FotoSullo sfondo della bandiera dell’Europa da sinistra verso destra, Bongiovanni Felicia (Soprano), Dessi Daniela (Soprano), La Vecchia Francesco (Direttore d’Orchestra), Panerai Rolando (Baritono), Solman Miro (Tenore)  e Ughi Uto (Violinista). 

 

Introduzione

Dopo la prima selezione di interventi avvenuta nel precedente numero sull’Impegno Latino Americano per lo Stato Sociale questa volta l’Osservatorio Permanente Internazionale sullo Stato Sociale (OPIS) ha cercato di mettere a confronto alcuni dei più grandi artisti e musicisti  italiani di livello mondiale sulle aspettative che essi nutrono verso l’Europa.  L’obiettivo è di creare una forte sensibilizzazione sulla necessità di cambiare l’Europa sul piano sociale. In questo contesto l’arte e la cultura (soprattutto quella italiana) possono svolgere un ruolo fondamentale. Se è vero, infatti,  ‘che non si vive di solo pane’ è anche vero che nel valorizzare i beni culturali si aiuta anche a reperire i necessari fondi per creare le condizioni minime di sopravvivenza. Su questo argomento torneremo più volte nei prossimi numeri. E se qualcuno desidera contribuire a questo sforzo collettivo con suggerimenti o riflessioni personali  può scrivere a info@puntocontinenti.it. Alcune di questi contributi vengono pubblicate su Punto Continenti nella rubrica ‘Nuova Europa e Stato Sociale’.

Rainero Schembri (Coordinatore dell’Osservatorio)

 

Argomento selezionato: COSA I MUSICISTI S’ASPETTANO DA UN’EUROPA SOCIALE

Interventi di: Bongiovanni Felicia  (Soprano); Dessi Daniela (soprano); La Vecchia Francesco (Direttore d’Orchestra); Panerai Rolando (Baritono); Solman Miro (Tenore); Ughi Uto (Violinista).

 

CI VUOLE PIU’ RISPETTO PER LA PATERNITA’ DEI PROGETTI 

Bongiovanni Felicia (21 agosto 2014).

“Nel mio settore, come artista lirica che tanto s’è impegnata a raggiungere quello che si era prefissata all’inizio della sua carriera, ritengo che sia fondamentale assicurare il rispetto per la fatica e per la scelta di percorrere tutte le strade con onestà. In altre parole, se hai delle idee o la paternità di progetti riguardanti concerti o elaborati, devi sentirti riconosciuta e tutelata come avviene, ad esempio, in America, dove l’origine delle idee è sacra. Ecco, in Europa s’avverte in questo campo la necessità di una maggiore tutela. In sostanza, ci tengo tantissimo che soprattutto  in Italia prevalga una mentalità orientata verso l’onestà e il rispetto non circoscritta solo ai potenti, ricchi o famosi ma verso tutti coloro che per una vita si sono impegnati facendo leva essenzialmente sulla bravura e sul talento.

Video: https://www.youtube.com/watch?v=S09z4jN2ba8&feature=youtu.be

 

L’ITALIA DEVE RIPRENDERE IL SUO POSTO IN EUROPA

Dessi Daniela – (16 agosto 2014)

Video: https://www.youtube.com/watch?v=VfBgMmU1WB0&feature=youtu.be

“Quello che mi aspetto dall’Europa unita è un’unione di Paesi che collabori in vista di uno stesso ideale. Purtroppo dal punto di vista artistico ciò non avviene. In Italia, poi, ci troviamo nella condizione di essere un po’ la cenerentola dell’Europa ma non per mancanza di persone valide o artisti capaci di rendere grande questo Paese. Purtroppo l’arte è stata tagliata e  sono state tagliate le ali. Proprio nel riflettere sull’attuale posizione italiana in Europa mi viene spontaneo aspettare che il nostro Paese riprenda il suo posto naturale, soprattutto a livello artistico. E’ vero che anche altri Paesi vivono un momento di crisi però constato che all’estero c’è più voglia di valorizzare i propri artisti e le proprie risorse artistiche. In ogni caso mi aspetto che l’Italia svolga nell’Unione europea il ruolo che le compete”.

