Vichi De Marchi, portavoce per l’Italia del WFP

Nel dibattito internazionale avviato da Punto Continenti sulla necessità di rilanciare lo Stato Sociale in tutto il mondo, riceviamo l’interessante contributo di  Vichi De Marchi (riquadro), Portavoce per l’Italia del WFP,  il Programma Alimentare Mondiale dell’ONU con sede principale a Roma. La Vichi prende spunto da un filmato prodotto dalla REA, Radiotelevisioni europee associate. 

Nel filmato sull’ ‘Assistenza Legale Umanitaria’ si parla di un diritto ad essere informati. E si parla di bisogni capitali. Tra questi metterei anche il diritto all’alimentazione per i 795 milioni di persone che nel mondo soffrono la fame. Ci sono diritti che dovrebbero essere inviolabili, difesi come un bene supremo. Primo tra tutti voglio citare il diritto alla pace e a un mondo pacificato. Non così è per molte popolazioni, prima tra tutte per i martoriati abitanti della Siria : oltre agli aiuti alimentari e sanitari, hanno un assoluto bisogno che il mondo conosca e riconosca i loro diritti a una pace che è nell’interesse di tutti.

In questo senso va letto anche il recente appello di oltre 100 tra agenzie ONU e Organizzazioni non Governative, dall’UNICEF, alla Caritas al Programma Alimentare Mondiale WFP. Cosa si chiede in questo appello? Innanzitutto che chi ha il potere di fermare queste violenze lo faccia ora. Subito. Non sono più accettabili rinvii. Ma si chiede anche ai cittadini, all’opinione pubblica di far sentire la propria voce rilanciando l’appello ad esempio attraverso i social media, creando un grande movimento virale per la pace. Oggi in Siria ci sono 13,5 milioni di persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria, la cui vita è forse compromessa per sempre. Per loro nell’appello si chiede nell’immediato:

1) Accesso continuato e senza impedimenti alle organizzazioni umanitarie per portare soccorsi immediati a quanti hanno bisogno in Siria;
2) Tregue umanitarie e cessate il fuoco incondizionati e monitorati che permettano la consegna di assistenza alimentare e di altri aiuti urgenti ai civili, la possibilità di effettuare vaccinazioni e altre campagne sanitarie, il ritorno dei bambini a scuola;
3) La fine degli attacchi alle infrastrutture civili in modo che sia garantita la sicurezza di scuole e ospedali e dei rifornimenti idrici;
4) Libertà di movimento per tutti i civili e l’immediata sospensione di tutti gli assedi da parte di tutte le parti in conflitto.
Ma si chiede soprattutto che la pace torni in terra siriana.

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Filmato al quale fa riferimento la De Marchi:
https://www.youtube.com/watch?v=ZpNNm-pbXI&feature=youtu.be