Foro: la regista Luisa Mariani con il poster del film vincitore in Inghilterra

Sabato 18 dicembre alle 18:15 in diretta streaming Awards Ceremonies del  Fusion International Film Festivals: il Festival del cinema che si svolge annualmente in Inghilterra. La manifestazione offre una panoramica stimolante sul cinema indipendente nel mondo. Fino a domenica 19 dicembre saranno online 200 film selezionati dalla direzione artistica del festival, Dan Hickford e Steve Grossmith,  che possono essere  visti  gratuitamente tramite questo link https://fusionfilmfestivals.com/online-screenings/.
A latere della manifestazione  sono programmati altri interessanti eventi live streaming come quello in cui una rappresentante della piattaforma Filmdoo è stata a disposizione per discutere di distribuzione. Il giorno 16,  invece, alle ore 20 è previsto un incontro con RebeKah Louisa Smith “award winning consultant & Film Festival Strategy Guru”. Rimane comunque a chi è interessato il gusto di scoprire e assaporare le altre sorprese.
Fra i  cortometraggi selezionati “Maree della Memoria/Tides of Memory” di Luisa Mariani ha ricevuto la nomination  come Best short Foreign Language Film (miglior cortometraggio in lingua straniera). Inoltre, Luisa Mariani è candidata come Best  Lead Actress in a Foreign Language Film (miglior attrice protagonista in un film in lingua straniera). “Maree della Memoria” è un orgoglio italiano che si è già accaparrato nel 2020 il “Gold Award” come best short film (miglior cortometraggio) dell’ “International New York Film Festival”, ed è stato finalista nel 2021 al Festival Internacional de Cine de TEPIC (Mexico).
Un viaggio emotivo e spirituale senza tempo sullo sfondo di una Roma millenaria, raccontata dalle sue origini ai nostri giorni sui muraglioni del Lungotevere dall’arte di William Kentridge nella sua opera monumentale “Triumphs and Laments” e da altri intriganti luoghi della capitale in cui si affaccia una ‘sarabanda’ di bizzarri personaggi. Interpretati da un cast internazionale di 20 attori, ci introducono a storie di vita reale  facendo emergere tematiche cruciali: dalla diversità delle tradizioni e delle religioni (nella struggente storia d’amore tra Lian, un ragazzo cinese, e Abir, una ragazza egiziana), all’esclusione (nelle tribolazioni di Robin, re dei Rom che vive  sulle rive del Tevere), all’emigrazione (Simon, un giovane attore italiano che cerca di costruirsi un futuro a Londra), ad Arte e Memoria (attraverso gli occhi di due artisti contemporanei, William Kentridge e Marco Angelini), e alla Sindrome di Stendhal (dove i furti di tre giovani donne in una galleria d’arte sono spinti da passioni e sogni repressi). Infine, nella conversazione tra Luisa Mariani e l’attore polacco Jan Kozaczuk, si svelano i desideri più urgenti: trovare uno spazio dove il tempo abbia un senso per riscoprire il nostro passato.