La trilogia del vento è un trittico in cui Fabiana Iacozzilli si interroga su tre tappe dell’esistenza umana: l’infanzia e il rapporto con i maestri che ci mostrano o ci impongono delle vie da percorrere; la maturità e il rapporto con la genitorialità e la cura e, infine, la vecchiaia in rapporto con il vuoto e il senso della memoria. I punti di partenza sono stati da un lato – e per la prima volta – il dato biografico dell’autrice e dall’altro il lavoro di nutrimento della materia artistica, condotto attraverso le interviste a donne e uomini pronti a condividere una scheggia della propria vita.
La Classe. Dal 7 al 9 novembre martedì, mercoledì e giovedì h 21
La classe è un docupuppets con pupazzi e uomini. Un rito collettivo – in bilico tra La Classe morta di Tadeusz Kantor e I cannibali di George Tabori – in cui dei bimbi interpretati da pupazzi rileggono i ricordi di un’infanzia vissuta nella paura di buscarle. Una storia che Fabiana Iacozzilli fa nascere dai ricordi degli anni trascorsi nella scuola elementare all’istituto “Suore di carità” e in particolare da quelli legati alla sua maestra, Suor Lidia.
Queste marionette, questi pezzi di legno, si muovono senza pathos su tavolacci che rimandano a banchi di scuola, ma anche a tavoli da macello o a tavoli operatori di qualche esperimento che fu. Tutto intorno, silenzio. Solo rumori di matite che scrivono e compagni che respirano. I genitori sono solamente disegnati su un cadavere di lavagna ma poi ben presto cancellati. Nel silenzio dei loro passi, questi corpicini di legno si muovono nel mondo terrorizzante di Suor Lidia, unica presenza in carne ed ossa che sfugge alla vista di pupazzi e spettatori. In questa ricerca di pezzi di memorie andate, emerge il ricordo in cui Suor Lidia affida a Fabiana la regia di una piccola scena per una recita scolastica decidendo, forse, insieme a lei, la vocazione della sua alunna.
Regia di Fabiana Iacozzilli
La Iacozzilli, Regista-autrice porta avanti un lavoro di ricerca improntato sulla drammaturgia scenica e sulle potenzialità espressive della figura del performer. Collabora dal 2013 con il Teatro Vascello e dal 2017 con Cranpi e Carrozzerie | N.O.T. Dal 2011 è membro del LINCOLN CENTER DIRECTORS LAB (Metropolitan di New York). Tra i suoi spettacoli: “Aspettando Nil” con il quale vince l’Undergroundzero Festival di New York; La trilogia dell’attesavincitrice del Play Festival (Atir e Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa); Da soli non si è cattivi. Tre atti unici dai racconti di T. Tomasulo e La classe che vince il bando di residenze interregionali CURA 2018, debutta a Romaueropa Festival 2018 e vince il Premio In-Box 2019, il Premio della Critica ANCT 2019 e ottiene quattro nomination UBU 2019 (miglior progetto sonoro vinto da H. Westkemper). Nel luglio 2020 Una cosa enorme debutta alla Biennale Teatro 2020 e replica a REf2021. Nel 2021 è regista di “Abitare il ritorno” progetto di teatro comunitario ideato da Asinitas inserito in INCROCI (progetto di interscambio tra realtà che usano il teatro come strumento di interazione culturale) e nel progetto di scambio internazionale di pratiche teatrali Literacy Act. Nel 2022 cura la mise en lecture di En Abyme per la Biennale di Venezia 2022. Attualmente cura insieme a CRANPI un progetto di teatro integrato rivolto a giovani performers e giovani donne che soffrono di disturbi alimentari in cura presso Villa Pia-Italian Hospital Group di Guidonia Montecelio (RM). Contemporaneamente è al lavoro sulle sue prossime produzioni del 2023: Il Grande vuoto e En Abyme.
Trilogia del Vento dal 17 al 19 novembre
Teatro Vascello di Roma
Via Giacinto Carini, 78, Roma RM
+39 06 5898031 https://www.teatrovascello.it/
La Classe – Una cosa enorme – Il grande vuoto
regia Fabiana Iacozzilli
produzione La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello – Cranpi – La Corte Ospitale
in corealizzazione con Romaeuropa Festival
UBU 2019: Vincitore miglior progetto sonoro; nomination per miglior spettacolo di teatro, migliore regia, miglior scenografia
Vincitore Premio della critica ANCT 2019
Vincitore in-Box 2019
Selezione L’Italia dei Visionari – Kilowatt Festival 2019
Vincitore del bando di residenze interregionali CURA 2018
Finalista Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche Dante Cappelletti 2018
Finalista Teatri del Sacro 2017
collaborazione alla drammaturgia Marta Meneghetti, Giada Parlanti, Emanuele Silvestri
performer Michela Aiello, Andrei Balan, Antonia D’Amore, Francesco Meloni, Marta Meneghetti
scene e marionette Fiammetta Mandich
luci Raffaella Vitiello
suono Hubert Westkemper
fonico Jacopo Ruben Dell’Abate
assistenti alla regia Francesco Meloni, Silvia Corona, Arianna Cremona
foto di scena Tiziana Tomasulo, Valeria Tomasulo
collaborazione artistica Lorenzo Letizia Tiziana Tomasulo Lafabbrica
Consulenza Piergiorgio Solvi
un ringraziamento a Giorgio Testa
un ringraziamento speciale ai compagni di classe
produzione Cranpi, Teatro Vascello, Carrozzerie n.o.t
con il contributo di MiC – Ministero della Cultura
con il supporto di Residenza IDRA e Teatro Cantiere Florida/Elsinor
nell’ambito del progetto CURA 2018 e di Nuovo Cinema Palazzo
con il sostegno di Periferie Artistiche Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio