Stefano Schembri cura per Punto Continenti la rubrica Panorama Latino Americano. Autore dei  volumi  ‘Mercosur-UE: Storia e Prospettive di un accordo Intercontinentale’ e ‘East meets West’ (scritto in inglese), Schembri, laureato in Scienze Politiche alla Luiss di Roma,  nonostante la giovane età ha già maturato importanti esperienze nell’ambito di organismo internazionali, tra cui l’Istituto Italo Latino Americano (IILA), la Corte di Giustizia Europea, il World Food Programme (WFP), l’International Fund for Agriculture Development (Ifad) e la multinazionale Unilever. 

ARGENTINA 

Elezioni presidenziali. Il 25 ottobre si vota in Argentina per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, in sostituzione di Cristina de Kirchner che non può ricandidarsi per la terza volta. Il 9 agosto ci sono state le primarie aperte, simultanee e obbligatorie (PASO). Il leader della coalizione ‘Frente per la Victoria’, Daniel Scioli (appoggiato dalla Kirchner) ha ottenuto il 38,67% dei voti, mentre Mauricio Macri (coalizione ‘Cambiemos’) ha ottenuto il 30, 12%. Al terzo posto si è collocato Sergio Massa (coalizione UNA) con il 20,57% dei votanti. Se il 25 ottobre nessuno dei candidati raggiungerà il 40%, come prevista dalla Costituzione, o uno scarto di almento 10 punto rispetto al diretto concorrente, si andrà al ballottaggio, come è molto probabile.

 

BOLIVIA

Inaugurato mega impianto di rigassificazione. A compensare le forti preoccupazioni boliviane per il calo del prezzo degli idrocarburi, che potrebbero far diminuire di quasi un terzo le entrate delle esportazioni di gas nel 2015, c’è l’inaugurazione di un importante impianto di rigassificazione destinato a potenziare l’export verso il Paraguay e il Perù. L’impianto di produzione di gas liquefatto Gran Chaco, nel Dipartimento di Tarija, è destinato a soddisfare al 100% il fabbisogno verso il Paraguay e larga parte del mercato peruviano, e in maniera ridotta quello argentino e brasiliano. La produzione di questo impianto consentirà inoltre alla Bolivia di aumentare i proprie entrate stimate entro il 2025 in circa 2,5 miliardi di dollari. Sul fronte degli investimenti entro il 2015 toccheranno il record di 7 miliardi, il 23% del PIL.

 

BRASILE

BRASILIA, 19 (ANSA)- El dólar subía hoy a 3,91 reales en la apertura de una semana en la que el mercado proyecta una recesión del 3% en 2015 y observadores consideran que el ministro de Hacienda, Joaquim Levy, perdió capacidad de maniobra para implementar su plan económico.

La moneda norteamericana tipo comercial se cotizaba a 3,91 reales, con una suba del 0,99 %, a las 11.30 horas locales (13.15 GMT) cuando el euro se vendía a 4,43 reales mostrando una valorización del 0,44 %.

 

Previsioni economiche negative. Secondo le ultime proiezioni ufficiali nel 2015 vi sarà una contrazione del PIL pari all’1,5% (2,44% secondo analisti privati), un’inflazione pari al 9% (il doppio dell’obiettivo previsto) e un aumento della disoccupazione, attestatasi a luglio al 7,5% con una perdita netta negli ultimi 12 mesi di circa 780 mila posti di lavoro.

 

CILE

In difficoltà la Presidente Bachelet. Il governo ha ribassato le stime della crescita per l’anno in corso al 2,5%. Arrivano ancora dati negativi dalla produzione industriale, con una flessione a giugno della manifattura. Continua a rimanere bassa la popolarità della Presidente Michelle Bachelet che secondo un sondaggio della società Mori, si attesta al 19%, con un tasso di disapprovazione in forte incremento, al 56%.

