Foto: suggestivo angolo dell’albergo. Nel riquadro Rocco Pulizzi

 

In un momento in cui da tutta l’Italia veniamo sommersi da una valanga di dati sconfortanti dal punto di vista sanitario ed economico, c’è chi in perfetto stile siciliano si rimbocca le maniche con discrezione, serietà e signorilità. Parliamo di Rocco Pulizzi, titolare dell’albergo Auralba (dal latino Alba dorata) localizzato a San Vito Lo Capo (in provincia di Trapani): una delle mete vacanziere più affascinanti della Sicilia. In sintonia con diverse altre attività della zona, tutto il personale dell’albergo è già concentrato sulla prossima stagione turistica, fiducioso che presto la pandemia sarà superata. Ed ecco che con una ‘spruzzata di sano ottimismo’  ci fa piacere immaginare che questa volta la via del rilancio italiano parta proprio dall’estremo sud del Paese. 

Classe 1984, originario di Erice, Pulizzi dopo il diploma si è laureato in ingegneria biomedica presso l’Università di Pisa. Successivamente ha preso il dottorato in Neuroscienze all’Università di Anversa. Dopo il dottorato ha deciso, insieme alla sua compagna, di tornare nella sua terra per iniziare un nuovo percorso di vita e lavoro. Per Pulizzi è stato un passaggio cruciale nella sua vita, una scelta radicale spinta dalla volontà di vivere una vita meno frenetica, in un ambiente meno antropizzato di una città e, soprattutto, di tornare a “casa”. La sua idea è sempre stata quella di investire il suo bagaglio culturale in Sicilia. Così, si è sposato ed ha iniziato a lavorare nel settore turistico-ricettivo nel quale la famiglia della sua compagna aveva un’azienda, occupandosi degli aspetti di vendita e marketing, oltre che dell’analisi dei dati relativi a vendite e costi. Nel frattempo si è sposato ed ha avuto una bambina, Anita, alla quale spera di trasmettere tutto il suo amore per San Vito e la voglia di mettersi costantemente in gioco.

Questa intervista rientra nel progetto di rilancio dello Stato Sociale e delle eccellenze italiane, portato avanti dai giornalisti ed esperti collegati alla REA (Radiotelevisioni Europee Associate) e al Gruppo di Pressione presente su Facebook  https://www.facebook.com/groups/508452549970758/?ref=shareal quale tutti sono invitati a iscriversi e a partecipare al dibattito collettivo su come creare un nuovo Sistema Paese

 

Ci può descrivere cosa ha rappresentato per voi  la pandemia in termini economici?

Quella della mia famiglia è una piccola azienda a gestione diretta che opera nel settore turistico ricettivo a San Vito Lo Capo. Il nostro lavoro è strettamente connesso all’andamento della stagione balneare ma anche alla capacità di prevendita dei soggiorni che avviene già nei mesi invernali attraverso un attento lavoro di marketing e programmazione di offerte e tariffe.La pandemia in corso ha avuto un impatto doloroso su questi due aspetti con effetti sia direttamente economici che, di riflesso, per aver influito sulle abitudini dei viaggiatori. L’effetto economico della pandemia, per noi, si traduce nei minori incassi provocati dalla riduzione dei mesi di lavoro, dalla contrazione del numero e della durata media dei soggiorni. Oggi, inoltre, le famiglie hanno minore volontà di programmare le vacanze con largo anticipo o di spendere denaro in vista dell’estate a causa dell’incertezza connessa al presente e ciò rende un po’ più difficile per noi programmare la stagione successiva nel modo consueto.

Tutti questi fattori però non ci hanno scoraggiato e, semmai, ci hanno spinto a ricercare nuovi mezzi per andare incontro alle rinnovate esigenze dei viaggiatori. Ad esempio, abbiamo messo in pratica una modalità di check-in online per ridurre le operazioni all’arrivo dei nostri ospiti; abbiamo predisposto dei voucher di viaggio da poter utilizzare in caso di disdetta del soggiorno, ancor prima che fossero introdotti dalle direttive ministeriali; abbiamo digitalizzato molti meccanismi, come quello del ticket per l’accesso alla nostra spiaggia, che prima passavano attraverso uno scambio di materiale cartaceo o di oggetti in ricezione. Abbiamo ripensato al servizio colazione, senza dover rinunciare al buffet ed alla qualità fatta principalmente da prodotti freschi e a km0. Tutte queste iniziative ci hanno concesso di lavorare serenamente e di assicurare vacanze sicure ai nostri ospiti senza mai far venir meno il calore dell’accoglienza e la nostra presenza diretta in struttura.

In estrema sintesi ci racconti la storia del suo albergo? 

