(Foto di gruppo dei premiati. Nei riquadri: seduto Simone Migliorini e la statuetta Ombra della Sera, copia di un’opera etrusca) – Si è svolta ieri sera, sabato 5 agosto, a Volterra, a Palazzo dei Priori nella Sala del Maggior Consiglio, la XVII edizione della Cerimonia di consegna del Premio Ombra della Sera ideato da Simone Domenico Migliorini, Fondatore e Direttore artistico del Festival Internazionale Teatro Romano Volterra di cui il Premio rappresenta l’evento centrale.
La Cerimonia si è svolta alla presenza del Sindaco di Volterra Giacomo Santi, dell’Assessore alle Culture Dario Danti, del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra Roberto Pepi, del Consigliere Regionale della Toscana Diego Petrucci che ha portato i saluti del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, e di Simon Domenico Migliorini.

I premiati di quest’anno sono stati Maddalena Crippa alla quale è stato consegnato il Premio Tommaso Fedra Inghirami-Ombra della Sera alla Carriera; Paolo Conticini che ha ricevuto il Premio Franco Cristaldi-Ombra della Sera per Teatro e Cinema; Daniele Doveri , insignito delPremio Franco PorrettiOmbra della Sera;al Volterrano illustre, Roberto Cavosi a cui è stato assegnato ilPremio Giovanni Villifranchi-Ombra della Sera per la Drammaturgia; Rebecca Bianchi che è stata insignita delPremio Ernestina Fenzi-Ombra della Sera per la Danza, Vincenzo Zingaro al quale è statoconsegnatoil Premio Speciale Festival Internazionale Teatro Romano Volterra

Al Direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmdt è stato assegnato il Premio Volterra 22 Prima Città Toscana della Cultura Anno 2023.

Regista della serata è stato Vito Bruschini, le musiche che hanno accompagnato la serata sono state eseguite dal vivo da David Dainelli. Infine, il servizio video e fotografico è stato coperto da Stefano Fidanzi del Gruppo Fotografico Gian Volterra

La statuetta del Premio Ombra della Sera è la fedelissima riproduzione in bronzo dell’opera originale custodita al Museo Etrusco Mario Guarnacci di Volterra. Moltissime le personalità che negli anni hanno ricevuto la prestigiosa statuetta, tra cui: : Giorgio Albertazzi, Edoardo Siravo, la coppia di cantanti lirici Miro Solman e Maria Grazia Patella, Antonio Salines, Alan Rickman, Glauco Mauri, Alessandro Gassmann, Alessandro Benvenuti, Paola Gassman, Gabriele Lavia, Franca Valeri, Giuliana Lojodice, Arnoldo Foà, Stefano Poda, Fernando Arrabal, Micha van Hoecke, Massimo Ranieri, Roberto Herlitzka, Maura Catalan, Ubaldo Pantani, Luciana Savignano, Maurizio Micheli, Cinzia TH Torrini, Vladimir Derevianko, Paola Iorio, Roberto Frontali, Leo Gullotta, Patrizia Ciofi, Peter Stein, Tato Russo, Daniela Schillaci, Eros Pagni, Giuseppe Pambieri, Tommaso Le Pera, Renato Giordano, Anatolij Vasil’ev, Franco Battiato.

La giuria del Premio presieduta da Giovanni Antonucci, è composta Alma Daddario, Maura Catalan, Anna Teresa Rossini, Lia Gay, Elena D’Elia, Paola Dei, Gianni Clementi, Maria Letizia Compatangelo, Natalia Di Bartolo, Rainero Schembri, Mimmo Muolo, Vito Bruschini, Edoardo Siravo, Mariano Rigillo, Gianfranco Bartalotta, Simon Domenico Migliorini.

