La Cooperazione italiana ha deciso di finanziare con un milione di euro le attività di emergenza condotte dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) in Camerun. Il paese si trova oggi esposto a una crisi senza precedenti: sono stati registrati 70 mila rifugiati nigeriani in fuga dalle  violenze del gruppo jihadista Boko Haram, la maggior parte dei quali si sono riversati nell’unico campo di accoglienza a Minawao, dove è attiva l’Ong italiana Intersos. Nel solo mese di gennaio hanno attraversato il confine ben 2.400 persone.
La Cooperazione italiana era già intervenuta nel nord del Camerun nel corso del 2015, sia sostenendo l’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim) nelle attività di assistenza agli sfollati interni e alle comunità ospitanti, sia organizzando un trasporto umanitario dalla Base Unhrd di Brindisi per la distribuzione di beni umanitari in collaborazione con Intersos. Il prossimo 19 marzo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella visiterà in Camerun la sede dell’associazione COE (Centro Orientamento Educativo di Mbalmayo, che da mezzo secolo promuove progetti di sviluppo locale). Il COE è stato fondato da don Pedretti nel 1959 per promuovere lo sviluppo e il dialogo nel mondo.
Matterella sarà  il primo presidente della Repubblica in viaggio di Stato in Camerun. Lo scorso 13 marzo è partito per un tour in Africa che avrà come tappa anche Yaoundé. Nella fitta agenda del presidente ci sarà spazio anche per la solidarietà visto che il  19 marzo Mattarella andrà a fare visita, come abbiamo detto, al COE, che opera nel Paese africano per lo sviluppo del dialogo e della solidarietà da quasi cinquant’anni. L’organizzazione non governativa nata in Valsassina – e riconosciuta tale dal 1974 – ha sposato vari progetti nei settori dell’educazione, della sanità, della cultura e dell’ambiente in diverse nazioni del mondo tra cui Congo, Bangladesh e Guatemala. Ma è proprio in Camerun che la presenza del COE ha assunto una dimensione d’impegno “storica”.
A partire dagli anni Settanta infatti l’associazione ha stretto rapporti con le diocesi del Paese e ha inviato i primi volontari per la realizzazione di un centro di promozione sociale a Mbalmayo, nella parte sud ovest del Paese. Da allora il COE ha realizzato scuole (materne, primarie ma anche superiori), centri giovanili e ospedali per un totale di 105 progetti realizzati grazie al lavoro di professionisti, volontari (tra cui 160 italiani) e collaboratori locali. Il presidente  arriverà in Camerun con la figlia Laura e con il vice ministro degli affari esteri e della cooperazione Mario Giro e l’ambasciatrice italiana in Camerun Samuela Isopi.
Oltre al vice presidente del Coe Prashanth Catteo e dal rappresentante Coe in Camerun Alex Mbarga, Mattarella verrà accolto dagli insegnanti e dagli studenti delle scuole di Mbalmayo, tra cui i sei migliori riceveranno direttamente dalle mani del Capo dello Stato italiano il diploma. Seguirà una visita alla mostra d’arte allestita presso l’Istitito di Formazione Artistica (IFA) con le opere realizzate da importanti artisti del Camerun che si sono formati proprio nella struttura del COE, il cui istituto d’arte è ancora oggi l’unica scuola superiore di questo genere in tutto il Paese. Il Presidente visiterà anche l’Ospedale San Luc, che offre servizi sanitari a prezzi accessibili per la popolazione e la comunità del COE dove Mattarella incontrerà volontari, soci e collaboratori tra i quali giapponesi, francesi, argentini e anche alcuni italiani impegnati nel servizio civile internazionale.