Foto: da sinistra Silvia Siravo, Simone Migliorini e David Dainelli 

 

In un periodo di indubbia difficoltà per la cultura, e in particolare per lo spettacolo dal vivo, ci conforta in parte che si cerchi di condividere gli eventi legati al teatro attraverso tutti gli strumenti possibili a nostra disposizione. Ne sono esempio gli spettacoli e i concerti proposti in streaming e in tv, ma anche in radio. A nostro avviso per quello che riguarda il teatro di prosa, la messa in onda radiofonica ha un fascino tutto particolare, anche rispetto alla televisione. Il teatro trasmesso in tv presenta spesso delle caratteristiche omologanti che ne sanciscono ancora di più la diversità e la distanza del teatro dal vivo, “congelandone” in parte la suggestione. La radio permette all’ascoltatore di immaginare i volti e gli ambienti, catalizza l’attenzione in maniera avvolgente e coinvolgente. E’ il caso degli spettacoli proposti nella rubrica “Buona la prima” da Radio Vaticana.

 

Lo scorso 14 Gennaio, suddiviso in due (la seconda programmata per il 20 Gennaio), è andato in onda “Amour de loin”, uno spettacolo prodotto dal FESTIVAL DEL TEATRO ROMANO DI VOLTERRA, scritto da Alma Daddario e interpretato da Silvia Siravo e Simone Migliorini, con musiche di David Dainelli. Lo spettacolo trae lo spunto simbolico dal tema dell’”Amor di lontano” narrato dai Trovatori e ripreso dall’”amor cortese” dei poeti del Dolce Stil Novo. Si tratta di un amore vissuto in lontananza, tema quantomai attuale in questo periodo che ci vede forzatamente lontani e impossibilitati spesso anche a vivere concretamente i rapporti affettivi. Ma “L’amour de loin” era un artificio letterario, una scusa creata a bella posta dai poeti per parlare di sentimenti sublimati. Non è così per i protagonisti della pièce della Daddario: due docenti che sono impegnati in una ricerca sulla corrispondenza amorosa di personaggi storici, artisti, personaggi del mito, che discutono a distanza delle tematiche relative all’amore, essendo loro stessi coinvolti in un rapporto vissuto in lontananza.

 

L’autrice infatti costruisce, su una trama alquanto insolita e suggestiva, la storia di Valerioe Francesca, i docenti universitari impegnati nella raccolta di epistolari a tema amoroso: il più classico degli argomenti inquadrato in una originalissima prospettiva letteraria che abbraccia passato e presente, collocata nello scenario più attuale, quello oscurato dalle difficoltà delle problematiche insorte a più riprese a seguito  della pandemia da Covid-19 e del lockdown. Il tessuto narrativo che riguarda la relazione dei due protagonisti, si intreccia con le passioni di grandi personaggi della storia e avvolge Valerio e Francesca, imprigionati in  una contemporaneità che cerca, impreparata, talvolta stupita, un possibile futuro per il loro stesso rapporto amoroso, attraverso una porta socchiusa. Valerioe Francesca, nella avvincente interpretazione di Silvia Siravo, giovane e talentuosa figlia d’arte, e Simone Migliorini, dotato di una vocalità duttile e coinvolgente, trasportano idealmente il pubblico degli ascoltatori in una dimensione sospesa nel tempo, in cui i due amanti, costretti ad una lontananza forzata, vivono e sono testimoni di amori celebri del passato, ancora straordinariamente vivi, confrontandosi su una raccolta di lettere d’amore tra le più belle mai scritte.

 

Tra gli autori dei carteggi rielaborati dall’autrice: Ovidio, Marcel Proust, Cyrano de Bergerac, Dino Campana, Rainer Maria Rilke, Francis Scott Fitzgerald, Ludwig van Behetoven, Jean Jacques Rousseau, Napoleone Bonaparte, Gustav Jung, Madame de Staël, Aphra Behn, Emily Dickinson, Sabina Spielrein, Marina Cvetaeva, Sibilla Aleramo. A coronare la suggestione dell’ascolto, gli interventi degli arrangiamenti musicali originali di David Dainelli, sapientemente orchestrati con il testo. Da citare  l’incantevole voce di Aurora Pacchi, vocalist del gruppo Madaus, che interpreta il brano “Ti lascio un bacio”, lo struggente tango che suggella l’opera.

 

“Poeti, filosofi, scrittori, musicisti e… comuni mortali, donne e uomini, attraverso le lettere, hanno ci hanno lasciato una traccia di immortalità. Personaggi immaginari o storici, mitologici o reali, rappresentano la continuità delle nostre speranze, dei nostri sogni, delle aspettative dell’uomo davanti a un sentimento inspiegabile che crea gioia, dolore, desiderio, sconcerto.L’amore è tutto –affermava Emily Dickinson– e questo è tutto ciò che sappiamo dell’amore” ha affermato l’autrice.

 

Chi non avesse potuto ascoltare le repliche di “Amour de loin”, potrà recuperare il podcast sul sito di Radio Vaticana, digitando per la ricerca: trasmissione “Tredici tredici” del….rubrica “Buona la prima”. Amour de loin  – Prima parte 

https://www.vaticannews.va/it/podcast/rvi-programmi/buona-la-prima/2021/01/buona-la-prima-teatro-13-01-2021.html

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