Le motivazioni dei Premi

Premio Tommaso Fedra Inghirami Ombra della Sera alla Carriera

Maddalena Crippa

Nella sua quarantennale carriera, Maddalena Crippa ha dimostrato doti artistiche che la pongono fra le grandi protagoniste della scena teatrale, cinematografica e televisiva. Fino dagli esordi ne Il campiello diretto da Giorgio Strehler, ha dimostrato una considerevole capacità e disinvoltura nell’affrontare ruoli – anche maschili – e autori diversi, da Goldoni a Kleist, da Brecht a Pinter, da Shakespeare a Ibsen. Ha reso una delle sue più felici interpretazioni nel capolavoro di Goldoni, Sior Todero brontolon, diretto da Antonio Calenda.

Si è distinta notevolmente anche ne Il trionfo dell’amore di Marivaux, con il regista Antoine Vitez, uno dei protagonisti della scena francese ed europea. Le ragazze di Lisistrata, deliziosa commedia con musiche di Pier Benedetto Bertoli diretta da Antonio Calenda, ha rivelato anche le sue doti di interprete di musical.

L’incontro con un regista del calibro di Peter Stein, (diventato poi suo marito), le ha permesso di compiere un ulteriore salto di qualità in spettacoli di altissimo livello come, ad esempio, la Pentesilea di Kleist, creata per il Festival di Epidauro, il Riccardo II di Shakespeare in cui interpreta il ruolo maschile del protagonista e Il compleanno di Harold Pinter, dove è stata una Meg emozionante nell’edizione italiana tra le più felici in assoluto della drammaturgia pinteriana. Da ricordare anche il suo ruolo in Madre coraggio di Brecht, con la regia di Robert Carsen. 

Premio Volterra 22 Prima Città Toscana della Cultura Edizione 2023

Eike Schmidt

Direttore delle Gallerie degli Uffizi dal 2015, con una eccellente carriera come curatore e dirigente, costellata di molti prestigiosi incarichi tra cui quello alla National Gallery of Arts di Washington, poi al J. Paul Getty Museum di Los Angeles, al Minneapolis Institute of Arts, al Dipartimento di scultura della Casa d’Aste Sotheby’s a Londra, Eike Schmidt storico dell’arte, professore onorario della Humboldt-Universität di Berlino, ha guidato il gruppo museale fiorentino realizzando,  negli otto anni del suo doppio mandato, una serie di progetti e significativi interventi strutturali.

“Uffizi diffusi”, modello esemplare di diffusione dell’arte e della cultura sul territorio, ha ottenuto immediatamente un grandissimo successo determinando l’aumento esponenziale del numero di visitatori. Sotto la sua direzione le Gallerie si sono arricchite di nuovi spazi e di nuove sale come quelle dedicate al Cinquecento, al Seicento al Settecento, e agli autoritratti degli artisti di cui gli Uffizi possiedono la più vasta collezione al mondo.

L’attenzione verso l’arte contemporanea si è concretizzata con l’allestimento di esposizioni dedicate ad artisti viventi molti dei quali hanno donato i loro autoritratti. A supporto dell’intensa attività museale, Schmidt ha adottato per le Gallerie degli Uffizi innovative strategie di marketing e comunicazione che hanno comportato la creazione di un nuovo brand, di un nuovo sito, il potenziamento dei canali social al fine di avvicinare anche il pubblico dei giovanissimi. Con il grandioso, progetto “Boboli 2030”, che prevede la valorizzazione, il restauro e l’ammodernamento dell’amplissimo patrimonio naturale e architettonico del Giardino, dal valore di circa 50 milioni di euro, Eike Schmidt, che la rivista Blouin Artinfo ha inserito nella lista dei dieci migliori direttori di museo al mondo, ha definitivamente proiettato le Gallerie degli Uffizi nel futuro, verso un nuovo Rinascimento.

Ha sempre avuto un rapporto speciale con Volterra prendendo parte al comitato scientifico di Volterra 22 Prima Città Toscana della Cultura.

