Foto: Antonella Carnevale e, nel riquadro, Fabrizio Crespi 

 

Dopo diversi incontri culturali questa volta Azimut Capital Management SGR (Società del Gruppo Azimut di cui è Presidente Pietro Giuliani) ha fatto centro con un seguitissimo convegno a carattere economico. Ad organizzare l’evento ci ha pensato la nota consulente finanziaria partner Antonella Carnevale (molto conosciuta negli ambienti bancari, finanziari e giornalistici) che per l’occasione ha invitato come relatore il prof. Fabrizio Crespi della Cattolica di Milano e Cagliari. Il titolo scelto è certamente sugestivo: Quanto costa il nostro futuro?. Nella sostanza lo scopo era quello di dare al numeroso pubblico presente in sala una pillola formativa e informativa sui propri risparmi. All’incontro hanno partecipato numerosi clienti di Azimut, imprenditori, liberi professionisti e anche personaggi dello spettacolo e delle istituzioni. Ma torniamo ai contenuti del Convegno.

Per il prof. Crespi gli italiani storicamente sono sempre stati dei grandi risparmiatori. Ma un conto è risparmiare, un altro è saper investire e saper pianificare nel tempo e in base alle esigenze future. Le indagini relative alle scelte finanziarie delle famiglie italiane, in primis quella realizzata annualmente dal Centro Studi Einaudi, dimostrano infatti che la pianificazione finanziaria non è proprio nelle corde dei nostri concittadini. Semplice riprova: l’enorme massa di denaro giacente sui conti correnti.

 

Gli italiani vogliono certezze quando investono, ma non cercano consulenze di esperti. Solo il 37% vorrebbe  un aiuto professionale  nella pianificazione della ricchezza. Anche questa è una delle conseguenze negative della scarsa educazione finanziaria.  La principale causa della mancanza di strategia nelle scelte di investimento deriva dai retaggi del passato. In fondo, una volta, le “cose” erano semplici e non c’era bisogno di pianificare: i titoli di stato rendevano bene, il mattone era sicuro e poco tassato, la famiglia italiana era tradizionale italiana e, quindi, spesso caratterizzata da una stretta convivenza fisica tra le generazioni.

 

Il perdurante contesto di tassi a zero rende sempre più difficile offrire rendimenti interessanti alla clientela e quindi è sempre più importante non avventurarsi alla ricerca di scorciatoie con il “trading online” o le “cripto-valute” ma accrescere la cultura dei risparmiatori, fargli comprendere i mutamenti socio demografici e grazie ad una buona consulenza evitargli tutti quegli errori comportamentali che sono alla base di una sana e consapevole gestione dei risparmi. 

 

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