Foto: sullo sfondo del Teatro Vascello di Roma Cristina D’Aquanno

 

Il Movimento Tutela Sociale, promosso dalla REA (Radiotelevisioni Europee Associate) e dall’Università Internazionale per la Pace (istituita dalle Nazioni Unite nel 1980) si propone di perseguire essenzialmente 7 Diritti Capitali: 1) Diritto al Lavoro o al Reddito Universale; 2) Diritto a una sana Alimentazione; 3) Diritto allo Studio; 4) Diritto alla Casa; 5) Diritto alla Salute; 6) Diritto a un’Assistenza Legale Umanitaria; 7) Diritto a informare ed essere informato. Su questi argomenti vengono intervistati docenti universitari, professioni, giornalisti, rappresentanti del mondo lavorativo e persone particolarmente attive e sensibili alle tematiche sociali. E’ la volta di Cristina D’Aquino, ormai un’ istituzione nel suo ruolo di responsabile dei rapporti con la stampa per il Teatro Vascello di Roma.  “Il Teatro”, sostiene la D’Aquanno, “è uno spazio di libertà dove l’immaginazione diventa realtà”. 

Per chi fosse interessato alle tematiche affrontate dal Movimento d’opinione MTS suggeriamo di iscriversi alla Pagina Facebook:  Movimento Tutela Sociale https://www.facebook.com/groups/508452549970758 . La videoclip a fine pagina sintetizza gli obiettivi del Movimento

 

La situazione del teatro italiano resta comunque molto precaria anche se si prevede con il nuovo dpcm che i teatri potranno riaprire il 27 marzo nelle zone gialle. La situazione resta critica perché dopo un anno di chiusura forzata dove gli attori hanno sofferto principalmente di più perché “chiusi in gabbia”, per intenderci gli attori sono dei performer, degli atleti dell’arte, sono dei conduttori di energie con tutto il loro corpo psicofisico conducono lo spettatore in un’estasi e lo rigenerano.

Questa interruzione di fruizione di energie ha prodotto sofferenza e negatività, gli artisti consapevoli di questo hanno lottato in tutti i modi per conservare intatto il fuoco scaro che li alimenta e che a loro volta rigenera l’uomo che ne beneficia da spettatore. Il 27 marzo si potrà far risplendere nuovamente la fiamma dell’arte grazie allo sforzo intenso ed insistente di tanti artisti che hanno lottato per questo, ma le nuove regole per ora non ci permettono di utilizzare la capienza del teatro in maniera dignitosa, infatti le platee saranno utilizzabili soltanto per il 25% della capienza effettiva, quindi soltanto la metà della metà degli spettatori potranno usufruire del grande dono di reciprocità che gli attori e il pubblico si scambiano durante l’unicità di uno spettacolo dal vivo.

Senza comunque contare il danno economico che questo produrrà. Dunque la situazione dei teatri in tutta Italia resta incerta e penalizzante per chi, ricco di entusiasmo ha i mezzi per ricominciare, ha le capacità per riaprire, ma viene comunque e continuamente frenato, “tenuto al laccio” dalle istituzioni che si rendono responsabili di un continuo ed inesorabile danno perpetuato che continua a minacciare questo mondo, questa realtà artistica, che sfiancata, fiaccata continua a non trovare un equilibrio, per le scelte di queste pseudo realtà lontane dal mondo dei vivi, quindi già morte e per questo arroccate all’illusione del potere.

Il Teatro per sopravvivere deve accettare delle condizioni di precarietà che sfidano, intimano il settore dello spettacolo dal vivo a desistere. Sembra non ci sia la volontà politica di trovare una via di uscita soddisfacente per tutto il Teatro italiano che è il vero e unico business, l’energia umana è il vero motore di una nazione e i teatri sono la linfa vitale di questo prezioso ingranaggio che permette l’equilibrio e la serenità e di conseguenza la salute di una nazione contemporanea, così come 2500 anni fa e come oggi il fulcro vitale di un popolo è la propria energia.

Quindi l’obiettivo oggi per tutta la categoria dello spettacolo dal vivo attori e tecnici è attivare anche se in modalità ridotta questa energia sperando che le vibrazioni positive possano raggiungere gli estremi capisaldi del potere ed investiti anch’essi di questa energia pulita possano ricredersi e lasciare che l’energia nei teatri e dei teatri ricominci a circolare ovunque. Solo una energia umana consapevole può liberarci da questo flagello, può trasformare il vecchio in nuovo, il malato in sano, il debole in forte. Chiediamo alle istituzioni tutte di lasciare riattivare la macchina teatrale in libertà e usciremo prima da questo incubo, ma se questo non dovesse accadere ci troverete pronti a difendere con tutte le nostre energie rinnovate il bene comune: la società in cui vogliamo continuare a vivere sempre meglio nutrendo i nostri sogni e l’arte che li alimenta.

Teatro Vascello uno spazio di libertà dove l’immaginazione diventa realtà.

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Video-clip del Movimento Tutela Sociale (con traduzione in inglese)