Premio Ernestina Fenzi Ombra della Sera per la Danza

Rebecca Bianchi

Sono l’innata eleganza e la grazia del portamento, unite a rare capacità interpretative, alcune delle caratteristiche distintive dell’étoile del Teatro dell’Opera di Roma, Rebecca Bianchi. Incantevole nei movimenti coreografici che la sua figura armoniosa e sottile rendono sempre perfettamente equilibrati, appare talvolta come sospesa nell’aria come priva di peso, come danza allo stato puro, emblema dell’ideale classico di una disciplina che, come in questo caso, diventa arte. Ogni passo appare contemporaneamente studiato e naturale, intenso e leggero come un disegno definito sulle note della musica.

Rebecca Bianchi è entrata a far parte della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano sotto la direzione di Anna Maria Prina all’età di undici anni e si è diplomata nel 2009 sotto la direzione di Frédéric Olivieri

Celebre la sua interpretazione di Giselle di Patricia Ruanne: al termine della prima, al Teatro Costanzi nel 2017, era stata annunciata nomina ad étoile, nel 2017, da parte dell’allora sindaco di Roma Virginia Raggi con il Sovrintendente Carlo Fuertes e la Direttrice del Corpo di ballo del Teatro dell’Opera Eleonora Abbagnato. Nello stesso ruolo, l’anno precedente, aveva ottenuto la nomination al Benois de la Danse.

Premio Franco Cristaldi Ombra della Sera per Teatro e Cinema

Paolo Conticini

Ha raggiunto rapidamente il successo e una grande popolarità conquistando un pubblico assai vasto e variegato che ritrova nella sua personalità artistica un carattere di rassicurante familiarità e di simpatia in cui, in qualche modo, desidera riconoscersi.  Paolo Conticini, protagonista di fortunatissime pellicole, diretto, tra gli altri, da Christian De Sica in Uomini uomini uomini con cui ha esordito nel cinema, da Neri Parenti in numerose produzioni a cominciare da Vacanze di Natale ’95, da Carlo Vanzina in Vacanze di Natale 2000 che è il primo di una lunga serie, da Carlo Verdone in Viaggi di Nozze, è approdato quasi contemporaneamente anche sul piccolo schermo con una presenza costante oltre che negli show e nei vari programmi di intrattenimento, nelle serie televisive, come ad esempio Provaci ancora Prof! proseguita per diverse stagioni, così come Un medico in famiglia,  molto spesso con un ruolo da coprotagonista. Dotato di una spiccata versatilità ha ricoperto felicemente ruoli talvolta molto diversi, anche sulla scena teatrale dove è stato interprete, tra l’altro della commedia musicale Vacanze Romane e del musical Mamma mia!.

Premio Franco Porretti Ombra della Sera al Volterrano illustre

Daniele Doveri 

L’amore per il calcio ha avuto inizio a Volterra dove Daniele Doveri è nato e dove con gli amici ha giocato le prime partite vivendo questo sport sempre con grande passione, fino alla scelta professionale che con il moltiplicarsi dei successi lo ha portato agli ottimi risultati di una brillante carriera. Arbitro internazionale è giunto al 14° anno di serie A con 211 presenze ed è all’undicesimo posto nella classifica all time. Ha arbitrato tutte le partite più importanti del campionato, la finale di Coppa Italia, la finale di Super Coppa. Diverse sono state le sue esperienze nelle competizioni europee sia come arbitro che come VAR, Video Match Officials. Innumerevoli sono i suoi impegni nazionali e internazionali. Da un anno e mezzo è Presidente dei Giovani Arbitri Romani – Sezione di Roma 1. Quella sua stessa passione per il calcio, vissuto con “una prospettiva diversa del campo di gioco”, la trasmette alle nuove generazioni, e la alimenta attraverso un percorso estremamente formativo ed educativo, non solo dal punto di vista tecnico operativo, ma anche da quello umano e sociale, secondo i valori dello sport. Valori che Daniele Doveri ha sempre tenuto alti, onorando così la sua professione e la sua città di origine, Volterra, con la quale ha mantenuto un forte legame, così come con gli amici compagni di gioco che periodicamente torna a visitare mantenendo sempre vivi affetti e ricordi. 

