(Foto; sullo sfondo di Porto Alegre Cristine Fòrtte e Rubem Rocha) –

Per celebrare i 150 dell’emigrazione italiana in Brasile, due giornalisti brasiliani, Cristina Fòrtte e Rubem Rocha, stanno ultimando una ricerca che verrà pubblicata con il titolo in inglese A Living Italy in the heart (Un’Italia viva nel cuore del Rio Grande). Nel libro viene descritta la realtà vissuta dagli italiani nello Stato più meridionale del Brasile: il Rio Grande do Sul. Anche la terza edizione del volume La Sfida LatinoAmericana (edita in Italia da UNIPACE, l’Università per la Pace), la cui uscita è prevista per il mese di dicembre del 2024, conterrà un inserto speciale dedicato a Porto Alegre, la Capitale dello Stato del Rio Grande do Sul. Di seguito riportiamo un sintesi del libro in fase di ultimazione da parte dei due giornalisti brasiliani. (Rainero Schembri)

Il libro rende omaggio alla Società Italiana del Rio Grande do Sul che celebra i 150 anni di immigrazione in Brasile, incentivando il turismo in Brasile. “Una storia che ha bisogno di essere raccontata per rimanere preservata”, così i giornalisti Cristina Fòrtte e Rubem Rocha sintetizzano ciò che li ha spinti ad avviare la ricerca, l’organizzazione e, infine, la stesura del lavoro “A Living Italy in the heart of Rio Grande”, che racconta il percorso della Società Italiana del Rio Grande do Sul. La sede dell’attività redazionale si trova a Porto Alegre, capitale del Rio Grande do Sul, stato brasiliano che nei secoli XIX e XX fu uno dei principali punti di arrivo degli immigrati italiani in Brasile. Il libro raccoglie il percorso della più grande cellula cooperativa di italiani, discendenti e sostenitori della cultura italica esistente fuori dalla penisola e una delle più longeve, avendo compiuto 130 anni nel 2023. L’opera, una volta completata, rappresenterà un grande documento storico con foto, relazioni, elementi multimediali e archivi digitalizzati che, una volta organizzati, forniranno un ritratto fedele del lavoro svolto dalla SIRGS in oltre un secolo di storia.

“Il salvataggio dei 130 anni di storia della Società Italiana del Rio Grande do Sul (SIRGS) è un omaggio a coloro che hanno costruito questo patrimonio umano, culturale e sociale e un affetto per le generazioni attuali e future nel senso di essere sempre più vicini alle nostre origini e uniti in favore di un tempo di gloria, di forza e di fede, lastricato di sangue italiano e di cuori amorosamente legati all’Italia”, sottolineano gli autori nella prefazione al libro, ancora in fase di realizzazione in e-book formato. Il lancio della versione cartacea dipende dal finanziamento della legge brasiliana sugli incentivi, ma non è da escludere un progetto per raccogliere fondi da parte della società organizzata e delle aziende private.

Il libro è un omaggio alle menti e ai cuori che hanno creduto nel preservare la cultura italiana anche a chilometri di distanza dalle loro terre d’origine. Ai presidenti e agli altri soci che hanno fatto parte del management della SIRGS, nonché ai suoi soci, discendenti e amici che condividono l’amore e l’orgoglio della nazione italiana.

Per chi fosse interessato a sapere com’era il lavoro di organizzazione aziendale fuori dall’Italia, l’opera è un piacere completo, con una ricerca ricca di dettagli riguardanti la cultura, l’economia, la politica, le infrastrutture della città e le arti, creando così un grande quadro della capitale che ha accolto Gli italiani a braccia aperte in quel periodo. Inizialmente le società italiane erano un punto di riferimento per collegare tutti gli italiani che arrivavano, sia nella capitale che nell’interno. Il lavoro era incentrato sulla promozione del benessere dei suoi membri, aiutando nelle spese in caso di malattie e sepolture, nonché nella ricerca di lavoro. Quest’opera, tipica delle associazioni già viste in Italia, fu riprodotta in SIRGS, nel 1891 ancora sotto il nome di Sociedade Bella Aurora, creata da quattro operai italiani: Giusepe Bellebon, Pietro Guzzi, Giorgio Bianchim e Pietro Dalla Riva. Fino alla fondazione ufficiale, nel 1893, come Sociedade de Mútuo Socorro Principessa Elena di Montenegro, già in anticipo sui tempi, si proponeva di organizzare altre attività, questa volta più culturali e formative, come corsi, lezioni e conferenze, oltre a incontri, pranzi, feste, balli e altri raduni che avvicinavano i legami tra i connazionali e i loro discendenti.

150 ANNI DI IMMIGRAZIONE ITALIANA A RIO GRANDE DO SUL

Non potrebbe esserci momento più opportuno per il lancio di questo lavoro che organizza una raccolta storica su un momento così rilevante per l’espansione della cultura italiana nel mondo. Nel 2024, il Brasile celebra i 150 anni di immigrazione italiana nel Paese. Segnato dall’arrivo della nave La Sofia, arrivata nei porti brasiliani con 388 passeggeri provenienti da Genova, essa ha segnato la data di inizio dell’immigrazione italiana nelle terre brasiliane, avvenuta a partire dal 17 febbraio 1874. Lo sbarco è avvenuto solo nel mese di febbraio, nel giorno 21, a causa della regola della quarantena. Questa data è stata contrassegnata come Giornata Nazionale dell’Immigrato Italiano. Nello stesso periodo arrivarono anche gli immigrati nel Rio Grande do Sul: qui si è registrato un grande flusso fino al 1930. L’impatto di questo gran numero di famiglie italiane è ancora visibile oggi nella regione meridionale del Brasile, così come nel resto del Paese, sotto vari aspetti etnico-sociali che si sono intrecciati con la cultura brasiliana. ———————–

A Porto Alegre Italiana del Cristina Fòrtte e Rubem Rocha.