 

COLOMBIA

Moody’s è ottimista. Il Banco Central della Colombia ha ridotto le previsioni di crescita al 2,8% nel 2015 (dal 3,2% della precedente previsione). In compenso l’agenzia Moody’s, sostiene che nonostante la crisi del prezzo del petrolio e delle materie prime, il sistema colombiano non avrà grossi problemi, perché ha solide riserve esterne. Inoltre, la riforma fiscale implementata nell’ultimo anno, ha consentito di ridurre il gap deficit/PIL, a favore di una maggiore stabilità del sistema. Infine, hanno giovato al sistema colombiano gli importanti piani di investimenti pubblici in infrastrutture.

 

 CUBA

Lingua italiana: inizia a Cuba la settimana mondiale. La semana anual mundial de la lengua italiana comenzó hoy en Cuba, en el contexto de un creciente interés por ese idioma, que se imparte en cursos de la televisión educativa y en escuelas privadas de idiomas en La Habana.

La semana mundial, la número 15 dedicada a esa lengua europea, es promovida desde 2001 por el Ministerio de Asuntos Exteriores italiano, la Accademia della Crusca, y la Sociedad Dante Alighieri, bajo el Alto Patronato del Presidente de la República Italiana.

 

ECUADOR

Salvezza Petroamazonas. Attraverso Petroamazonas il Governo dell’Ecuador, guidato da Rafael Correa, potrà raggiungere un’ottimizzazione dei costi di produzione petrolifera in grado  di aumentare i margini di guadagno per lo Stato. Si tratta di una notizia positiva, in un momento di forte preoccupazione per le ripercussioni generate dal crollo del prezzo del petrolio. Secondo quanto affermato dal Direttore Generale di Petroamazonas, Oswaldo Madrid, il costo si limiterà a 23,49 dollari per barile, contrariamente ai 27 stimati, grazie ad operazioni di ottimizzazione degli investimenti e maggior sfruttamento dei giacimenti.

 

EL SALVADOR

Lotta alla violenza. Continua l’ondata di violenza in El Salvador determinando un record nel mese di agosto per quantità di omicidi, il cui tasso è cresciuto del 67,3 % nei primi otto mesi dell’anno. Secondo i dati forniti dall’Instituto de Medicina Legal infatti, nel 2015 si sono registrati 4.246 omicidi, rispetto ai 2.537 del 2014. La Polizia salvadoregna sostiene che l’80% sia correlato alle lotte fra bande locali, le quali sono state definite gruppi terroristi dalla Corte Suprema di Giustizia.

 

GUATEMALA

Un comico favorito per la presidenza. Dopo le dimissioni di cinque Ministri, la destituzione dell’ex Vice Presidente Roxana Baldetti e dell’ex Presidente Otto Pérez Molina, in stato di arresto, il 6 settembre si è tenuto il primo turno delle elezioni presidenziali, a cui hanno partecipato 5.318.847 votanti (record storico). In testa è risultato  il comico e conduttore televisivo, Jimmy Morales, del Frente de Convergencia Nacional (FCN), con il 23,86% (1.162.734 voti). Il secondo turno si svolgerà il 25 ottobre.

 

HONDURAS

La dura lotta alla criminalità. Diminuisce in Honduras il tasso di omicidi. Dal 2014 al 2015 la riduzione dei delitti in uno dei paesi storicamente più afflitti dalla violenza, è motivo di speranza per il Presidente Juan Orlando Hernandez, il quale ha dichiarato che le Forze Armate hanno giocato e giocano un ruolo fondamentale nel recupero della pace nel paese.

 

MESSICO

Il bilancio del Presidente. Il Presidente del Messico, Enrique Peña Nieto, ha presentato al Parlamento il bilancio del suo mandato a tre anni dal suo insediamento e in coincidenza con l’avvio del secondo triennio. Da un lato ha segnalato il riconoscimento di alcuni limiti dell’attuale azione di governo, nonostante il consistente piano di riforme realizzato negli anni passati. A preoccupare soprattutto il rallentamento della crescita e il peso di alcune tragedie, a circa un anno dalla tragica ‘sparizione’ dei 43 studenti di Iguala, e a solo poco più di un mese dalla fuga del bandito El Chapo Guzman.