 

IL REPERTORIO SINFONICO ITALIANO MERITA UN’AFFERMAZIONE EUROPEA

La Vecchia Francesco – (16 agosto 2014)

Video: https://www.youtube.com/watch?v=D9pGaTGkq2k&feature=youtu.be

L’orchestra sinfonica di Roma è un’istituzione musicale italiana. Noi siamo in buone relazioni con molte istituzioni europee. Dall’Europa mi aspetto un’equa distribuzione delle risorse della cultura, nonché una maggiore compartecipazione dei valori che le istituzioni musicali riescono a porre in essere. Occorre una sempre più intensa relazione di scambi tra le diverse orchestre europee e una maggiore attenzione al repertorio sinfonico italiano e, quindi, ai suoi compositori che hanno scritto pagine meravigliose di musica sinfonica. Cito tra gli altri Martucci, Malipiero, Sgambati, Dallapiccola, Petrassi, Respighi,  Casella e tanti altri. Sarebbe importante che sul piano europeo  ci fosse una maggiore attenzione verso i nostri compositori e che l’Italia possa inserirsi alla pari in un contesto più vasto di scambi e relazioni.

 

A QUANDO UN GOVERNO EUROPEO

Panerai Rolando – (18 ottobre 2015).

Video: https://www.youtube.com/watch?v=WFXJ4gPkHNY

“Affinché l’Europa riesca a stare veramente unita occorrerebbe un governo non solo economico  ma anche politico. L’Europa è divisa come sono divise tutte le nazioni al loro interno. Mi preoccupa lo smantellamento dello Stato sociale perché penso ai nipoti e ai figli dei miei nipoti. Siamo arrivati a un punto tale di scoramento che preferiamo lasciare le cose stanno, quasi nella convinzione che forse debbono andare così. Guardiamo all’Italia. Leggendo i giornali ho perso completamente il gusto di andare a votare. Cito, solo a titolo di esempio, il dibattito sulla riforma del Senato. Secondo me, se siamo convinti che sia superfluo allora aboliamolo ma non possiamo far eleggere i politici dai politici stessi. Manchiamo di libertà”.

 

L’ASSOLUTA IMPORTANZA DI CONSERVARE IL PATRIMONIO ARTISTICO

Solman Miro – (13 novembre 2011)

Video: https://www.youtube.com/watch?v=tbHwbeQz1Iw

“Mi aspetto dall’Europa che abbia un occhio di riguardo per tutto ciò che l’arte europea rappresenta e, detto un po’ egoisticamente, soprattutto per quello che rappresenta l’arte italiana. Del resto se è vero che in Italia c’è tanta arte non possiamo lasciare che le nostre bellezze e i nostri monumenti crollino come quelli di Pompei: dobbiamo fare in modo che questi monumenti siano saldati col cemento in maniera che rimangano a testimonianza della realtà artistica del nostro passato. Un passato che rappresenta le fondamenta di quello che siamo ora. Il mio appello all’Europa è che s’impegni a conservare l’immenso patrimonio del nostro Continente, con una particolare attenzione al patrimonio italiano che è immenso e impareggiabile. Questo è quello che mi aspetto”.

 

FERMIAMO LA DECADENZA

Ughi Uto – (16 agosto 2014)

Video: https://www.youtube.com/watch?v=UxSry_dbpUE

“L’Europa è stata la culla e la matrice di tutte le arti. Purtroppo oggi l’Europa vive la stessa decadenza e lo stesso degrado del nostro Paese per cui mi aspetto che ci sia questa Unione europea non solo dal punto di vista economico e monetario ma anche da quello dei valori spirituali ed esistenziali, nonché della sua matrice culturale e cristiana che è stata messa veramente sotto i piedi. Per me è importante che l’Europa conservi e sia orgogliosa della sua tradizione”.

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IN PRECEDENZA

1 – L’impegno Latino Americano per lo Stato Sociale ( http://puntocontinenti.it/?p=8472 ) con interventi di: Breccia Alberto (ex Ambasciatore dell’Uruguay in Italia, scomparso recentemente); Cabanas Miguel Ruiz (ex Ambasciatore del Messico in  Italia, attuale vice Ministro degli Esteri messicano); Cherniak Carlos (Ministro plenipotenziario dell’Argentina); Morales Evo (Presidente della Bolivia); Tavares Ricardo Neiva (Ambasciatore del Brasile in Italia).