(Foto: nel riquadro da sinistra l’Ambasciatrice italiana Valeria Biagiotti, lo Chef Anna Ciccarone e Nello Gargiulo).

Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’articolo inviatoci da Nello Guargiulo che dirige in Cile il giornale italiano Presenza, oltre ad essere il rappresentante degli italiani in Cile nel CGIE, il Consiglio Generale degli Italiani all’estero. Gargiulo sottolinea nel suo articolo il fatto che dal 2016, con le Settimane della Cucina Italiana nel Mondo, promossa dal Ministero degli Esteri, si celebra un evento evento che di anno in anno si arricchisce di temi specifici e nuovi stimoli.

Servizio di Nello Gargiulo

Ci chiediamo: qual è il significato di dedicare ogni anno, nel mese di novembre, una settimana alla cucina italiana nel mondo? La risposta arriva subito quando riflettiamo sul fatto che anche la cucina italiana merita di essere riconosciuta come Patrimonio Culturale dell’UNESCO. Già lo sono la Francese, la Messicana e la Coreana.

I patrimoni vanno custoditi e preservati affinché possano resistere al passare del tempo. Lo stesso vale per la cucina italiana, la cui storia è intrecciata con le antiche radici delle civiltà che hanno solcato il suolo della penisola per periodi più o meno lunghi. Se ci soffermiamo sulla storia italiana, scopriamo che nell’Ottocento, secolo dell’Unità, Pellegrino Artusi si dedicò a valorizzare la ricca storia e le tradizioni culinarie delle diverse regioni. Nel libro “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” di Artusi, si riconosce quel filone unitario di storia, passione e gioia della gastronomia dei territori italiani.

Dal 1953 in poi con la nascita dell’Accademia italiana della Cucina sotto l’egida della Presidenza della Repubblica, cambia anche l’ottica di guardare la cucina garantendo non solo la tutela delle tradizioni ma anche

promuovendo studi gastronomici, ricerche storiche e anche emissioni di pareri e questo non solo con le delegazioni in Italia, ma anche all’ estero. In questo senso anche la delegazione cilena muove passi in questa direzione.

Dal 2016, con le Settimane della Cucina Italiana nel Mondo, promosse dal Ministero degli Esteri, si celebra questo evento che di anno in anno si arricchisce di temi specifici e nuovi stimoli intorno ai quali si riuniscono appassionati della buona cucina, importatori di prodotti, ristoratori, chef e maestri di cucina. I programmi sono generalmente accompagnati dall’invio di esperti e chef professionisti dall’Italia, incaricati di sviluppare il tema della settimana nei luoghi designati dalle sedi diplomatiche.

Nel 2023, il tema della settimana in Cile “A Tavola il Benessere con Gusto” ha preso il via con il saluto caloroso dell’Ambasciatrice Valeria Biagiotti, che ha sottolineato l’importanza di evidenziare il legame tra la cucina italiana e la sostenibilità. Sono sue parole: parlare di benessere, ma anche con gusto, in armonia con la natura.

Questo inizio è stato una vera e propria celebrazione, arricchita dalla presenza di Anna Ciccarone, giovane chef la cui storia personale è una espressione della vibrante realtà della cucina italiana. Un mondo in cui l’aspetto imprenditoriale della ristorazione non si allontana dalla tradizione e dalla trasmissione nel tempo della ricchezza culinaria di ogni luogo, ma si fonde con nuovi concetti dove la qualità dei prodotti, lo stesso prezzo e le tecniche di preparazione partecipano a dare alla tavola quel tocco di armonia per essere soprattutto un incontro di persone.

Il tema sviluppato dalla Chef Ciccarone ha unito un menu di assaggi di delicatezze anche qui combinando tradizione ed innovazione dove aromi e colori, accompagnati da vini italiani selezionati per l’occasione hanno creato un ambiente caloroso e stimolante, adeguato a spronare iniziative e collaborazioni.