La combinazione era perfetta: la splendida Piazza Grande di Oderzo in Provincia di Treviso; l’orchestra e coro del Teatro di Maribor in Slovenia; la storica scenografia dell’Arena di Verona. Il tutto per festeggiare il XXV anniversario di Opera in Piazza Giuseppe Di Stefano con la messa in scena dell’Aida di Giuseppe Verdi, caratterizzata da un cast di cantanti internazionali di prim’ordine. Artefici principali di quest’iniziativa due straordinari artisti e organizzatori: il soprano Maria Grazia Patella e il suo marito e tenore di livello mondiale Miro Solman. Questa coppia in tutti questi anni è riuscita in un’impresa quasi impossibile in Italia: trasformare uno spettacolo provinciale in un evento internazionale. Non a caso buona parte del pubblico (più di 16 mila spettatori), era formato da turisti provenienti dalla Germania, dalla Francia, dall’Austria, dalla Norvegia e anche da Paesi molto lontani. Non a caso per due sere non è rimasto libero un solo posto, e tutti gli alberghi e ristoranti della località hanno lavorato a ritmo sostenuto.

 

A questo punto, indipendentemente dagli orientamenti politici di ciascuno, un merito va sicuramente riconosciuto al Sindaco di Verona Flavio Tosi che nella sua veste di Presidente della Fondazione Arena di Verona ha concesso l’utilizzo delle scenografie più importanti nella storia del festival areniano: quelle realizzate da Ettore  Fagiuoli e che nel 1913 hanno dato il via al Festival più famoso del mondo. Una collaborazione che se ripetuta da altri grandi teatri italiani potrebbe innescare un circolo virtuoso capace di far uscire l’intero mondo della lirica italiana dalla grave crisi in cui versa in questo momento. E sempre a proposito di collaborazione va registrato che grandi artigiani del posto hanno completamente restaurato parti di queste scenografie nell’ambito di un vero movimento partecipazione che ormai coinvolge tutta la cittadinanza di Oderzo, le autorità politiche, gli sponsor piccoli e grandi, tra cui la Cavallo & Company dell’opitergino Dario Milanese, le forze dell’Ordine e della vigilanza.  Da registrare che per il prossimo anni Tosi s’impegnato pubblicamente a collaborare nuovamente nell’allestimento della Turandot.

 

Tra gli interpreti vanno segnalati il bravo e dolce tenore veneziano Renzo Zulian (Radames), lo straordinario soprano croato Cristina Colar (Aida), il mezzosoprano Irena Petkova (Amneris, con grande presenza scenica), il baritono brasiliano David Marcondes (uno dei migliori del continente latino americano), nonché il potente basso veneziano Antonio Casagrande (Ramfis). Di buon livello anche Alfonso Kodric (il Re), Martin Susnik (un messaggero), Andreja Zajkonjsek (una sacerdotessa). Il corpo da ballo é stato curato dal corerafo Edward Clug (ha riscosso un grande successo di pubblico) mentre il coro, guidato da Sasa Olenjuk, si è distinto per potenza e omogeneità. Originali sicuramente i costumi di Luca Dall’Alpi. Il tutto sotto la ferma direzione del Maestro padovano Francesco Rosa, mentre la regia è stata affidata a uno dei più affermati registi del mondo, il maestro Pierfrancesco Maestrini.

 

Oltre al Sindaco di Verona e altre personalità della politica e finanza veneta, si è vista Monica Kurth, la moglie del grande tenore Giuseppe Di Stefano (al quale viene dedicata Opera in Piazza) e che è stato a Oderzo poco prima di subire la vile aggressione in Kenya che ha determinato la sua precoce scomparsa. Numerosi sono stati in passato i personaggi dello spettacolo e gli artisti che hanno seguito e contribuito alla riuscita della manifestazione, tra cui i cantanti Renato Bruson, Katia Ricciarelli, Silvano Carroli, Roberto Scandiuzzi, Maria Chiara, Angelo Mori, Nicola Martinucci, Gianfranco Cecchele, Michele Pertusi, o registi di fama mondiale come Hugo de Ana che nel 2009 ha allestito una splendida Traviata.

 

Ultima annotazione: poco prima dell’inizio della rappresentazione la coppia di artisti e organizzatori veneti Patella – Solman è venuta a conoscenza che nel prossimo mese di agosto riceverà in Toscana il prestigioso premio Volterra perché “sono riusciti a coniugare splendidamente, e per primi in Italia, due grandi realtà culturali: l’Opera, la più tipica espressione artistica italiana, e la Piazza, da sempre considerata un marchio distintivo delle nostre città storiche”.

 

Video sull’Aida a Oderzo

Due modi per vederlo:

1) Andare su www.puntocontinenti.it  In alto a destra c’è VIDEOMONDO. Cliccare sul nuomero 10 – AIDA
2) Andare su Youtube e inserire il link http://youtu.be/9R8AWBaAmiU

 

 La locandina dell’Aida di Oderzo.