Foto: nel riquadro Catia Anedda

Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’articolo sull’importanza del 5 per mille inviatoci da Catia Anedda, Presidente dell’ONLUS Prigionieri del Silenzio (che tutela i diritti degli italiani arrestati all’estero) e che collabora al progetto REA per la costituzione di un nuovo ed efficiente Stato Sociale.

Con una semplice ricerca su google con la chiave “come funziona il 5 per mille” si ottengono informazioni molto interessanti ed istruttive. Il 5 per mille non è altro che una percentuale (per l’esattezza lo 0,5%) dell’importo Irpef (tassa sul reddito persone fisiche), dovuto dal cittadino allo Stato, che, in caso di scelta del contribuente, viene destinato all’ente segnalato.
Diverso dall’8 per mille che viene destinato agli enti religiosi il 5 per mille può essere destinato agli enti per la ricerca, ad attività sportive o ad associazioni no profit. Il cittadino contribuente, che scelga di destinare il 5 per mille oppure non effettui alcuna scelta, pagherà sempre lo stesso importo, se dovuto, di Irpef. L’Irpef va comunque allo Stato, che poi deciderà come utilizzare le entrate derivanti da tutte le tasse. Un cittadino può fare la scelta sia per l’8 che per il 5 o per il 2 per mille, l’una non va in contrasto con l’altra.
I cittadini che hanno un cud e non trasmettono la dichiarazione poichè non hanno nulla da detrarre, possono comunque richiedere di destinare il 5 per mille o l’8 e da qualche anno anche il 2. Se non venisse effettuata nessuna scelta comunque il 8 per mille sarebbe devoluto alla chiesa cattolica, il 5 per mille allo Stato per cui poi, il parlamento ne deciderà la destinazione, il 2 rimarrebbe comunque allo Stato.

 

Quindi, fare una scelta consapevole vorrebbe dire non lasciare che gli altri possano scegliere per noi. Ci sono molte piccole associazioni che avrebbero un grande aiuto e potrebbero fare la differenza. In modo molto semplice si può curiosare sul sito dell’agenzia delle entrate per trovare tutte le associazioni aventi diritto e poi capire tramite i loro siti internet o tramite quanto si dice di loro se effettivamente meritano la nostra scelta. Prigionieri del Silenzio è una di queste associazioni, noi vogliamo garantire la tutela dei diritti degli Italiani detenuti all’estero. Operiamo in tutto il mondo e collaboriamo con enti nazionali e internazionali. Lo facciamo da oltre 10 anni, perché crediamo nella uguaglianza tra cittadini e che la dignità sia un diritto di ogni individuo. Aiuta un connazionale, sostenendoci con il 5 per mille. In questo modo, aiuterai anche la sua famiglia ad affrontare un percorso difficile e complicato.

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Nota: per sostenere la Onlus Prigionieri del Silenzio occorre inserire il numero 93072803388 nella dichiarazione dei redditi nella sessione 5 per mille sostegno al volontariato

Vedere lo spot sullo Stato Sociale

https://www.youtube.com/watch?v=0vZCw-nuTZY