(Footo: Un momento dello spettacolo)

Dal 15 al 19 novembre andrà in scena al Teatro Vascello di Roma (Via Giacinto Carini 78) ‘Il Grande vuoto’ di Fabiana Iacozzilli. L’opera indaga sull’ultimo pezzo di strada che una famiglia percorre prima di svanire nel vuoto e, questo dissolversi, è amplificato dal progressivo annientamento delle funzioni cerebrali della madre a causa di una malattia neurodegenerativa. Al progressivo svuotarsi del cervello della madre fa eco lo svuotarsi di esseri umani dalla casa, mentre questa si popola di oggetti, di ricordi che aumentano pesano e riempiono tutte le stanze. Il lavoro trova risonanze e spunti in “Una donna” di Annie Ernaux, e nel romanzo “Fratelli” di Carmelo Samonà ed è il tentativo di raccontare una grande storia d’amore: quella tra una madre, i suoi figli e un padre che muore.

Ne’ Il Grande vuoto la narrazione teatrale si contamina con il video per raccontare che grazie alle fotocamere Tapo e i loro video ad alta risoluzione con visione notturna fino a trenta piedi, un figlio può continuare a vivere la propria vita ed entrare senza essere visto in quella del proprio genitore. Guardare la madre giocare al solitario, fissare la televisione spenta, parlare con persone che non esistono, non farsi il bidet, piangere, stare seduta e ferma sul bordo del letto, passare la notte a tirare fuori dai cassetti fotografie pezzi di carta mutande sporche per poi rimetterli dentro.

Tante le domande che ci hanno spinto a sprofondare in questa materia artistica, ad addentrarci in questa ricerca su cosa rimane di noi e se resta qualcosa di quello che siamo stati mentre ci approssimiamo alla fine, ma una su tutte è forse la più incandescente bella e giusta per il lavoro ed è quella letta in un fumetto della autrice Giulia Scotti: “il punto è trasformare il dolore in bellezza. Ci riusciremo ancora?”

Fabiana Iacozzilli

Regista-autrice porta avanti un lavoro di ricerca improntato sulla drammaturgia scenica e sulle potenzialità espressive della figura del performer. Collabora dal 2013 con il Teatro Vascello e dal 2017 con Cranpi e Carrozzerie N.O.T. Dal 2011 è membro del LINCOLN CENTER DIRECTORS LAB (Metropolitan di New York). Tra i suoi spettacoli: “Aspettando Nil” con il quale vince l’Undergroundzero Festival di New York; La trilogia dell’attesavincitrice del Play Festival (Atir e Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa); Da soli non si è cattivi. Tre atti unici dai racconti di T. Tomasulo e La classe che vince il bando di residenze interregionali CURA 2018, debutta a Romaueropa Festival 2018 e vince il Premio In-Box 2019, il Premio della Critica ANCT 2019 e ottiene quattro nomination UBU 2019 (miglior progetto sonoro vinto da H. Westkemper). Nel luglio 2020 Una cosa enorme debutta alla Biennale Teatro 2020 e replica a REf2021. Nel 2021 è regista di “Abitare il ritorno” progetto di teatro comunitario ideato da Asinitas inserito in INCROCI (progetto di interscambio tra realtà che usano il teatro come strumento di interazione culturale) e nel progetto di scambio internazionale di pratiche teatrali Literacy Act. Nel 2022 cura la mise en lecture di En Abyme per la Biennale di Venezia 2022. Attualmente cura insieme a CRANPI un progetto di teatro integrato rivolto a giovani performers e giovani donne che soffrono di disturbi alimentari in cura presso Villa Pia-Italian Hospital Group di Guidonia Montecelio (RM). Contemporaneamente è al lavoro sulle sue prossime produzioni del 2023: Il Grande vuoto e En Abyme.

Il grande vuoto

Teatro Vascello di Roma dal 15 al 19 novembre

dal mercoledì al venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17

Prima Nazionale mercoledì 15 novembre h 21

uno spettacolo di Fabiana Iacozzilli

dramaturga Linda Dalisi

con Ermanno De Biagi, Francesca Farcomeni, Piero Lanzellotti, Giusi Merli

e con Mona Abokhatwa per la prima volta in scena  

progettazione scene Paola Villani

luci Raffaella Vitiello

musiche originali Tommy Grieco

suono Hubert Westkemper

costumi Anna Coluccia

video Lorenzo Letizia

scenotecnica Mauro Rea, Paolo Iammarrone e Vincenzo Fiorillo

fonico Jacopo Ruben Dell’Abate

direzione tecnica Francesca Zerilli

aiuto regia Francesco Meloni

assistenti Virginia Cimmino, Francesco Savino, Veronica Bassani, Enrico Vita

collaborazione artistica Marta Meneghetti, Cesare Santiago Del Beato

foto di scena Laila Pozzo

produzione Cranpi, Teatro Vascello, La Corte Ospitale, Romaeuropa Festival

con il contributo di MiC – Ministero della Cultura

con il sostegno di Accademia Perduta / Romagna Teatri, Carrozzerie n.o.t, Fivizzano 27, Residenza della Bassa Sabina, Teatro Biblioteca Quarticciolo

Si ringrazianoLuisa Pacilio, Martina Bonati, Martina Tirone, Clara Greco, Benjamin Miller, Mirko Lorusso, Irene Paloma Jona, Marco Ferrara, Beth McCreton

DEBUTTO: Romaeuropa Festival 2023

Clip di presentazione https://youtu.be/VpKl5HfCpCU

Info: 06 5881021 – 06 5898031

promozioneteatrovascello@gmail.compromozione@teatrovascello.it

Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78

Cap 00152 Monteverde Roma