FotoSullo sfondo della mappa dell’America Latina, da sinistra verso destra, Aberto Breccia (ex Ambasciatore dell’Uruguay), Miguel Ruiz Cabanas (Vice Ministro degli Esteri ed ex Ambasciatore del Messico), Carlos Cherniak (Diplomatico dell’Argentina), Evo Morales (Presidente della Bolivia) e Ricardo Neiva Tavares (Ambasciatore del Brasile).

 

Introduzione

E’ da alcuni anni che un gruppo di giornalisti e studiosi, nonché semplici cittadini appassionati di questioni sociali segue e raccoglie testimonianze sul progressivo smantellamento dello Stato Sociale in Italia e nel mondo. L’obiettivo è di stimolare una vasta presa di coscienza collettiva sull’assoluta necessità di costringere tutti i Governi a collocare in cima alle varie priorità il benessere della parte più povera della popolazione.

 

Ora sta per iniziare una nuova fase con la nascita di un Osservatorio Permanente Internazionale sullo  Stato Sociale (OPIS), espressione di un libero Movimento d’opinione, nato per il ripristino di molti diritti civili. Si tratta, in sostanza, di riordinare vecchie e nuove testimonianze, idee e proposte, tutte raccolte direttamente (anche in video) su Punto Continenti (www.puntocontinenti.it). L’Osservatorio è naturalmente aperto al contributo di tutti coloro che sono convinti che uno Stato può definirsi veramente civile nella misura in cui consente realmente a tutti i cittadini di vivere una vita dignitosa.

 

Di volta in volta verranno affrontati argomenti specifici con una selezione di pareri espressi da cittadini dei più svariati orientamenti politici, filosofici e religiosi. La scelta degli argomenti e gli accostamenti degli interventi sono affidati a un ‘Comitato promotore’. Da precisare che l’Osservatorio non ha alcuna finalità di lucro, non prevede quote d’iscrizione e si basa essenzialmente sul contributo di idee. Non sono previsti compensi e rimborsi di nessun genere. Tutto avviene su base esclusivamente volontaristica. Proposte e Suggerimenti dovranno essere inviati a info@puntocontinenti.it .

 

Iniziamo questa nuova iniziativa con una raccolta di pareri di diplomatici latino americani nonché del Presidente della Bolivia Evo Morales. L’America Latina, infatti, secondo molti esperti rappresenta attualmente il Continente più sensibile alle tematiche sociali. Ci è sembrato, quindi, opportuno cominciare proprio dall’estero, tanto più che parliamo di un Continente particolarmente legato all’Italia da ragioni storiche, culturali, sociali ed economiche. Oltre a una sintesi delle opinioni raccolte, verranno indicate di seguito anche eventuali interviste e video pubblicati sempre su Punto Continenti.

 

Rainero Schembri (Coordinatore dell’Osservatorio)

 

Argomento selezionatoL’IMPEGNO LATINO AMERICANO NEL SOCIALE

Interventi di: Breccia Alberto (ex Ambasciatore dell’Uruguay in Italia, scomparso recentemente); Cabanas Miguel Ruiz (ex Ambasciatore del Messico in  Italia, attuale vice Ministro degli Esteri messicano); Cherniak Carlos (Ministro plenipotenziario dell’Argentina); Morales Evo (Presidente della Bolivia); Tavares Ricardo Neiva (Ambasciatore del Brasile in Italia).

 

URUGUAY: POVERTÀ E ANZIANI IN CIMA AI NOSTRI PENSIERI

Breccia  Alberto (26 giugno 2014).

Video: https://www.youtube.com/watch?v=7Q3cOs2zpAY&feature=youtu.be

 

“Nel 2005 abbiamo superato la grave crisi economica iniziata nel 2002, quando il livello di povertà aveva raggiunto il 40% della popoloazione, con un indice di indigenza superiore al 15%. Dal 2005 il Governo progressista ha avviato una serie di programmi sociali che all’inizio erano di tipo assistenziale ma poi si sono trasformati in politiche sociali molto più complete a seguito anche della creazione di un Ministero dello Sviluppo sociale che opera insieme ad altri ministeri come il Ministero dell’economia e finanza e il Ministero della Sanità. Siamo così riusciti a ridurre in meno di nove anni il livello di povertà intorno al 12% e l’indigenza intorno allo 0,5%”.

“La politica sociale dell’Uruguay ha raggiunto risultati molto positivi. Dobbiamo continuare su questa strada perché riteniamo che l’Uruguay, in quanto produttore di generi alimentari, non può e non deve avere dei poveri e soprattutto indigenti. Per quanto riguarda specificamente gli anziani abbiamo lavorato e legiferato molto in materia. Il candidato presidenziale Tabaré Vazquez (diventato poi Presidente della Repubblica n.d.r.) ha proposto la Creazione di un sistema nazionale di assistenza in favore di 250 mila anziani vulnerabili e che vivono da soli senza che qualcuno si occupi delle loro esigenze quotidiane. Questo sforzo avrà un doppio effetto positivo: innanzitutto aiuterà i singoli anziani soprattutto sul piano della solidarietà. E poi offrirà alle persone volenterose interessate a restare in contatto con il mondo del lavoro la possibilità di trasformare questo impegno sociale anche in una fonte di guadagno”.

 

MESSICO: LA DURA LOTTA CONTRO LA POVERTÀ

Cabanas Miguel Ruiz – (6 aprile 2014)

Video: https://www.youtube.com/watch?v=WZm-3apNkAs&feature=youtu.be

Intervista: Con l’Italia un amore da vivere (http://puntocontinenti.it/?p=5570)

 

“La politica sociale del Messico è di eliminare definitivamente la fame e la povertà estrema. Noi abbiamo sette milioni di messicani che soffrono la fame e la decisione del Governo è di fare tutto quanto sia necessario per farci uscire da questa realtà”.

 

ARGENTINA: PUNTIAMO SULL’INCLUSIONE SOCIALE

Cherniak Carlos – (15 giugno 2015)

Video: https://www.youtube.com/watch?v=pevMlRbCKMQ&feature=youtu.be

Intervista: L’argentina punta sull’integrazione (http://puntocontinenti.it/?p=7847)

 

“Senza voler sostenere che il nostro modello di gestione è un modello valido anche per gli altri Stati,  perché ogni Paese deve decidere autonomamente cosa fare, ricordo che abbiamo un reddito di cittadinanza per tutte le famiglie che hanno dei bambini. Ma se le madri vogliono ricevere questo sussidio debbono rispettare alcune condizioni. Ad esempio, debbono vaccinare e mandare a scuola i propri figli. Non a caso è incrementata notevolmente la presenza scolastica dei bambini argentini e questo è molto importante. Per noi l’inclusione sociale parte, infatti, proprio dalla frequenza scolastica perché se i ragazzi restano fuori dal sistema educativo vivranno ai margini  della società e l’inclusione sociale diventerà molto più difficile”.

“Inoltre, l’assistenza sanitaria è completamente gratuita, come lo sono le medicine per i più poveri. Anche il sistema scolastico è gratuito, dall’asilo fino all’Università. Possiamo dire di avere una democrazia impostata sui diritti umani in netto contrasto con gli anni della dittatura. Molti tendono a sottovalutare questo aspetto e parlano di populismo. Non siamo, comunque, gli unici a perseguire questa politica, lo fa anche il Brasile. Tutto ciò non è populismo ma governo popolare progressista che cerca di garantire i diritti a tutti. Ovviamente ci sono ancora tante cose da migliorare: dobbiamo capire che quando ci sono bambini che hanno fame o che debbono andare a scuola dobbiamo agire subito perché se non lo facciamo siamo di fronte a un grave problema umanitario”.

 

BOLIVIA: ABBIAMO ASSISTITO SOPRATTUTTO GLI INDIOS E LE DONNE

Morales Evo – (29 ottobre 2014).

Video: https://www.youtube.com/watch?v=H4pgDy5FTOo&feature=youtu.be

 

“Lavoriamo con una visione di sviluppo proiettata verso il 2020 e con l’obiettivo principale di consolidare e di fare delle conquiste sociali più avanzate possibili. Conquiste che hanno consentito, ad esempio, la distribuzione delle terre a circa il 50% alle donne. A proposito delle donne, ricordo che oggi il 48% dei parlamentari è di sesso femminile mentre in passato solo alcune donne erano state elette. Siamo quindi quasi alla parità di genere. Coloro che maggiormente si sono avvantaggiati della nostra politica sociale sono stati indubbiamente gli indios e le donne. Sento quindi una forte responsabilità a rappresentare questo modello di politica e conquiste sociali”.

“Per quanto riguarda i rapporti tra l’Italia e la Bolivia,  purtroppo, non c’è alcuna azienda italiana che offra servizi. Non lo so perché. Sono molto sincero, quando facciamo delle gare internazionali si presentano quasi esclusivamente cinesi, coreani e pochissimi europei. Forse perché non ottengono certe agevolazioni. Auspico una maggiore presenza degli europei che non deve limitarsi agli Ambasciatori: ci deve essere, invece, un intenso interscambio commerciale di esperienze lavorative, di conoscenze e di investimenti. Vorrei ribadire che gli investimenti esteri sono garantiti dalla nostra Costituzione, noi siamo un’economia pluralista, la proprietà privata è garantita come sono garantiti gli investimenti esteri.

 

BRASILE:  LA NOSTRA LOTTA ALLA POVERTA’

Tavares Ricardo Neiva – (28 febbraio 2014)

Video: https://www.youtube.com/watch?v=u2Go0xONMpw&feature=youtu.be

Intervista: Ricardo Neiva Tavares descrive lo Stato Sociale brasiliano (http://puntocontinenti.it/?p=5499)

 

“Negli ultimi anni abbiamo fatti in Brasile molti progressi in termini di inclusione sociale, redistribuzione del reddito e creazione di maggiori possibilità per la popolazione più povera. In sostanza, abbiamo migliorato le condizioni di 40 milioni di persone. Oggi oltre il 50 % dei cittadini fa parte della classe media. Inoltre, abbiamo inciso sul problema della carenza di case, sull’alimentazione e sull’innovazione tecnologica. Il Brasile è cambiato tantissimo negli ultimi anni grazie a una politica di forte sensibilizzazione e attenzione alle questioni sociali. Con il programma Mia casa mia vita  entro il 2017 ben 3 milioni di poveri brasiliani avranno un’abitazione”.