennaio del 2011 dall’incontro di sei colleghe, psicologhe e psicoterapeute, accomunate dall’aver condiviso lo stesso percorso di formazione (la II Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica dell’Università La Sapienza) e unite dalla volontà di contribuire concretamente alla promozione della salute e del benessere fisico, psichico e sociale della persona, nonché dal desiderio di mettere insieme le diverse competenze acquisite nel percorso di formazione e di attività clinica al fine di realizzare un progetto comune che potesse offrire un’ampia varietà di servizi psicologici, essenziali per il miglioramento della qualità della vita.

 

Il nome Itinera è un rimando al percorso, al viaggio, in senso metaforico, come esplorazione, con valenza trasformativa, delle dinamiche intra e interpersonali dell’individuo o del gruppo.

 

Quali sono i vostri obiettivi principali e quali risultati avete raggiunto fino a questo momento?

 

Itinera, oltre alle attività di valutazione e consulenza psicologia e di psicoterapia,  promuove attività in ambito psico-socio-educativo, consulenziale, psico-diagnostico, clinico e del lavoro  e realizza incontri, seminari e corsi, utili ai fini del raggiungimento degli scopi di informazione e di diffusione della Psicologia e su tematiche di interesse sociale. Inoltre promuove, progetta e realizza interventi psicologici nelle istituzioni sociali, negli enti pubblici e privati.

 

In questi anni l’Associazione ha realizzato progetti che hanno coinvolto sia adulti che bambini. Tra questi si annovera la collaborazione con il Dipartimento Risorse Economiche di Roma Capitale (all’interno del progetto “OASI”) dove ha realizzato un intervento mirato alla riduzione dello Stress Lavoro Correlato; laboratori narrativi in collaborazione con  librerie per bambini; la collaborazione con i Servizi Sociali del Municipio VIII per interventi per soggetti svantaggiati e la partecipazione al coordinamento delle associazioni che operano sul territorio in ambito psico-educativo; la partecipazione alla Festa per la Cultura 2015 per la diffusione della cultura psicologica e attività di promozione. Attualmente sono in cantiere interventi rivolti alle scuole, con l’obiettivo di mettere a disposizione le competenze dei propri operatori, in modo da garantire consulenze e servizi rivolti agli insegnanti, agli alunni e ai genitori e Gruppi di Sostegno alla Genitorialità, con il patrocinio del Municipio VIII di Roma Capitale.

Ci può dare un’indicazione di massima di quanto costano le vostre sedute terapeutiche e se svolgete anche un’attività sociale e gratuita per le persone più povere?

 

I servizi che noi offriamo spesso risultano poco accessibili in ambito pubblico, per costi e disponibilità (lunghe liste d’attesa). La nostra Associazione, al fine di perseguire finalità di solidarietà, ha scelto di avere come scopo principale l’accoglienza, l’ascolto, la consulenza psicologica e la psicoterapia ad un costo “sostenibile”. Offriamo uno sportello di ascolto gratuito e servizi di consulenza e valutazione psicodiagnostica e di psicoterapia rivolti  agli individui (bambini, adolescenti e adulti), alle coppie, alle famiglie  e ai gruppi con costi che oscillano tra i 30  e i 40 euro.

 

Accogliamo anche le richieste di persone in condizione di svantaggio sociale ed economico, inviate, attraverso apposita procedura, dai servizi sociali territoriali. Offriamo in alcuni casi, valutando di volta in volta le necessità e i bisogni, dei servizi gratuiti per particolari fasce di utenti.

 

Che giudizio complessivo può esprimere sull’assistenza psicoterapeutica familiare in Italia, sia sul piano qualitativo che di prospettive lavorative? 

 

Il contributo della psicologia nella realtà sociale e sanitaria, dall’infanzia alla terza età, nei contesti scolastici, familiari e lavorativi, è sicuramente di grande utilità e rappresenta  uno strumento efficace di cambiamento sociale e culturale. Ciò nonostante, in Italia (a fronte di statistiche in cui gli psicologi italiani rappresentano un terzo degli psicologi di tutta Europa e che vedono l’Italia come il Paese con maggior numero di psicoterapeuti dell’intera Europa) la psicologia e la psicoterapia rappresentano ancora una realtà marginale. Sia a livello culturale (perché, nonostante ci sia stata sicuramente, negli ultimi decenni, una crescita importante della cultura psicologica, questa professionalità sembra ancora risentire di  pregiudizi e stereotipi), sia a livello istituzionale e d’investimento nelle politiche del welfare.

 

Il controllo sempre più penalizzante della spesa sanitaria, i continui tagli a carico dei servizi sociali, relegano questa importantissima area agli ultimi posti nell’attenzione pubblica, creando una situazione che non favorisce un reale positivo sviluppo e un processo di crescita dei servizi. Succede così che una gran quantità di risorse e di persone, a volte iper-specializzate in ambito psicologico, rimangono fuori dal mercato del lavoro e cercano, in ogni modo, di trovare una collocazione, “occupando” ogni possibile spazio lavorativo disponibile, a volte valorizzando le proprie competenze, altre volte dimenticandole e  allontanandosi da quell’equilibrio scientifico che la “professionalità” impone.

 

Per questa serie di motivi, Itinera con il suo progetto di promozione sociale, intende rinunciare a operazioni dirette di marketing in favore di un impulso nella ricerca e passione scientifica per la professionalità e la diffusione della cultura psicologica.

Foto: da sinistra verso destra, Mariangela Demarco, Anna Lisa Fusco, Silvia Loi, Mariateresa Tucci, Silvia Camaiti e Giovanna Rodio.