Maurizio Miranda

 

Di Maurizio Miranda

Con Ostia Antica il Presidente dell’Istituto Mercati Internazionali, Maurizio Miranda (riquadro) continua per Punto Continenti il racconto di un viaggio tra le ‘Città di età romana’. L’iniziativa rientra nelle celebrazioni del secondo millennio della scomparsa di Augusto.  Foto: Ostia Antica. Nel riquadro Maurizio Miranda

 

Un evento straordinario mi porta a parlare nuovamente di Ostia Antica (l’avevo già fatto col numero 9 della presente serie): mi riferisco al recente annuncio dato dalla Soprintendente Speciale ai Beni Archeologici di Roma, Maria Rosaria Barbera, relativamente alla scoperta della vera ed eccezionale dimensione  di Ostia Antica e delle parti finora nascoste del grande porto di Roma. Le scoperte sono frutto di sette anni di indagini condotte con la tecnologia del georadar (magnetometria), grazie ad una èquipe di archeologi e geofisici guidata dalla Paola  Germoni e Angelo Pellegrino, in rappresentanza della Soprintendenza, da Simon Keay (University of Southampton) e Martin Millet (University of Cambridge). Su questa scoperta si è pronunciato anche il noto Archeologo Fausto Zevi, che già nel 1968 aveva scoperto nell’area un grande magazzino non ha dubbi: “Si rimette in discussione la funzione urbana di Ostia, che ora appare grande il doppio di Pompei”.

 

Paradossalmente, pochi chilometri separano il ritrovamento in questione dall’aeroporto Internazionale Leonardo Da Vinci, luogo dal quale la squadra italo – inglese ha avviato indagini geofisiche nell’area fra gli antichi scali marittimi di Portus ed Ostia. L’Area è nota come Isola Sacra nel Comune di Fiumicino. La notizia è rimasta a lungo ‘segreta’ a fronte di un intenso e laborioso percorso di indagini archeologiche che hanno svelato come  Ostia era molto più vasta di quanto si credesse fino al 2007. Da allora in poi è stato scientificamente possibile ricorrere al metodo magnetometrico che ha consentito di scansionare il paesaggio, permettendo ai geofisici di verificare le anomalie e identificare le antiche mura sepolte, i tracciati stradali e le strutture presenti nel sottosuolo, ritrovando nella zona di Isola Sacra gli antichi scali marittimi e fluviali di Portus e Ostia.

 

E’ emersa una traccia molto chiara delle mura perimetrali di Ostia antica e di 4 grandi edifici, tre dei quali presentano caratteristiche similari a quelle dei magazzini presenti nelle aree già scavate di Ostia con una pianta di 83 metri per 75  per il più grande.” Infatti nel I secolo a.C. il Tevere non chiudeva  la città (ora si può ben dire) di Ostia a nord, ma la divideva in due parti. A testimoniare l’originale estensione di Ostia è un sistema di mura di cinta, finora mancanti, lungo cui spiccano sei torri monumentali (di 6 metri per 8). Non un quartiere periferico, ma una nuova porzione di città che si sviluppa al di là del fiume, fino ad oggi considerato solo il confine nord della città. “Lo sviluppo urbanistico di Ostia antica complessivamente aumenta così del 45%. Supera ormai i centomila metri quadrati”, precisa la Germoni.

 

Le sorprese non sono finite. Nell’area indagata tra il Tevere e le nuove mura (la “Trastevere Ostiense”) sono stati identificati i resti delle strutture di quattro edifici. Tre sono considerati magazzini, sfoggiando una pianta di 83 metri per 75 articolati in celle allineate. Ma a rimanere ancora un caso irrisolto è il quarto edificio che vanta 142 metri di lato per 110, svelando la caratteristica di due fila di colonne disposte lungo gli assi nord – sud. Le dimensioni, in questo caso, diventano un aspetto determinante di conoscenza trattandosi “dell’Edificio più grande di Ostia antica” dice la Germoni. In effetti basta un confronto con il Piazzale delle Corporazioni (110×80 metri), il Foro (135×30) e i Grandi Horrea (85×125) per comprendere più che bene la  rilevantissima dimensione.

 

E’ nella parte meridionale di Isola Sacra  che indagini archeologiche preventive e con il georadar hanno individuato le  mura perimetrali della nuova Ostia antica che correvano per 540 metri da est a ovest, piegando poi verso sud in direzione del Tevere. E sempre qui si è potuto capire che sulle mura, a intervalli regolari, compaiono sei grandi torrioni rettangolari. La magnetometria ha consentito poi di scansionare le antiche strutture presenti nel sottosuolo, compresi i tracciati stradali. “Sapevamo che la grossa alluvione del 1560 avesse tagliato la  città, ma il sedime fangoso invece di distruggere ha, in fondo, conservato sotto il velo della terra le fondazioni della città nuova”, aggiunge la Germoni.

 

Il  Tevere non chiude a nord Ostia, ma attraversa la città, proprio come fa a Roma. “Il nostro compito ora è di pianificare piccoli e chirurgici interventi di scavo per definire con precisione la datazione delle mura”, avverte la Germoni lanciando l’ipotesi che risalgano al I secolo d.C. E’ nella parte meridionale di Isola Sacra  che indagini archeologiche preventive e con il georadar hanno individuato le  mura perimetrali della nuova Ostia antica che correvano per 540 metri da est a ovest, piegando poi verso sud in direzione del Tevere. E sempre qui si è potuto capire che sulle mura, a intervalli regolari, compaiono sei grandi torrioni rettangolari.

