Stefano Schembri

 

Di Stefano Schembri

Osservando le aree internazionali extra UE che hanno assorbito più made in Italy nel 2013 spicca il Mercosur, il mercato comune dell’America meridionale che comprende Argentina, Brasile, Uruguay, Venezuela, Bolivia, Cile, Perù, Colombia, Ecuador e Venezuela, con un incremento del 14,8% su base annua; molto forte anche la Cina (+9,5%), la Russia (+8,2%) e il Giappone (+7,0%) mentre i paesi Opec (+6,3%) e i paesi Eda,  Singapore, Corea del Sud, Taiwan, Hong Kong, Malaysia e Thailandia (+5,4%) confermano un trend ormai pluriennale di crescita.

 

“L’export verso i Paesi extra UE mostra ancora di poter crescere. I dati diffusi sono incoraggianti per due motivi: perché indicano un positivo effetto sul saldo commerciale della caduta dei prezzi petroliferi e un aumento dell’interscambio con la Cina grazie all’accelerazione delle vendite”. Questo il commento del Presidente dell’Agenzia ICE Riccardo Monti ai dati di Commercio dell’Italia con le aree extra Ue relativi a settembre 2013, diffusi oggi dall’Istat.

 

Anche se la situazione rimane difficile il 2013 ha chiuso con un +1,3% sul 2012 spingendo il controvalore delle esportazioni al di fuori dei confini europei a 180,6 miliardi di euro. Ciò ha consentito in soli quattro anni di registrare una crescita media annua del 10%, dai 123,7 miliardi del 2009, e di incrementare in modo sostanziale il saldo commerciale annuale: grazie anche alla contrazione delle importazioni, il surplus 2013 è balzato a 20 miliardi di euro, contro gli 800 milioni realizzati nel 2012.