Foto: il Presidente della REA mentre viene intervistato davanti a Montecitorio. Nel riquadro Rainero Schembri, Coordinatore del Gruppo di Pressione. 

 

Dopo un lungo periodo caratterizzato da articoli, inchieste, servizi video e incontri con politici, economisti ed esperti operanti in capo sociale e ambientale, la REA  (presieduta dall’Ing. Antonio Diomede) si propone di compiere un nuovo salto di qualità, mettendo un po’ d’ordine alla enorme massa di informazioni e proposte raccolte. Si tratta, in sostanza, di un tentativo di inquadrare i vari obiettivi nell’ambito di una visione più ampia: possibilmente decennale. Nasce così l’idea di ripetere e adattare (in piccolo naturalmente) ciò che è stato ideato nel settembre del 2015 a livello globale dalle Nazioni Unite e conosciuto come L’ Agenda 2030 (contenente 17 obiettivi di sviluppo sostenibile). Anche la REA si propone, infatti, di creare un vasto contenitore di idee, proposte, consigli e anche critiche, tutte in continua evoluzione. Per comodità di esposizione quest’Agenda è stata  suddivisa in tre parti: la prima riguarda la tutela della libertà e del pluralismo d’informazione; la seconda, il rafforzamento dello Stato Sociale; la terza, il riconoscimento delle produzioni realmente utili alla conservazione dell’ambiente.

 

Il tutto all’interno di un articolato piano di preservazione dei seguenti 7 Diritti Capitali:1) Avere una fonte di sostentamento; 2) Nutrirsi e Vestirsi; 3) Avere un Tetto;
 4) Curarsi; 5) Istruirsi; 6) Avere un’Assistenza legale umanitaria; 7) Ricevere e dare una corretta informazione. Sul piano organizzativo, insieme al Gruppo di Pressione, ideato dalla  REA ma integrato da giornalisti radio-televisivi, della carta stampata e amministratori di Siti Web di varia provenienza, si è sviluppata nel corso degli anni una rete di Centri stampa sociali (10 in Italia e 16 all’estero), insieme a enti e organizzazioni economiche e sociali collegate alla REA (attualmente sono 17).  Questi rapporti sono serviti per realizzare numerosi video (che alla fine del 2017 hanno registrato oltre 70 mila visualizzazioni), nonché libri, incontri e viaggi culturali. Il lavoro giornalistico può, infine contare sulla collaborazione di gruppi e sindacati di giornalisti come, ad esempio, il sindacato RAI Giornalisti Italiani Uniti.

 

Infine, tutta questa attività ha trovato sistematicamente spazio negli organi d’informazione direttamente collegabili alla REA: le radio e tv associate, il giornale telematico (Punto Continenti – www.puntocontinenti.it), diversi siti Facebook (tra cui: Pagina del Gruppo di Pressione Rea, Libertà d’Informazione, Osservatorio sullo Stato Sociale, Italia chiama Europa) e altri organi d’informazione. A titolo esplicativo verranno riportati di seguito alcuni degli obiettivi che la REA intende perseguire a breve, medio e lungo termine, con il contributo di tutte le persone sensibili alle tematiche sociali.

 

Agenda 2030 intende. poi, dedicare una particolare attenzione al corretto utilizzo delle nuove tecnologie che, se da un lato, sono in grado di contribuire in maniera determinante alla soluzione di molti problemi, dall’altro possono allargare ulteriormente la forbice delle profonde disuguaglianze e ingiustizie sociali esistenti. Questo importante lavoro può contare dall’inizio del 2020 del supporto dell’Università Internazionale per la Pace di Roma (UNIPACE), in particolare del Dipartimento di Scienze politiche. Le varie Università per la pace nel mondo sono stato istituite dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unte.

 

ALCUNI OBIETTIVI INSERITI NELL’AGENDA 2030

 

A – Pluralismo dell’informazione

  • Valorizzazione dell’informazione locale. Nell’ambito delle politiche di sostegno all’informazione (radio, televisioni, stampa, siti web) occorre prevedere l’erogazione di contributi su basi regionali e per gli organi d’informazione che esercitano un’attività di pubblico servizio, indipendentemente dall’audience.
  • WI-FI gratuitoIn futuro le connessioni debbono diventare universali e gratuite per tutti, come auspicato nel 2013 negli Stati Uniti dalla Federal Communications Commission (FCC).
  • Rapporto con la RAI. E’ auspicabile l’avvio di un rapporto di maggiore collaborazione tra la Televisione di Stato e le emittenti locali, anche sul piano della raccolta pubblicitaria. Indipendentemente, poi, dall’abolizione del canone (soprattutto per gli anziani) è importante che si affermi il principio che lo Stato ha il DOVERE di dare un servizio informativo gratuito di pubblica utilità a tutti i cittadini. Dobbiamo pretendere una Rete pubblica e gratuita davvero imparziale. Inoltre, va rivista completamente la gestione di RAI International.
  • Valorizzazione prodotti agro-alimentari italiani. Occorre una più ampia divulgazione di notizie riguardanti la sana produzione agro alimentare italiana, soprattutto quella locale. Con l’aiuto degli esperti vanno anche denunciati i prodotti alimentari nocivi alla salute.