 

La magnetometria ha consentito poi di scansionare le antiche strutture presenti nel sottosuolo, compresi i tracciati stradali. “Sapevamo che la grossa alluvione del 1560 avesse tagliato la  città, ma il sedime fangoso invece di distruggere ha, in fondo, conservato sotto il velo della terra le fondazioni della città nuova”, aggiunge la Germoni. Il  Tevere non chiude a nord Ostia, ma attraversa la città, proprio come fa a Roma. “Il nostro compito ora è di pianificare piccoli e chirurgici interventi di scavo per definire con precisione la datazione delle mura”, avverte la Germoni lanciando l’ipotesi che risalgano al I secolo d.C.

 

A conclusione di questa carrellata non possiamo che rallegrarci con la Soprintendente Speciale ai Beni Archeologici di Roma, Maria Rosaria Barbera, ricordando come l’IMI (Istituto Mercati Internazionali) insieme ad altri organismi come la FIEI (Federazione Italiana Esportatori – Importatori), l’IIITT (Indo – Italian Institute for Trade and Technology) e l’IKC (Indian Knowledge City), in oltre 10 anni di collaborazione, ha sempre manifestato la massima attenzione e cooperazione sulle tematiche della logistica integrata e intermodale, dei commerci e dei mercati internazionali e che ancora una volta trovano riscontro nello stoccaggio delle merci che hanno transitato ad Ostia. Una tematica di ulteriore novità è rappresentata dalle indagini che sono state compiute dalla squadra italo – inglese che ha aumentato del 50% lo spazio dedicato ai depositi di merci, che si attestano ora a 70 mila metri quadrati. Tali dati riaprono il tema delle dimensioni degli scambi commerciali: Ostia si conferma una delle città portuali più importanti del Mediterraneo.

 

NOTE

L’ Istituto Mercati Internazionali (IMI), con sede a Roma, è un’Associazione senza finalità di lucro incentrata sullo studio dei rapporti culturali, economici, archeologici, turistici e sociali che legano ancora oggi i Paesi che hanno fatto parte del mondo romano. Nell’ambito delle sue attività l’IMI organizza convegni, dibattiti, mostre, filmati, viaggi culturali, studi e pubblicazioni. Molti dei documenti, foto e filmati raggruppati negli archivi dell’IMI sono frutto di donazioni dei propri associati. Per maggiori informazioni: Tel. 3393479223 – Fax. 065744836; istitutomercatiinter@libero.it

 

Precedenti servizi

 

Tarragona (Tarraco): Viaggio tra le città di età romana (16)

Cahors (Cadurcorum): Viaggio tra le città di età romana (15)

Alesia (Alise): Viaggio tra le città di età romana (14)

Ducortorum (Reims): Viaggio tra le città di età romana (13)

Samorobriva: Viaggio tra le città di età romana (12)

Gesoriacum: Viaggio tra le città di età romana (11)

Quiberon: Viaggio tra le città di età romana (10)

Ostia Antica: Viaggio tra le città di età romana (9)

Noviodunum (Nyon): Viaggio tra le città di età romana (8)

Formia: Viaggio tra le città di età romana (7)

Autun: Viaggio tra le città di età romana (6)

Betica: Viaggio tra le città di età romana (5)

Legnago: Viaggio tra le città di età romana (4)

Arelate (Arles):Viaggio tra le città di età romana (3)

Dripisinum (Vicenza): Viaggio tra le città di età Romana (2)

Aquincum (Budapest): Viaggio tra le città di età Romana (1)

 

Filmati.

Cliccando su www.puntocontinenti.it è possibile visionare diversi video riguardanti le ‘Città di età romana’. Si trovano in alto a destra nella Rubrica ‘Video Notizie’ sotto la voce ‘Città di età romana’.

Suggerimenti da e per gli associati IMI.

Ostia Antica è stata essenzialmente una città commerciale e di raccordo tra importantissime vie di comunicazione (Tevere e Tirreno) con la capitale del mondo antico. Ostia è  stata una città cosmopolita dove al suo interno convivevano razze e culture differenti. I suoi abitanti erano, a seconda della professione, raggruppati in sodalizi, con lingue e religioni differenti.  Da visitare nelle vicinanze anche il Castello di Giulio II.

Notizie utili.

Alberghi. Dagli associati IMI sono pervenute ottime referenze su questi due alberghi:

Hotel Rodrigo de Vivar. Via Rainaldo 18 Roma. Quattro stelle a 0,1 km da Ostia Antica. Si trova nelle vicinanze dell’Aeroporto Leonardo da Vinci ed è dotato di ogni comfort. Molto buona anche la cucina.

Hotel Ostia Antica Park. Via dei Romagnoli 1041, Roma. Tre stelle a 1,5 km da Ostia Antica. Ottanta belle stanze corredate da ogni comfort, nonché una grande piscina e centro benessere. Non distante dall’aeroporto di Fiumicino Leonardo da Vinci.