Foto: nei riquadri Francesco Sabatini e la sede dell’Accademia della Crusca

 

Potrebbe sembrare quanto meno anacronistico parlare della difesa della lingua italiana in un periodo in cui la X sostituisce la parola ‘per’, TVB sintetizza l’espressione “ti voglio bene”, gli accordi in Parlamento sono spesso Bipartisan, il lavoro è regolato dal Jobs act, l’adozione di un figlio dalla Stepchild adoption, l’assistenza ai clienti dal Costumer Care e la tradizionale ‘pausa caffè’ è diventata Coffe break. Eppure, per fortuna, c’è ancora molta gente che non solo ama la purezza della propria lingua, ma cerca di perfezionarsi in diversi altri idiomi, senza parlare poi dei cosiddetti iperpoliglotti, capaci di imparare e ricordare decine di lingue. A questo proposito, sul numero di Agosto del 2019 dell’autorevole rivista Internazionale è stato pubblicato un interessantissimo servizio sulle numerose persone nel mondo dedite interamente a imparare e perfezionarsi in nuove lingue. Tra esse figura un certo Rojas-Berscia:”Un iperpoliglotta che parla ventidue lingue viventi (spagnolo, italiano, piemontese, inglese, mandarino, francese, esperanto, portoghese, romeno, quechua, shawi, aymara, tedesco, olandese, catalano, russo, hakka, giapponese, coreano, guarani, farsi e serbo”.

 

Detto ciò, è bene ricordare che una volta molti italiani parlavano solo in dialetto. Si dice che la televisione, la RAI, abbia dato un contributo notevole all’unificazione linguistica del Paese. Con ciò non si vuole auspicare la cancellazione dei vari dialetti, che permangono sempre una ricchezza e un carattere identitario delle varie popolazioni, ma è certamente un bene che tutti (o quasi) riescano oggi a comunicare attraverso una lingua nazionale.  Allo stesso modo è un bene che sul piano internazionale ci sia una lingua ampiamente diffusa (in passato è stato il francese, oggi è certamente l’inglese e forse, chissà, in un domani sarà il cinese) ma guai a perdere gradualmente l’identità nazionale, della quale la lingua è una componente essenziale.

 

In Italia un ruolo decisivo nella conservazione della purezza della lingua è stata esercitata decisamente dall’Accademia della Crusca (la più antica Accademia linguistica del Mondo). Nata nel 1583, l’Accademia raccoglie alcuni dei maggiori studiosi ed esperti della lingua italiana.  L’attuale Presidente Onorario, Francesco Sabatini, abruzzese di Pescocostanzo (è stato il primo Presidente non toscano dal 2000 al 2008) continua a svolgere un’intensa attività di promozione della lingua italiana, sia in patria che all’estero.

 

Grazie alla sua rubrica televisiva Pronto soccorso linguistico, in onda ogni domenica nell’ambito del Programma Unomattina in famiglia della RAI, Sabatini è diventato un volto noto anche per milioni di spettatori che intervengono appassionatamente nel suo programma con domande e suggerimenti. Di seguito riportiamo le considerazioni che il Prof. Sabatini ha rilasciato in video alla REA (Radiotelevisioni Europee Associate) in merito all’importante ruolo che possono esercitare le piccole medie radio e Tv nella conservazione della lingua e nel corretto modo di comunicare con il grande pubblico.

 

Video REA con il Prof. Francesco Sabatini