“In meno di un mese sono arrivati oltre 90 testi”, racconta la Presidente del Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea, Maria Letizia Compatangelo.  “Nonostante il tema dedicato al Mito, è stato un grande successo: gli autori hanno evidentemente percepito la serietà e la concretezza di questo Premio, in cui per la prima volta i drammaturghi hanno avuto voce in capitolo nella scelta, in cui l’anonimato è stato garantito da un notaio, e in cui tutte le graduatorie saranno pubblicate e a disposizione degli autori. A dimostrazione che la drammaturgia italiana non solo è viva, ma anche responsabile e capace di mettersi in gioco. Non a caso, infatti, il testo vincitore per la giuria tecnica è stato anche quello più votato dai soci del Cendic”.

 

Il Premio Cendic – Segesta, dedicato alla drammaturgia italiana contemporanea, è ideato e promosso dal Cendic, in collaborazione con il Comune di Calatafimi Segesta, il Calatafimi-Segesta Festival “Le Dionisiache 2015”, il Centro Teatrale Meridionale di Locri e il Teatro Arcobaleno – Centro Stabile del Classico di Roma. Vincitore della prima edizione è stato il lavoro Aspettando Antigone di Claudio Zappala’, che sarà allestito e rappresentato nel 2016 a Segesta, Locri e Roma, a cura del Centro Teatrale Meridionale di Locri. Delle opere presentate (di cui è stato garantito l’anonimato dal notaio Maria D’Angelo), oltre a quella vincitrice sono state selezionate anche Ero io Medea di Francesco Puccio; Ganimede di Salvatore Aquilino; Il Traghettatore di Eleonora Trucchi; Pentesilea vs Achille di Francesco Randazzo; Profughi di Gennaro Aceto.

 

Nato con lo scopo di favorire la promozione e diffusione della scrittura teatrale e della lingua italiana, ideato da drammaturghi per i drammaturghi, la prima edizione del Premio Cendic Segesta ha avuto come tema il Mito. L’iniziativa ha riscosso un immediato successo, con l’arrivo di oltre 90 opere provenienti da tutto il territorio nazionale in meno di un mese, a conferma del fatto che è stata subito percepita come uno strumento innovativo, utile e affidabile. La graduatoria di tutti i voti ricevuti sarà a disposizione dei partecipanti sul sito del Cendic dal giorno della premiazione: ulteriore motivo di unicità in un Paese che non offre altre realtà istituzionali di promozione della scrittura teatrale, significativa e importante possibilità di confronto e autovalutazione del proprio percorso professionale.

 

I finalisti usufruiranno dell’iscrizione gratuita per un anno al Cendic e parteciperanno ad una giornata di studio dedicata alla propria opera, nell’ambito della Rassegna: “Il Mito nella Contemporaneità”, realizzata dal Teatro Arcobaleno, Centro Stabile del Classico di Roma, con la collaborazione artistica del Cendic (Gennaio – Maggio 2016). Il Teatro di Segesta ospiterà la messa in scena del testo vincitore nell’edizione 2016 del Calatafimi – Segesta Festival “Le Dionisiache”.

 

“Il Premio Cendic Segesta”, dice Nicasio Anzelmo, direttore artistico del Festival,  “è un’importante occasione per i giovani autori e sono felice che il primo premio sia stato assegnato a un giovane autore siciliano, sottolineando il valore della creatività siciliana. Claudio Zappalà avrà l’opportunità di vedere realizzato il suo sogno”. Per il sindaco Vito Sciortino “Cendic – Segesta è il primo premio di drammaturgia in Sicilia ed esprime il nostro progetto di rinascita culturale e l’impegno per promuovere ulteriormente le rappresentazioni classiche da realizzare nel Teatro Antico di Segesta, un volano per l’economia e  la ripresa turistica del nostro territorio, quanto mai opportuna in un momento di profonda crisi”.

 

Alla premiazione sono intervenuti:  Maria Letizia Compatangelo, Presidente del Cendic; Nicasio Anzelmo, Direttore Artistico del Calatafimi Segesta Festival Dionisiache 2015; Vito Sciortino, Sindaco di Calatafimi Segesta; Orazio Torrisi, produttore e regista teatrale; Domenico Pantano attore e produttore C.T.M. Centro Teatrale Meridionale, in rappresentanza della Giuria Tecnica; la scrittrice e autrice teatrale e radiofonica Beatrice Monroy, direttrice del corso di drammaturgia della Scuola del Teatro Biondo Stabile di Palermo diretta da Emma Dante; il giovane autore catanese Claudio Zappalà; oltre a diversi esponenti delle Istituzioni e personalità del mondo dello spettacolo e della cultura. Durante la serata si è svolta la lettura scenica di brani del testo vincitore e a seguire lo spettacolo Pseudolus di Tito Maccio Plauto, con Manlio Dovì e Domenico Pantano per la regia di Walter Manfrè.