Foto: nel riquadro Emilio Doria

 

Nell’ambito della finestra aperta dalla Rete Internazionale per un Nuovo Stato Sociale, riceviamo una interessante riflessione da Emilio Doria, 31 anni, nato a Torino, di professione operatore meccanico, che volentieri pubblichiamo. In coda è possibile vedere il Video ‘Guerra o Pace’, realizzato in collaborazione con l’Università Internazionale per la Pace di Roma e la REA, Radiotelevisioni Europee Associate. Si tratta della prima puntata di una serie dedicata allo Stato Sociale. Invitiamo tutti a vederlo.

  

Nel 21° secolo ci si aspetterebbe un mondo dove la qualità, della vita fosse a livelli molto più alti di quanto lo sia attualmente. Il mondo che è abitato da diverse classi sociali, con i più disparati modi di pensare e di agire, è difficile se non impossibile mettere d’accordo circa 7 miliardi di persone. Sin dall’antichità il pianeta si è diviso in imperi, stati ed in continenti, per mano di guerre, scatenate dai vertici delle società di allora. Credo che un modo per riunire tutte le menti pensanti, sia il denaro.

Vedo la società come una piramide, dove all’estremità c’è un potere assoluto, possiamo chiamarlo dio, anche se credo che il termine non sia adatto, sotto le diverse classi, fino ad arrivare al livello più basso, al povero disoccupato che non conta a livello finanziario “nulla”, anche se umanamente siamo tutti uguali, la differenza secondo me sta solo nel livello di istruzione raggiunto. Il potere che è in grado di scatenare guerre, mafie, povertà, epidemie, pandemie e chissà cosa, lo trovo malgrado certe fasce, necessario per dare all’umanità disciplina, una ragione per alzarsi alla mattina e lottare per una ragione, altrimenti sarebbe il caos.

Dal mio punto di vista ogni grande popolo deve avere una guida perché il pensiero è libero, ma il problema sta nel modo di agire. Sempre il potere “forte” che ha molti strumenti per tenere sotto controllo la popolazione mondiale, la medicina, il cibo, il lavoro, l’inquinamento e appunto il denaro che ha facoltà di vita e di morte di ognuno di noi. In ogni caso è nostro dovere nel limite del possibile, prendere le direttive e rendere migliore questo fantastico pianeta, soprattutto per le generazioni future, perché la vita sta dalla parte degli audaci ma anche di chi obbedisce.

 

VIDEO: GUERRE O PACE