Che bilancio si può fare del recente viaggio in America Latina (Cile, Perù, Colombia e Cuba) compiuto dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi? A questa domanda ha cercato di rispondere una tavola rotonda coordinata dal giornalista peruviano Roberto Montoya che da diversi anni organizza nell’albergo Giustiniani di Roma incontri tra Ambasciatori latino americani e la stampa italiana per conto dell’Osservatorio Prestomedia –  Mediatrends, in collaborazione con il giornalista Sergio Mora dell’Agenzia Zenit. All’incontro hanno partecipato gli Ambasciatori di Cile (Fernando Ayala), Perù (Adriana Rivas Franchini) e di Cuba (Alba Soto Pimentel) che hanno messo in risalto che si tratta della prima visita di un Capo di governo italiano in quella regione negli ultimi vent’anni.

 

Per l’Ambasciatore cileno Ayala è stato significativo che Renzi sia venuto con 80 imprenditori e che abbia sbloccato la spinosa questione delle doppia imposizione, rimasta irrisolta per un ventennio. Una misura che dovrebbe aumentare gli investimenti italiani in Cile. Inoltre, Renzi ha visitato il nuovo centro astronomico del Paranal, uno dei più grandi del mondo, finanziato da aziende europee. L’Ambasciatore cileno ha poi ricordato che è stato visto in maniera positiva dall’Italia la decisione ciloena di accogliere un certo numero di rifugiati siriani. Infine, ha auspicato un sensibile rafforzamento dell’Istituto Italo Latino Americano. Da registrare che dal prossimo mese di maggio verrà inaugurato il volo diretto Santiago – Roma.

 

Per l’Ambasiatrice del Perù Rivas Franchini, la visita di Renzi a Machu Picchu è stato un gesto carico di significato simbolico. Lo stesso per quanto riguarda l’incontro con il religioso Hugo Censi e con una impresa italiana operante in Perù. L’Ambasciatrice ha poi ricordato l’impegno italiano nel settore dell’energia e delle infrastrutture. Notevole è anche l’attività delle piccole e medie imprese italiane che, tra l’altro, stanno collaborando alla realizzazione della seconda linea di metro.

 

L’Ambasciatrice di Cuba Alba Soto Pimentel ha ricodato che è la prima volta che un capo di Governo ha deciso di visitare il suo Paese. Una visita che contribuirà decisamente a incrementare il flusso turistico (attualmente sono 122 mila gli italiani che visitano il Paese caraibico) e ad attirare imprenditori italiani anche se permane il problema del blocco commerciale, tuttora in vigore nonostante la riapertura delle relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti.

 

Al dibattito sono intervenuti anche altri diplomatici, esperti e giornalisti. Quasi tutti si sono trovati concordi nel sottolineare che si è trattato di un’iniziativa positiva. Naturalmente, come sempre, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, che questa volta è rappresentato dall’immenso oceano Atlantico che in passato ha favorito una massiccia emigrazione italiana ma che ora deve fare i conti con la crisi italiana e con l’inizio di un momento difficile anche per il grande continente latino americano.