(Foto: nel riquadro Nello Gargiulo sullo sfondo della Cattedrale di San Giacomo a Santiago del Cile)

Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’articolo di Nello Gargiulo, membro del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ed editorialista di ‘Presenza’, il giornale degli italiani in Cile.

Servizio di Nello Gargiulo

Pensando che a più di uno di noi sarà sfuggita in questi giorni la dichiarazione pubblica che le principali confessioni religiose del Cile hanno sottoscritto congiuntamente, mossi dalla preoccupazione per l’insicurezza e dai fenomeni di dilagante corruzione. La dichiarazione si riferisce anche agli attori politici quando offrono uno spettacolo di inefficienza per arrivare ad accordi condivisi che migliorino la convivenza nazionale.

In realtà quando i grandi problemi non trovano sbocchi soprattutto a livello di governanti e di chi riveste responsabilità politiche e sociali spianano la strada a nuove forme di anarchia. In questo contesto, ognuno si fa valere per sé stesso e ci si chiude. Non sorprende quindi che alla base del fallimento dei due tentativi per una nuova carta Costituzionale, questa ridotta capacità di incontro e di accordi né si stata la nota musicale di sottofondo.

Il bene comune non è un bene materiale e tangibile.  È un ambiente, che quando prevalgono troppo gli interessi e le posizioni personali assume il sapore di ‘’ambiente inquinato’’.

Le confessioni religiose firmatarie, pur avendo punti di vista e sensibilità differenti, in questa occasione hanno suonato lo stesso campanello per chiamare ad un accordo nazionale capace di invertire la rotta.  Noi intanto proviamo a chiederci quali potrebbero essere i punti fermi di questo accordo.

Per ora ci troviamo con troppe domande ma poche e convincenti risposte!

Il cambio da fare a tutti i livelli è prima di tutto culturale e di come ci si mette difronte ai grandi problemi.  Un percorso che richiede ascolto e saper valorizzare le idee e le proposte anche quelle che non nascono da noi.  La sanità del corpo sociale non è un modo di dire. Diventa una realtà quando il bene individuale e quello comune trovano spazi di equilibri e di libertà.  La fiducia è un filo sottile e per questo va cautelata e conservata.  Non alimentarla porta come sorpresa l’indebolimento della coesione sociale e così pure le nuove comunità di emigranti possono assumere il topico di un corpo estraneo.

Questo periodo Pasquale porta con sé in modo più che mai evidente i segni di una sofferenza comune e la strada per uscirsene va trovata partendo da chi ha maggiori responsabilità.  La riflessione e l’impegno appartengono a tutti noi, consapevoli che da quando si sono ridotti i ramoscelli di olivo benedetti nelle nostre case anche la pace è diventata meno stabile e sicura.

Nello Gargiulo