Laureato in Scienze Agrarie Giampaolo Grassi dal 1994 si occupa di cannabis terapeutica in un ente pubblico di ricerca e sperimentazione per l’agricoltura localizzato a Rovigo. In passato  le ricerche erano circoscritte alle piante di interesse industriale. Per quanto riguarda in maniera specifica la Cannabis, essa veniva successivamente distrutta come previsto dalla legge. Gradualmente in tutto il mondo si è cominciato a notare che i farmaci a base cannabinoidi avevano effetti positivi, ad esempio, sugli spasmi, sul controllo della vescica e nei riguardi di certi dolori.  Di passo in passo si è quindi arrivati, recentemente anche in Italia, a riconsiderare completamente la questione avviando addirittura a una forma di legalizzazione del consumo per fini terapeutici. Ma sentiamo cosa ha da dire sull’argomento uno dei maggiori esperti della coltivazione di cannabis.

 

Per cominciare una domanda da semplice uomo della strada. Fino a ieri ci è stato detto che  cannabis e marijuana erano droghe pericolose, o meglio, il primo passo sul tragico cammino verso l’uso di droghe sempre più pesanti. Oggi scopriamo che, al contrario, possono far bene. Come stanno esattamente le cose?   

 

Ogni sostanza può essere buona o dannosa in funzione della dose con cui è assunta. L’azione teraputica viene esplicata a dosi di 5-10 mg del principio attivo più noto, il THC, ma questo è l’unico composto con azione stupefacente prodotto dalla Cannabis. Ad esempio ora si prepara un farmaco che contiene anche il CBD che è prodotto dalla Canapa industraile, cioè quella coltivabile  liberamente da tutti gli agricoltori italiani ed europei. Combinando il THC ed il CBD in rapporto 1:1 si riducono gli effetti stupefacenti del primo e si aggiunge l’azione antiepilettica del secondo. La Cannabis per uso ricreativo viene usata a dosi ben più elevate e di solito se ne fa un’abuso. La Cannabis che si consuma per fini ricreativi non viene fornita con il titolo noto e non viene prodotta rispettando le condizioni richieste per ottenere un prodotto salubre e sicuro. Oltretutto viene fumata, mentre la Cannabis medica viene assunta sotto forma di vapori o bevande (decotto) o ingerita esattamente a dosi note e senza il minimo rischio di assumere contaminanti chimici o sostanze pericolose. Infatti, la Cannabis grado farmaceutico non ha mai ucciso nessuno perché la dose letale è pressochè non raggiungibile.

 

Con il “Decreto Lorenzin” del 30 novembre scorso è stata regolamenta per la prima volta la coltivazione, produzione e distribuzione su tutto il territorio nazionale dei medicinali di origine vegetale a base di cannabis. Eppure la notizia è passato completamente in sordina. Come spiega questo fatto?

 

Probabilmente perché non è una notizia così entusiasmante. Infatti sono già 12 le Regioni che hanno una legge che prevede la fornitura dei farmaci a base di Cannabis o cannabinoidi, da parte del Servizio sanitario regionale e di coprire il loro costo per alcune classi di pazienti che ne hanno bisogno. In Olanda questa decisione  era stata presa più di 10 anni fa. I malati oramai sono delusi e demoralizzati perché da anni leggono che in altri Paesi la Cannabis è utilizzata da tempo: Canada, Israele, Olanda, Germania persino in quasi la metà degli stati americani,  mentre in Italia per vedere un progresso in questo campo è necessario aspettare anni.

 

E’ vero che i farmaci cannabinoidi sono in grado di curare diverse patologie tra cui l’Epilessia, il Parkinson e l’Alzheimer, ma in base alla nuova legge possono essere impiegati solo dopo il fallimento di altre terapie?

 

Prevalentemente la Cannabis riduce i sintomi di numerose malattie, spasmi nei malati di sclerosi multipla e SLA, dolore in diverse malattie neurologiche, nausea dovuta a terapie farmacologiche pesanti o altro. Solo in alcuni casi si hanno degli effetti curativi, ma questi casi possono riguardare anche il cancro. Sono ancora dati sperimentali, derivati da prove fatte in vitro su cellule tumorali o su modelli animali. Servono ancora verifiche e studi più approfonditi. Comunque non ci sono più dubbi sul fatto che i cannabinoidi di origine vegetale mimano l’azione biologica dei cannabinoidi che il nostro corpo produce per regolare un meccanismo essenziale per la nostra vita, quello del sistema endocannabinoide.

 

Come giudica la notizia che a New York, in pieno centro, sia stata aperta una farmacia dove i pazienti terminali o affetti da malattie debilitanti hanno accesso a prodotti a base di marijuana, sotto forma sia liquida, che in pillole o vaporizzata. Ritiene che presto avremo qualcosa del genere anche in Europa e in Italia?

 

Il mese scorso sono stato a Rosolini in provincia di Siracusa dove è stata inaugurata una iniziative del genere. Un medico esperto prescrive ai malati che ne hanno bisogno i farmaci a base di cannabinoidi compresa la Cannabis medicinale ed un farmacista con laboratorio galenico, prepara le singole dosi per i malati. Il problema da risolvere è il costo di queste terapie che in prevalenza i pazienti devono interamente sostenere da soli.

 

Quale futuro prevede per i farmaci cannabinoidi?

 

Le aziende farmaceutiche metteranno in circolazione farmaci costituiti da miscele di vari cannabinoidi, soprattutto quelli non psicotropi come il CBD.  Con il tempo i medici ed i farmacisti recupereranno le competenze ralative a questa classe di sostanze. Con il rapido accumulo di esperienze e dati, l’interesse verso questa classe di sostanze aumenterà sino ad attrarre l’interesse di numerose case farmaceutiche e da questo scaturirà un più ampio repertorio di farmaci a base di cannabinoidi. Rimarrà però prevalente l’interesse da parte dei pazienti e spero anche dei medici verso l’insieme delle sostanze che la Cannabis può produrre. Infatti il fitocomplesso può esplicare un azione trapeutica molto spesso superiore a quella delle singole molecole isolate. L’importante sarà selezionare le piante che stabilmente producano la miscela ottimale e si riuscire a studiare direttamente sull’uomo, gli effi positivi di queste terapie che dovramnno essere sempre più presonalizzate. La genetica dell’individuo permetterà di prevedere quali sostanze avranno il miglior effetto e si potranno progettare in farmacia le combinazioni ottimali in funzone del profilo genetico del paziente.

_____________

Maggiori informazioni sullo Stato Sociale

www.facebook.com/osservatoriostatosociale

Trasmissioni della REA (Piccole e medie radio e Tv europee associate)

1) I 7 Bisogni Capitali – https://www.youtube.com/watch?v=XbfDTMeAYXQ

2) L’assistenza legale umanitaria – https://www.youtube.com/watch?v=ZpNNm-LpbXI&feature=youtu.be