 

NICARAGUA

Previsioni della Banca Centrale. La Banca Centrale del Nicaragua ha ridotto dello 0,2% le previsioni di crescita economica del paese nel 2015, stimate tra il 4,3% e il 4,8%. Il tasso di inflazione è passato, invece, da un range compreso tra il 6% e il 7% ad uno tra il 4,5% e il 5,5%. La riduzione delle stime di crescita è motivata dal minor dinamismo economico degli Stati Uniti, che costituiscono il principale mercato del Nicaragua, e delle altre economie emergenti e in via di sviluppo.

 

PANAMA

Canale: varo del terzo gruppo di chiuse. A metà agosto, vi è stato lo storico varo del terzo gruppo di chiuse, la cui apertura ha consentito l’ingresso dell’oceano Pacifico nel lago Miraflores. Rimane comunque aperto, il nuovo contenzioso sorto tra il gruppo italiano Salini-Impregilo e il governo.

 

PARAGUAY

Crescita del 4%. Standard & Poor’s ha elevato la qualifica del Paraguay da “stabile” a “positiva”. Secondo i dati del Banco Central l’economia si è contratta dell’1,2% nel secondo trimestre del 2015, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a causa di un minor dinamismo dell’attività di esportazione di elettricità, soja e carne. Il PIL tuttavia si è espanso del 2,2% nel secondo trimestre e le Autorità mantengono stabili le proiezioni di crescita del 4% per l’anno corrente.

 

PERÙ

Il dopo Humala. È iniziato in Perù l’ultimo anno di mandato del Presidente Ollanta Humala, che terminerà il prossimo 28 luglio 2016.Per quanto riguarda i sondaggi per il voto dell’anno prossimo, si consolida la candidatura di Keiko Fujimori, in testa con il 30%, seguita dall’ex Ministro delle Finanze Pedro Pablo Kuczynski al 13% e dall’ex Presidente Alan Garcia con il 10%.

 

REPUBBLICA DOMINICANA

Potenziamento del sistema sanitario. È stato definito un piano di sviluppo del sistema sanitario nazionale, il quale prevede investimenti in tecnologia, acquisto di macchinari e formazione per il personale medico. All’interno del piano di sviluppo rientra anche la costruzione del maxiospedale Princess Margaret, alla cui realizzazione sono stati destinati dal Ministero della Salute e dell’Ambiente quasi 20 milioni di dollari.

 

URUGUAY

Piano del Governo. Il nuovo governo di Tabaré Vazquez in Uruguay ha predisposto il Bilancio per i primi due anni del quinquennio 2015-2020. Come annunciato dal Ministro dell’Economia e Finanza, Danilo Astori, il bilancio è stato incrementato di 470 milioni di dollari, cifra destinata alle priorità definite nel programma elettorale della coalizione Frente Amplio. Il 39% sarà indirizzato all’Istruzione, il 16% al Sistema Nacional de Cuidado, il 10% alle Infrastrutture, il 7% alla salute, il 5% alla sicurezza, il restante al Sistema de responsabilidad penal adolescente, alla decentralizzazione, alle Intendenze dipartimentali, alla Secretaria de Deportes e alla ricerca.

 

VENEZUELA

Conflitto alla frontiera con la Colombia. A sorpresa il Venezuela ha deciso ad agosto la chiusura della frontiera con la Colombia, nello Stato di Tachira, e la proclamazione dello stato di emergenza in sei comuni. Ciò ha comportato la deportazione/espulsione di circa 1.300 colombiani residenti nei villaggi di frontiera. La misura è stata adottata dal governo di Caracas come reazione a un presunto attacco alle truppe venezuelane di stanza sul confine, che sarebbe stato realizzato da gruppi paramilitari colombiani appoggiati dalle organizzazioni del contrabbando. Attualmente si è in attesa di una possibile mediazione, guidata da Argentina e Brasile.