Foto: sullo sfondo dell’Università Salvador di Buenos Aires, Antonio A. Martino e la copertina del suo ultimo libro. 

 

Come rappresentante per l’Argentina del Movimento internazionale d’Opinione Tutela Sociale, Antonio Anselmo Martino, professore emerito dell’Università Salvador di Buenos Aires e dell’Università di Pisa è sicuramente uno dei personaggi di riferimento per la grande Comunità Italiana in Argentina. Membro dell’Accademia Nazionale di Diritto e Scienze Sociali di Cordoba, Martino è autore del recente libro Tecnologie Innovatrici per la Giustizia(Tecnologias innovadoras para la Justicia) pubblicato dalla nota casa editrice argentina Astrea e che sta registrando un grande interesse soprattutto tra gli studiosi delle materie giuridiche. La prefazione è di Gabriele Paparo, già addetto scientifico all’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires. Il volume (sono 184 pagine) affronta essenzialmente quattro argomenti: 1) la Ciberculturizzazione dei processi giuridici; 2) l’accesso alla Giustizia; 3) la Risoluzione telematica dei conflitti; 4) il futuro ruolo della firma elettronica. Tutti argomenti che avranno un impatto crescente sulle attività dei tribunali e nell’ambito degli studi giuridici. Da precisare che la ricerca di Martino ha tenuto in grande considerazione le esperienze maturate in Europa e nelle Americhe.

 

Il libro è suddiviso in quattro capitoli: il primo presenta una visione sistemica della Giustizia, con le sue varie componenti (norme, società civile, mezzi di comunicazione). Non manca, poi, una descrizione analitica del rapporto della giustizia con l’ ambiente esterno (fatto dagli altri poteri dello Stato, dal sistema economico, dall’ordine internazionale) e della sua stessa struttura, che cambia in ogni Paese, spesso anche in modi molto diversi. Il secondo capitolo è dedicato all’evoluzione digitale sia nella gestione dei poteri dello Stato sia nell’ambito della giustizia: ci sono varie fasi di evoluzione, dalla carta al digitale, dal digitale all’automatizzazione, e da questi alla giustizia intelligente.  Il terzocapitolo è dedicato specificamente alla giustizia digitale: vengono analizzate le nuove tecnologie nei tribunali, presso i procuratori, negli studi degli avvocati. Martino prende poi come esempio il processo di digitalizzazione della giustizia che sta avvenendo nella città autonoma di Buenos Aire e l’importanza che tutte le udienze vengono videoregistrate.  Questa analisi si estende poi all’intero processo di automatizzazione che sta avvenendo in tutta l’Argentina. Infine, il quarto capitolo mette a confronto i vari sistemi giuridici elettronici sul piano internazionale, partendo dal panorama latino-americano (dove il Paese più evoluto dal punto di vista dell’automazione è il Brasile) per proseguire con l’esperienza maturata negli ultimi anni in Europa, soprattutto in Italia e Spagna.

 

Nelle sue conclusioni Martino sostiene che il processo di automatizzazione è irreversibile ma che occorre tener presente anche i costi umani della modernizzazione. Certo, la carta è destinata gradualmente a sparire ma bisogna saper utilizzare molto bene l’enorme quantità di dati e le nuove tecnologie per riuscire a rendere la giustizia realmente più veloce, trasparente e razionale. Infine, non manca un richiamo a Italo Calvino e alle sue Sei proposte per il prossimo millennioche, secondo Martino, consentirebbero di risolvere i conflitti sociali in modo veloce, chiaro e corretto.

Scheda Tecnica.

Tecnologias innovadoras para la Justicia,

Autore  Antonio Anselmo Martino

Casa editrice Astrea.

Pubblicato: giugno. 2021.

Lingua spagnola.

Pagine: 184 pagine.

Formato 23 x 16.

Prezzo 2.300 peso argentino (20 euro)

Per acquistare: https://www.astrea.com.ar/book/00106600

 

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Video sul Ciclo di Conferenze sui Sistemi Intelligenti e sull’ Etica condotto dal Prof. Antonio A. Martino (dal 5 agosto al 23 dicembre)