Di Maurizio Miranda

Per chi volesse seguire le orme di Giulio Cesare nella conquista delle Gallie, suggeriamo di iniziare il viaggio nel dipartimento Saône-et-Loire in Borgogna, Francia orientale, dove si trova una deliziosa cittadina chiamata Autun. Per la verità storicamente la cittadina non ha direttamente a che vedere con le conquiste di Cesare, anche perché è stata fondata dal suo successore e primo imperatore Augusto: non a caso il nome originario era Augustodunum. Tuttavia, dal punto di vista geografico, si trova a pochi passi da Bibracte (circa 25 chilometri), dove si è svolta la prima grande battaglia di Cesare. Ma prima di andare avanti nel racconto della conquista delle Gallie, avvenute dal 58 a.C. fino al 51 a.C. è forse il caso di dare una piccola ripassatina alla storia.

 

Per conquista delle Gallie s’intende comunemente la sottomissione a Roma dei popoli che oggi vivono in Francia, Belgio, Lussemburgo, Svizzera, Paesi Bassi e Germania. Conquiste narrate direttamente da Cesare nel De bello Gallico. Una precisazione: all’epoca di Cesare la parte meridionale delle Gallie, conosciuta come Gallia Narbonense (attuale Provenza) già era sotto il dominio di Roma sin dal 121 a.C. Al centro delle Gallie si trovavano invece Celti, a sud ovest gli Aquitani e a nord i Belgi: tutti ugualmente divisi in numerosi popoli e fazioni, che si combattevano e alleavano in continuazione. Alcuni erano alleati di Roma.

 

Ma cosa ha spinto Cesare a intraprendere la conquista delle Gallie, una delle più grandi conquiste militari della storia?

 

Formalmente la notizia che il popolo degli Elvezi si stava preparando ad attraversare le regioni occidentali della Gallia, con l’intento di attraversare il territorio della Gallia Narbonense senza chiedere le dovute autorizzazioni a Roma. Si calcola che erano poco meno di 370 mila individui, di cui oltre 90 mila soldati. Tutto ciò rappresentava obiettivamente un pericolo per Roma. Ma ci fu anche dell’altro. Cesare, nella sua scalata al potere, aveva un assoluto bisogno di importanti vittorie militari anche per contrastare le grandi conquiste di  Pompeo in Oriente. Insieme a Lepido, entrambi facevano parte del primo triumvirato che governava Roma.

 

In ogni caso, informato delle intenzioni degli Elvezi, Cesare si precipitò da Roma nella Gallia Narbonense, percorrendo fino a 140-150 chilometri al giorno, raggiungendo Ginevra il 2 aprile del 58 a.C. Dopo un’incisiva vittoria vicino al fiume Arar e un inseguimento di 14 giorni si arriva allo scontro finale a Bibracte (sul Monte Beuvrey). Gli Elvizi sono distrutti (rimangono in vita solo 130 mila). A seguito di questa vittoria Cesare promuove una grande Assemblea dei popoli delle Gallie.  Obiettivo: cercare alleati per contrastare un nuovo pericolo fatto dai germani di Ariovisto, che continuamente attraversano il Reno.

Ariovisto verrà sconfitto sotto i Monti Visgi, tra le città di Mulhouse e Cerney. Da quel momento, oltre alla sottomissione della Gallia Celtica,  il Reno diventerà il confine naturale per oltre quattro secoli dell’Impero Romano.

 

DA VISITARE

 

Autun. La suggestiva cittadina dispone di diversi reperti romani tra cui due antiche (Porta Saint-André e la Porte d’Arroux), il tempio di Giano e altre rovine risalenti all’epoca di Augusto. Da visitare sicuramente l’imponente teatro, il più grande esistente nella parte occidentale dell’impero con una capacità di 17.000 posti. A sud-est della città possiamo trovare la misteriosa Pierre de Couhard, una piramide di roccia che potrebbe risalire all’epoca romana.

 

Bibracte. Oggi Mont Beuvray, Bibracte è caratterizzata dal suo parco archeologico al centro di una foresta protetta. Nel 1995 è stato completato un interessante museo sulla vita dei celti, costruito con materiali originali del posto e dotato di una particolare illuminazione, nonché di moderni mezzi multimediali a disposizione dei visitatori. Il museo è aperto da metà marzo a metà novembre tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00. Consigliabile seguire le visite guidate effettuate giornalmente nei mesi di luglio e agosto.

NOTE

L’ Istituto Mercati Internazionali (IMI), con sede a Roma, è un’Associazione senza finalità di lucro incentrata sullo studio dei rapporti culturali, economici, archeologici, turistici e sociali che legano ancora oggi i Paesi che hanno fatto parte del mondo romano. Nell’ambito delle sue attività l’IMI organizza convegni, dibattiti, mostre, filmati, viaggi culturali, studi e pubblicazioni. Molti dei documenti, foto e filmati raggruppati negli archivi dell’IMI sono frutto di donazioni dei propri associati. Per maggiori informazioni: Tel. 3393479223 – Fax. 065744836; istitutomercatiinter@libero.it

 

Precedenti servizi

Betica: Viaggio tra le città di età romana (5)

Legnago: Viaggio tra le città di età romana (4)

Arelate (Arles):Viaggio tra le città di età romana (3)

Dripisinum (Vicenza): Viaggio tra le città di età Romana (2)

Aquincum (Budapest): Viaggio tra le città di età Romana (1)

 

Filmati.

Cliccando su puntocontinenti.it  è possibile visionare diversi video sulle ‘Città di età romana’. Si trovano in alto a destra nella Rubrica ‘Video Notizie’ sotto la voce ‘Città di età romana’.

Suggerimenti da e per gli associati IMI.

Notizie utili. Autun è una città decisamente storica e turistica. Oltre ai reperti romani c’ è da visitare innanzitutto la splendida cattedrale di Saint-Lazare, il municipio, nonché i numerosi musei aperti al pubblico: il museo Rolin, il museo di storia naturale, il museo di giovani militari, ecc Alla periferia della città si trova il Galvacher Casa, giardini di rose, il museo europeo della civiltà celtica, e molto altro. Durante la stagione turistica ci sono numerose mostre, concerti, festival, spettacoli storici, eventi sportivi, feste tradizionali, fiere e mercati. Non mancano poi campi da golf, mini-golf, equitazione, tennis, trekking, sentieri, piscine, terme, pattinaggio, pesca, e tanto altro.

Alberghi. Dagli associati IMI sono pervenute ottime referenze su questi due alberghi:

Hotel Les Orsoline – 4 rue Rivault 71400 Autun, quattro stelle, antico convento del 17 ° secolo con una cappella, l’hotel Les Urselines sovrasta gli antichi bastioni romani della città e vanta una spettacolare vista sui Monts Du Morvan. L’hotel dispone di 43 camere, di cui 28 con aria condizionata, ampio parcheggio e camere con accesso facilitato per i disabili. È disponibile l’accesso Wi-Fi gratuito.

Chambre d’hotes à Autun – 15 rue de Planoises, 71400 Autun è situato nella storica città romana a 11 km dal Parco Regionale Morvan. È possibile utilizzare la sauna in loco e una colazione continentale è servita ogni mattina. TV LCD e connessione Wi-Fi in funzione in ciascuna camera. Alcune delle camere offrono una vista sulla città vecchia. Autun Golf Club è situato a 5 minuti di auto dalla struttura e la stazione ferroviaria di Montchanin è di 34 km di distanza. Possibili escursioni in mountain bike e trekking.