Premio Speciale Festival Internazionale Teatro Romano Volterra Ombra della Sera

Vincenzo Zingaro 

Vincenzo Zingaro, regista, attore, drammaturgo, creatore nel 1992 della Compagnia Castalia, poi diventata Centro Stabile del Teatro Classico, è una personalità rara di uomo di teatro nel nostro Paese. Ha avuto, infatti, l’intuizione e il coraggio di dedicare la grande maggioranza della sua attività alla commedia greca e latina, senza peraltro rinunciare a spettacoli come, ad esempio, Epos dedicati all’Iliade, all’Odissea e all’Eneide. Zingaro, che è anche produttore della sua compagnia che ha sede a Roma presso il Teatro Arcobaleno, è partito dall’idea della contemporaneità e dell’attualità della commedia classica, espressione di una cultura che continua a dire molto sulla condizione esistenziale degli uomini di oggi. Uno dei suoi tanti meriti è, inoltre, di avere rappresentato Aristofane e Plauto, da lui adattati, con fedeltà allo spirito dei testi e contemporaneamente con libertà nell’invenzione registica. L’uso delle maschere antiche gli ha permesso di svelare ancora di più il volto di personaggi in cerca della verità. Così Le nuvoleLa paceLe donne al Parlamento di Aristofane, l’Aulularia, il Miles gloriosus, i Menaechmi, il Rudens, Truculentus e la Mostellaria  di Plauto  hanno fatto scoprire a pubblici di tutte le generazioni  la forza e la vitalità  di una drammaturgia che ha bisogno del palcoscenico  per essere colta in tutta la sua ricchezza espressiva. Nelle sue messinscene, interpretate da attori sempre adeguati ai loro ardui ruoli, Zingaro ha coniugato il suo impegno di uomo di cultura con l’estro e il talento di regista. I suoi spettacoli così sono stati apprezzati dai docenti universitari così come da quelli delle scuole superiori e dagli studenti dei licei classici e scientifici, che hanno sempre affollato il suo teatro, oltre che dal pubblico consueto. Una difficile scommessa, quella di Zingaro, in una scena italiana poco attenta alla commedia classica sui palcoscenici al chiuso, che è stata pienamente vinta, come ha dimostrato per il trentennale della sua attività anche il prestigioso riconoscimento istituzionale della Camera dei Deputati. 

Premio Giovanni Villifranchi Ombra della Sera per la Drammaturgia

Roberto Cavosi

Roberto Cavosi è uno degli autori più originali della generazione drammaturgica che si è imposta alla fine degli anni Ottanta. Attore e regista, è attento a rappresentare problematiche e temi complessi, risolti  con un linguaggio scenico intrigante eppure rigoroso. Il suo mondo è ricco e vario fin da Lauben del 1988 e da L’uomo irrisolto del 1990 che lo impone all’attenzione del pubblico e della critica per la lucidità espressiva con cui rappresenta alcuni missionari italiani nelle Filippine sconvolte dalla durissima lotta fra governo e guerriglieri. Un dramma intenso che sfugge alla retorica di tanto teatro “impegnato”. Sul terreno scivoloso del teatro contro la mafia, Cavosi definisce con Rosanero un ritratto incisivo ed in grande parte inedito di una realtà in cui le donne hanno conquistato un ruolo di potere non inferiore a quello dei loro uomini. Una storia d’amore, in Maresciallo Butterfly, fra un maresciallo italiano e una donna armena, conferma la ricchezza di situazioni della drammaturgia di Cavosi. Drammaturgia che negli anni successivi lo conduce a rappresentare realtà poco conosciute, come ad esempio quella del natio Alto Adige, ma anche tematiche originali, confluite nella Trilogia della luna. Il teatro di Cavosi, al di là della sua stessa varietà e ricchezza di temi, è sempre caratterizzato da una scrittura di alto livello, un merito non da poco in una drammaturgia che ormai da diversi anni vola basso. 


Intervista di REA International a Simone Migliorini (prima dell’inizio del Festival del Teatro Romano di Volterra)