Il terreno sul quale oggi sorge l’Albergo Auralba è di nostra proprietà sin dai primi anni settanta. Per la particolare location, che gode di una vista unica e spettacolare sulla baia sanvitese, il luogo si è naturalmente prestato alla costruzione di un albergo. Su questa base, nei primi anni 2000 la mia famiglia ha creduto fortemente nella forza del turismo a San Vito e così ha costruito l’Albergo Auralba (una delle tre strutture ricettive di famiglia). Oggi, io, mia moglie Maria Laura e mio cognato Salvatore, rappresentiamo la terza generazione di albergatori della nostra famiglia. Abbiamo viaggiato, studiato all’estero, percorso chilometri e strade del mondo, ma abbiamo scelto di rientrare per vivere nella nostra straordinaria cittadina, proseguendo il cammino intrapreso dai nostri genitori con entusiasmo, dedizione e con una punta di innovazione.

L’Albergo, il modo stesso in cui è stato pensato, riassume il modus vivendi, l’etica, della nostra famiglia, improntata alla sostenibilità a 360°. Per noi è fondamentale lavorare rispettando l’ecosistema che ci circonda e che è la garanzia del nostro futuro attraverso l’uso di risorse naturali nostrane e la predisposizione di pratiche sostenibili. La sfida maggiore è la salvaguardia del modello economico nato qui, caratterizzato da un benessere diffuso e morigerato delle aziende familiari sanvitesi, che richiede di investire costantemente sulle attività a sostegno dello sviluppo territoriale a basso impatto ambientale e sociale. Questo è un aspetto nel quale come azienda crediamo molto.

La nostra struttura offre ai visitatori prima di tutto un’esperienza umana, fatta di rapporti diretti, pregna di tradizioni, di esperienze culinarie a km 0 e  votata al rispetto delle peculiarità naturali e culturali del luogo. L’obiettivo è quello di puntare sul valore della vacanza, nella prospettiva di lavorare nel rispetto di questa nostra terra minacciata dall’inquinamento. Per questo pensiamo continuamente a come ridurre l’impatto ambientale della nostra struttura, ma soprattutto a come permettere ai nostri ospiti, che hanno a cuore l’ambiente, di attuare tanti piccoli cambiamenti per una nuova idea di turismo. La scorsa estate abbiamo sposato un’iniziativa volta alla rinuncia del riassetto della camera per piantare un albero.

Dal punto di vista turistico a San Vito Lo Capo c’è stato negli ultimi anni qualche sostanziale cambiamento per quanto riguarda, ad esempio, il tipo di clientela, la provenienza o l’età?

A metà del secolo scorso San Vito lo Capo si è affacciava timidamente nel panorama turistico; e lo faceva in modo spontaneo, non sulla base di una pianificazione istituzionale, perché i turisti di prossimità (principalmente le famiglie benestanti del palermitano) che arrivavano a San Vito si innamoravano delle attrattive territoriali e richiamavano altri viaggiatori col circolo del passaparola. San Vito era, così come è tutt’ora, libera dagli insediamenti industriali di tipo resortistico. Analogamente, gli abitanti vivevano semplicemente di piccolo commercio, di pesca, allevamento.  Mano a mano che la presenza turistica aumentava, gli stessi sanvitesi iniziavano coraggiosamente a costruire i primi piccoli hotels e ad aprire trattorie e ristoranti con pochi tavoli.

A quel punto iniziava la programmazione turistica delle amministrazioni comunali che partecipando alle fiere del turismo di tutta Italia hanno contribuito a targettizzare la clientela. In particolar modo, San Vito è tra le poche cittadine che si sviluppano direttamente sul litorale, e ciò l’ha resa una meta perfetta per le famiglie con bambini che possono comodamente raggiungere il mare a piedi e fruire di tutti i servizi necessari senza particolari spostamenti.

Ma per la particolare conformazione del territorio, che offre una vasta scelta di itinerari naturalistici San Vito è divenuta famosa per gli appassionati di molti sport outdoor (principalmente l’arrampicata) e così è iniziata una nuova fase nella quale, anche grazie alla costante presenza istituzionale nel panorama fieristico internazionale, San Vito si è indirizzata anche ad un turismo straniero che ha consentito di destagionalizzare i mesi di lavoro. Non solo famiglie e sportivi, ma anche coppie di ogni età scelgono il nostro paese in qualsiasi mese dell’anno per godere di uno stile di vita semplice, sano, di un clima mite e di scorci romantici, ad un passo dalle maggiori mete culturali della Sicilia Occidentale.

Come state progettando il vostro futuro? 

Il futuro è un’opportunità per metterci in gioco, per adattarci ad un mercato in velocissima evoluzione che richiede nuove modalità di prenotazione, digitalizzazione dei meccanismi, canali sempre nuovi ed aggiornati, formazione e tanto altro! Noi intendiamo investire costantemente sulla qualità degli spazi e sul risparmio energetico. In questo momento stiamo facendo un restyle di una delle nostre strutture e dei suoi impianti in modo da poter offrire uno standard qualitativo costante ed una efficienza energetica al passo con i tempi e meno impattante.

Per contatti

Via Forio d’Ischia, Traversa Via Faro – 91010 
San Vito Lo Capo (TP)
Tel. / Whatsapp +39.0923621443
Mobile +39.3286504110
www.albergoauralba.it

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