 

B – Rafforzamento dello Stato Sociale

  • Grande fondo sociale. In Costituzione dovrebbe essere inserita la creazione di un grande Fondo Sociale capace di autoalimentarsi e di sostenere un’efficiente sistema di protezione umanitaria. L’ammontare di questo fondo dovrebbe corrispondere ad almeno il 5% delle spese sostenute dallo Stato.
  • Valorizzazione dei Beni artistici e culturali. Dal grande patrimonio storico, artistico e culturale ereditato dal passato è possibile ricavare (almeno in buona parte) le risorse necessarie per la creazione di un grande fondo sociale.
  • Tessere prepagate. Chi ha fame non può aspettare. Ai più poveri vanno distribuite delle tessere prepagate per l’acquisto di beni di prima necessità.
  •  Avere un Tetto. Utilizzando le moderne tecnologie, in particolare le stampanti 3D, è possibile avviare un vasto programma di edilizia popolare basato sulla costruzione di residenze sociali pubbliche in grado di ospitare gratuitamente i più poveri o in affitto a prezzi veramente popolari.
  • Curarsi. L’obiettivo finale è un’assistenza sanitaria e ospedaliera completamente gratuita.
  • Associazione medici e malati. Vanno ascoltate e valorizzate al massimo le associazioni dei malati e dei medici.
  • Tempi di attesa. Occorre rimuovere ogni ostacolo che impedisce una drastica riduzione dei tempi di attesa per poter usufruire dei servizi offerti dalle strutture sanitarie pubbliche.
  •  Sfoltimento dei Pronto Soccorso. Si parla di imminente riforma dei Pronto Soccorso. La REA seguirà con particolare attenzione questa riforma. Oltre a rimuovere, comunque, i vari fattori che contribuiscono ad affollare i Pronto soccorso è opportuno incrementare la presenza delle case della salute.
  • Istruirsi.L’obiettivo finale è un’istruzione pubblica completamente gratuita, dalle scuole elementari fino all’Università, come già avviene in alcuni Paesi.
  • Corpo docente. Occorre ridare una maggiore dignità professionale ed economica all’intero corpo degli insegnanti.
  • Valorizzare la cultura. Si tratta per l’Italia di un settore strategico.  Occorre promuovere e sostenere i Centri culturali di qualità (Musei, Siti Archeologici, Teatri, Cinema, Sale d’orchestra, ecc.), nonché i piccoli editori e le associazioni che promuovono la cultura italiana. Vanno, in ogni caso, promossi gli scrittori e i libri di qualità riguardanti la storia, la politica, la cultura, l’economia, lo sviluppo sociale e la preservazione dell’ambiente.
  • Assistenza legale umanitaria. Occorre estendere l’istituto del patrocinio gratuito anche alle fasi preprocessuali e collaterali.
  • Consulenza gratuita. Vanno premiate le persone e le organizzazioni in grado di offrire un’adeguata assistenza legale gratuita.
  • Non vanno dimenticati gli italiani arrestati all’estero

 

C – Tutela dell’Ambiente

  • Sostenere le produzioni realmente ecologiche. Occorre individuare non solo le produzioni che inquinano ma anche le produzioni che si presentano come ecologiche ma che nella realtà rispondono solo a esigenze commerciali. Esempio: occorre indagare come si pensa di smaltire milioni le batterie che in un prossimo futuro alimenteranno le auto elettriche.
  • Valorizzare i mezzi di trasporto meno inquinanti. Vanno incentivate mediante un’estesa e adeguata informazione tutte le forme di spostamento individuale o di trasporto sulle lunghe distanze. Un discorso che si estende dai monopattini e dalle biciclette su scala locale fino all’utilizzo dei treni, certamente meno inquinanti delle automobili.
  • Roma Capitale. Non è ammissibile, indipendentemente dalle singole responsabilità, che la Capitale d’Italia, centro culturale e storico mondiale, continui a dare di sé l’immagine di una città decadente, completamente congestionata e sommersa da rifiuti. Veti incrociati non possono impedire che progetti concreti realizzati con successo in altri Paesi trovino applicazione anche Roma. Si tratta di una battaglia di interesse nazionale. 

 

PROPOSTE INTEGRATIVE

  • Ruolo dell’Italia in Europa. L’Italia deve farsi promotrice di un grande rilancio dell’Europa sociale, ambientale e culturale. Il Welfare deve tornare ad essere un marchio distintivo del vecchio Continente.
  • Tutela degli Italiani all’estero.La massiccia presenza di milioni di italiani all’estero (concentrata soprattutto in una decina di Paesi) richiede una particolare attenzione da parte della politica estera italiana (sull’argomento la REA ha indicato 12 obiettivi precisi).
  • Politica estera. Occorre incrementare l’informazione sui riflessi e sulle conseguenze per l’Italia di ogni decisioni presa all’estero. Vanno, quindi, sentite le nostre rappresentanze nel mondo, nonché gli ambasciatori e le autorità politiche ed economiche estere in visita in Italia.
  • Incontri e Viaggi culturali. Nel 2020 oltre a rafforzare la sua presenza all’estero e in Italia attraverso i Centri Stampa Sociali, la REA intende sviluppare maggiormente anche il programma di incontri e viaggi culturali.

 

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 

Le iniziative sopra indicate rappresentano, comunque, solo una selezione composta da 25 obiettivi e suggerimenti che la REA intende approfondire nei prossimi anni. Come già detto, tutti possono formulare delle proposte ma sarebbe ancora meglio che insieme alle proposte pervenissero anche delle concrete disponibilità a dare una mano a sciogliere i vari nodi. Da precisare, infine, che Agenda 2030 non è collegata a nessun partito politico ma si rivolge indistintamente a tutte le forze politiche, economiche, sociali e ambientali disponibili e sensibili alle varie tematiche. Per i primi contatti è stata creata un’apposita mail: nuovostatosociale@gmail.com

 

Vedere il video sugli Obiettivi del Gruppo di Pressione REA.