Para comemorar os 150 anos da emigração italiana para o Brasil, dois jornalistas brasileiros, Cristina Fòrtte e Rubem Rocha, estão concluindo uma pesquisa que será publicada com o título em inglês A Living Italy in the heart (A Living Italy in the Heart of the Rio Grande ). O livro descreve a realidade vivida pelos italianos no estado mais meridional do Brasil: o Rio Grande do Sul. Também a terceira edição do volume O Desafio Latino-Americano (publicado na Itália pela UNIPACE, Universidade pela Paz), cujo lançamento está previsto para dezembro de 2024, conterá um encarte especial dedicado a Porto Alegre, Capital do Estado do Rio Grande do Sul . Abaixo está um resumo do livro que está sendo concluído pelos dois jornalistas brasileiros. (Rainero Schembri)

Obra homenageia Sociedade Italiana do Rio Grande do Sul e celebra 150 anos da imigração no Brasil incentivando o turismo delle radicci. “Uma história que precisa ser contada para se manter preservada”, é assim que os jornalistas Cristina Fòrtte e Rubem Rocha resumem o que os motivou a dar o pontapé inicial na pesquisa, organização e, por fim, escrita, da obra “Uma Itália viva no coração do Rio Grande”, que narra a trajetória da Sociedade Italiana do Rio Grande do Sul. A sede da organização fica em Porto Alegre, capital do Rio Grande do Sul, estado brasileiro que no século XIX e XX foi um dos principais pontos de chegada de imigrantes italianos no Brasil. O livro é um compilado da trajetória da maior célula societária de italianos, descentes e simpatizantes da cultura itálica que existe fora da península e uma das mais longevas, tendo completado 130 anos em 2023. A obra, ao ser finalizada, representará um grande documento histórico com fotos, relatos, elementos multimídia e arquivos digitalizados que, organizados, fornecerão um retrato fiel do trabalho desenvolvido pela SIRGS ao longo de mais de um século de história.

“O resgate dos 130 anos de história da Sociedade Italiana do Rio Grande do Sul (SIRGS) é uma homenagem àqueles que ergueram esse patrimônio humano, cultural e social e um carinho às gerações atuais e futuras no sentido de estarmos cada vez mais próximos de nossas origens e unidos em favor de um tempo de glória, pujança e fé, pavimentado no sangue italiano e nos corações ligados amorosamente à Itália”, apontam os autores no prefácio do livro, que ainda está sendo montado em formato de e-book. O lançamento da versão impressa depende de financiamento de leis de incentivo brasileiras, mas não é descartado um projeto para angariar fundos junto à sociedade organizada e empresas privadas.

O livro é uma homenagem às mentes e corações que acreditaram na preservação da cultura italiana mesmo a quilômetros de distância de suas terras de origem. Também aos presidentes e demais integrantes que fizeram parte das gestões da SIRGS, assim como aos seus integrantes, descentes e amigos que compartilham do amor e do orgulho da nação italiana.

Para quem tem interesse em saber como foi o trabalho de organização societária fora da Itália, a obra é um prato cheio, com pesquisa rica em detalhes referentes à cultura, economia, política, infraestrutura da cidade e às artes, criando assim um grande quadro sobre capital que recebeu os italianos de braços abertos naquele período.

As sociedades italianas, em um primeiro momento são referência para conectar todos os italianos que chegavam, seja à capital ou ao interior. Os trabalhos eram concentrados em propiciar o bem-estar de seus sócios, auxiliando com despesas em casos de doenças e enterros, assim como também na busca por trabalho. Esse trabalho, próprio do associativismo que já se via na Itália, se reproduz na SIRGS, em 1891 ainda sob o nome de Sociedade Bella Aurora, idealizada por quatro operários italianos: Giusepe Bellebon, Pietro Guzzi, Giorgio Bianchim e Pietro Dalla Riva. Até ser fundada oficialmente, em 1893, como Sociedade de Mútuo Socorro Principessa Elena di Montenegro, já à frente do seu tempo, se propunha a organizar outras atividades, dessa vez mais culturais e desenvolvimentistas, como cursos, aulas e palestras, assim como reuniões, almoços, festas, bailes e outras confraternizações que aproximavam os laços entre os compatriotas e seus descendentes.

150 ANOS DA IMIGRAÇÃO ITALIANA PARA O RIO GRANDE DO SUL

Não poderia haver momento mais propicio para o lançamento dessa obra que organiza um compilado histórico sobre um momento tão relevante para a expansão da cultura italiana pelo mundo. O Brasil comemora em 2024 os 150 anos da imigração italiana no país. Marcada pela chegada da vela La Sofia, chegando aos portos brasileiros com 388 passageiros vindos de Gênova, a chegada da embarcação marca a data de início da imigração italiana em terras brasileiras, ocorrida a partir de 17 de fevereiro de 1874. Com o desembarque somente em 21 de fevereiro devido a uma regra de quarentena, a data ficou marcada como Dia Nacional do Imigrante Italiano. No Rio Grande do Sul, também chegavam imigrantes neste mesmo período e grande fluxo é percebido em registros da época até 1930. O impacto desse grande número de famílias italianas é percebido até hoje na região sul do Brasil, assim como no restante do país, em diversos aspectos étnicos-sociais, se entrelaçando à própria cultura brasileira.