Foto: Antonella Carnevale sullo sfondo di un’opera di Giacomo Balla  

 

La ricostruzione futurista dell’Universo. Questa è stata una delle prime iniziative promosse da Antonella Carnevale al suo rientro nella società Azimut, la più grande realtà finanziaria italiana indipendente. Figlia di Italo Carnevale, titolare di uno dei più noti studi di commercialisti della Capitale, Antonella ha sempre voluto correre da sola, anche se nell’ambito del mondo imprenditoriale e della finanza. I suoi cinque campi d’azione sono da sempre: investimenti, risparmi assicurativi, previdenza, protezione e servizi bancari. Tutto ciò abbinato a un grande amore per l’arte e la cultura.

 

Dopo essere stata una delle fondatrici di Azimut Italia, a partire dal 1985 la Carnevale ha iniziato a maturare una consistente esperienza presso importanti Istituti di Credito, tra cui Interbancaria Investimenti della Bnl, Monte dei Paschi di Siena e Fideuram del gruppo Intesa. Dopo due anni partecipa alla nascita di Azimut. La sua rapida crescita professionale le ha consentito di creare un importante portafoglio di clienti sia nell’ambito delle imprese che delle famiglie e dei singoli investitori. Muovendosi con disinvoltura tra Fondi italiani e comparti Lussemburghesi, la Carnevale si è distinta  nel proporre soluzioni di investimento alternativi e piani individuali di risparmio. Il suo rientro in Azimut (una delle poche Public Company in Italia) a molti è sembrato scritto nel suo destino. Da registrae che la Azimut è presente in Italia, Lussemburgo, Irlanda, Cina, Monaco, Svizzera, Singapore, Brasile, Messico, Taiwan, Cile, Usa, Australia, Turchia ed Emirati Arabi.

 

In questo quadro s’inserisce anche la mostra ‘Roma futurista’, con il sottotitolo ‘Dalla moltiplicazione alla serialità’, organizzata presso la sede dell’Azimut fino al 19 luglio. Al pubblico viene data la possibilità di ammirare 40 opere di importanti artisti futuristi romani (da Giacomo Balla a Fortunato Depero, Enrico Prampolini e Gerardo Dottori) che, dal 1914 alla fine degli anni trenta, possono essere considerati responsabili dei principali svolgimenti sperimentali dell’avanguardia storica.

 

Accanto a una prospettiva generale della storiografia Futurista, la mostra evidenzia la linea del Futurismo romano, percorso che attraverso la rappresentazione del movimento come moltiplicazione ottica degli oggetti arriva all’acquisizione di una dimensione seriale, di ripetizione della stessa immagine senza registrazione del movimento. Le invenzioni linguistiche di Balla e Depero tra il 1914 e il 1916, di Prampolini e di Dottori tra gli anni Venti e Trenta, benché riproposte e rielaborate in varie zone d’Italia, maturarono proprio a Roma e si è soliti confrontarle con le soluzioni del cosiddetto Futurismo milanese, cioè con il primo lavoro di Boccioni, Carrà e Russolo.

 

Da registrare, infine,  che Azimut è una società leader di mercato nell’industria del risparmio gestito ed è da sempre attiva nel promuovere e sostenere la cultura, privilegiando il suo impegno nel mondo dell’arte, contribuendo alla realizzazione di eventi di grande rilevanza. Promuovere la cultura nel territorio è infatti qualcosa di profondamente affine ai valori che Azimut esprime nel lavoro di tutti i giorni: indipendenza, ricerca e innovazione.

 

ROMA FUTURISTA

LUOGO: Azimut Capital Management – Via Flaminia 133

CURATORI: Giancarlo Carpi

ENTI PROMOTORI:

Roma Capitale

Assessorato alla Crescita culturale

TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 06 322991

E-MAIL INFO: eventiroma@azimut.it

SITO UFFICIALE: http://www.azimut.it

 

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