Il 20 aprile andrà in scena a Roma presso Spazioarteteatro (via Sergio de Vitis 100 (zona Eur Mostacciano) alle ore 21 ‘Vita, Morte e Miracoli del 1799. Si tratta della tragicommedia della Rivoluzione francese a Napoli. “Le parole sono importanti… Le parole sono tutto quello che abbiamo, perciò è importante che siano quelle giuste. Ma la parola non è mai giusta, la parola è insufficiente, incompleta, inconsistente, eppure accussì presente: perché tiene ‘na musica, ‘nu pensiero, ‘na voce che oramai nun ce sta cchiù. Le parole sono tutto quello che abbiamo…quando non ci sono, per un attimo, capiamo ciò che siamo”. A sostenerlo è Alfonso Sessa regista di una drammaturgia che si spinge ben al di là della parola: i gesti, le luci, i ritmi e i timbri narrativi, le immagini evocate, il comico e il tragico, le coloriture dialettali intrecciano altrettante drammaturgie, a dipingere un affresco vivo di variegata, calda, intensa umanità. Ma ecco la trama.

20 agosto 1799: donna Eleonora Pimentel (Leonora Pimentella, per i Napoletani) attraversa a testa alta la Piazza del Mercato di Napoli, pronta ad affrontare la forca, con una tazzina di caffè in mano. Prima di lei, e davanti ai suoi occhi, sono stati giustiziati molti intellettuali e borghesi giacobini, che per sei mesi hanno dato vita alla Repubblica Napoletana, sulla scia dell’esperienza rivoluzionaria francese. Attorno al patibolo, assetata di vendetta, è radunata una folla ostile di popolani filo-borbonici, i lazzaroni, gli stessi che hanno combattuto ferocemente e coraggiosamente nelle strade della città, per difendere la monarchia reazionaria del re Ferdinando contro la Francia della Rivoluzione. I due protagonisti ideali della vicenda, due fratelli, uno lazzarone e l’altro giacobino, presenziano entrambi all’impiccagione di piazza. L’uno finirà per divorare l’altro, in un episodio di cannibalismo che appartiene alla storia e non alla fantasia.

Nessuno ha torto e nessuno ha ragione, nella storia di Napoli che Alfonso Sessa (autore del testo e unico attore, napoletano) racconta una porzione di storia come fosse una fiaba feroce. I giacobini si infiammano per i nuovi ideali repubblicani, forse ancora poco radicati, di libertà e di uguaglianza. Chi nel popolo si schiera con la reazione autoritaria, d’altra parte, risponde a ragioni viscerali, allo stesso tempo storiche, sociali, di conservazione e di identità culturale. È la storia di una guerra civile fratricida che in Italia si ripete da secoli, palese o sotterranea, con analoghi schemi: cambiano i protagonisti, i singoli individui, i luoghi, ma non i meccanismi.

Alfonso Sessa crea sul palco, dal nulla, un complesso mondo di immagini: intere folle vocianti, cortei regali, riti sacri e profani e, allo stesso tempo, individui colti nella loro unicità, in scene familiari ed intime di irripetibile vita vissuta, sia pure nella fantasia di una ricostruzione storica romanzata. Una raffinata commistione di tecniche narrative e interpretative (il racconto fiabesco e leggendario, la storiografia sociale, tocchi di commedia dell’arte, spunti cabarettistici, oltre, ovviamente, al teatro di narrazione), miscelate con elegante sobrietà, creano una rappresentazione nuova, potente, profondamente attuale e coinvolgente.

VITA MORTE E MIRACOLI DEL 1799 drammaturgia e regia Alfonso Sessa, fotografia Giulia Natalia

Comito. In scena a Roma, il 20 aprile 2024 alle ore 21:00, presso lo SpazioArte Teatro,

dell’Associazione MeravigliARTE. Prenotazione obbligatoria: 3278906775 – 3314045107.

ALFONSO SESSA

Nato a Nocera Inferiore 42 anni fa. Vive e lavora a Roma come drammaturgo, attore e docente di Italiano e

Storia presso la scuola statale “Falcone e Borsellino” di Roma.

Si forma presso il Centro Teatro Ateneo coordinato dal prof. Ferruccio Marotti, docente di Storia del teatro e

dello Spettacolo dell’Università “La Sapienza” di Roma.

Laureato in Lettere nel 2001 e in Filosofia nel 2019 presso “La Sapienza” con una tesi in Estetica sull’arte

dell’Inorganico in Carmelo Bene e Franz Kafka.

Comincia la sua attività di drammaturgo con la Compagnia teatrale “La Casa dei Racconti” diretta da

Duccio Camerini. Mette in scena come autore ed attore “Vita Morte e Miracoli del 1799”: quattro anni di

repliche a Roma nei teatri Orologio, Argot, Valle Occupato, Tor Bella Monaca, Teatro Palladium

dell’Università di Roma Tre. Scrive con Camerini “Immaginaria Commedia” in tournèe nel Circuito

provinciale di Rieti per due anni.

Organizza caffè letterari e filosofici nelle librerie di Roma con allievi della scuola secondaria di primo e

secondo grado.

La sua prima raccolta di racconti “Scrivo cosa non dici quando parli” è stata pubblicata

VITA MORTE E MIRACOLI DEL 1799

drammaturgia e regia Alfonso Sessa,

fotografia Giulia Natalia Comito.

In scena a Roma, il 20 aprile 2024 alle ore 21:00, presso lo SpazioArte Teatro, dell’Associazione MeravigliARTE. Prenotazione obbligatoria: 3278906775 – 3314045107.