(foto: nel riquadro Fernando Biffignandi).

Tra i principali compiti del Movimento Internazionale Tutela Sociale figura anche la tutela dei diritti degli italiani residenti all’estero, che fanno parte integrante della Nazione italiana. Purtroppo la presenza, la storia, il contributo dato all’estero dagli italiani è ancora poco seguita e conosciuta in Italia. Nel nostro piccolo cercheremo di dare una mano a colmare questa lacuna dedicando una pagina aperta ai milioni di connazionali sparsi per il mondo.

Di seguito riportiamo la lettera (che praticamente inaugura la rubrica) inviataci da Fernando Biffignandi, noto architetto e urbanista italiano residente a Porto Alegre, la grande metropoli dello Stato del Rio Grande do Sul (estremo sud del Brasile), dove vive un’importante comunità italiana. Biffignandi lavora sia per il Comune, sia come consigliere nell’ambito del Comites del RGS (si tratta dell’organismo che rappresenta i nostri connazionali all’estero).

Punto Continenti, nell’ambito del Circuito delle 100 radio e tv Made in Italy (promosso dalla REA Radiotelevisioni Europee Associate), con la consulenza scientifica dell’Università Internazionale per la Pace (Università creata nel 1980 dalle Nazioni Uniti), e in collaborazione la pagina Face Book e il canale YouTube del Movimento Tutela Sociale d’ora in poi dedicherà un grande spazio mediatico alle richieste, esigenze e anche lamentele degli italiani sparsi per il mondo (Rainero Schembri Coordinatore M.T.S.).

Lettera di Fernando Biffignandi

Condivido naturalmente l’iniziativa giornalistica di dedicare uno spazio alla maggiore conoscenza della realtà degli italiani all’estero, nonché di far sapere quello che in Italia si sta facendo per intensificare i rapporti con le nostre comunità nel mondo. Ma prima di esporre la mia riflessione vorrei precisare che parlo solo a titolo personale, da semplice cittadino italiano che vive a Porto Alegre.  

Non v’è dubbio che ci sono vari e differenziati problemi e che è anche molto  difficile fare una graduatoria delle difficoltà esistenti in un territorio immenso come quello del Brasile. Ad ogni modo, avendo, a causa del mio lavoro, contatti continui con la Comunità italiana posso dire che in genere le insoddisfazioni sono direttamente o indirettamente legate all’erogazione dei servizi nei vari consolati, soprattutto per quanto riguarda la tempistica.  

Personalmente, come italiano sono decisamente impegnato a risolvere questi problemi. Tuttavia ritengo che certe critiche siano condivisibili solo in parte.  Mi spiego: ritenere, ad esempio, che tutti i ritardi siano imputabili solo alla rete consolare è, a mio avviso, un modo semplicistico di affrontare il problema. Chiariamoci: questa non vuole essere una difesa d’ufficio dei consolati o del Governo italiano ma solo la constatazione che, ad esempio, in molti casi i ritardi sono dovuti alla mancanza di conoscenza della legislazione italiana.

In ogni caso, è bene ricordare che le risposte a molte delle domande si trovano sul sito ufficiale del consolato. Cosa dire, poi, del fatto che molti cittadini si dimenticano di aggiornare i propri dati nel registro dell’AIRE (l’anagrafe degli italiani residenti all’estero)? Spesso non viene comunicato neanche il cambio di indirizzo. Eppure, il sistema informativo ormai fa parte del mondo globalizzato in cui viviamo. Come fanno i consolati ad avere dati aggiornati se poi ci si dimentica di informali tempestivamente?

Ci sono poi altre situazioni che contribuiscono a ritardare l’emissione dei documenti, ad esempio, quando i cittadino prendono un appuntamento e poi non si presentano, cosa che avviene abbastanza frequentemente. Questo comportamento, tra l’altro, danneggia i connazionali che stanno in attesa di essere chiamati.

Detto in altre parole, per migliorare questa situazione occorre anche una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini. Ci sono i diritti, è vero, ma ci sono anche i doveri.

Attualmente, il COMITES del Rio Grande do Sul, Stato del quale è capoluogo Porto Alegre, è seriamente impegnato a divulgare il maggior numero di informazioni possibile per aiutare non solo i cittadini ma anche il Consolato. A questo proposito, mi fa piacere ricordare che il nuovo console Valerio Caruso sta portando avanti a Porto Alegre un importante e articolato progetto finalizzato a potenziare i vari servizi. Un esempio concreto: il Consolato ora mette a disposizione un call-center. Inoltre, diverse nuove assunzioni permetteranno il potenziamento degli sportelli e un più veloce inserimento dei dati. Tutto ciò consentirà di ridurre sensibilmente i tempi di attesa.

Tornando al discorso ‘cittadini’, purtroppo molti degli italiani all’estero si interessano poco delle questioni non strettamente personali. Lo dimostra il fatto che c’è un limitato coinvolgimento nella vita politica, nella scelta dei candidati da mandare al Parlamento italiano (all’interno della Circoscrizione Estero), nell’utilizzo delle possibilità di partecipare alla vita politica italiana. Eppure, sono proprio questi parlamentari che possono ottenere dal Governo a Roma maggiori risorse per gli italiani all’estero: erogazioni spesso indispensabili per poter migliorare i servizi.

Uno degli eletti in Sud America vive proprio in Brasile: mi riferisco a Fabio Porta che ci rappresenta degnamente perché conosco il suo lavoro. Ma poi ci sono tanti altri in giro per il mondo che, a mio avviso, non s’impegnano a sufficienza. Possono, cioè, fare molto di più. Ebbene, per me se questo avviene è anche colpa di tanti cittadini che ritengono più comodo strappare semplicemente la busta contenente la scheda elettorale. Questi cittadini dimenticano che il nocciolo di tanti problemi si trova proprio nel loro disinteresse per la politica. Anche da questo punto di vista l’apertura giornalistica di Punto Continenti agli italiani all’estero può risultare molto utile.

Un grande abbraccio e grazie a tutti gli italiani che in Italia non dimenticano i loro fratelli all’estero.


Videoclip del ‘Movimento Tutela Sociale’ vincitore del Premio ‘Musica per il sociale’ promosso dalle Radio e Televisioni della REA (con sotto intitolazione in portoghese)