Nell’elaborare la sua Visione Paese orientata al 2000 – 2020, l’India è stata sensibilmente influenzata (e non poteva essere diversamente) dalla consistente evoluzione delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni avvenuta dalla fine degli anni Novanta. A partire dal 2000, quindi, il ruolo della formazione individuale delle persone e delle aziende ha assunto una valenza strategica.

In campo aziendale, l’evoluzione gestionale è diventata sempre più serrata in termini di organizzazione aziendale di prodotto, processo, sistema, clienti, mercato nazionale ed internazionale. Ma l’obiettivo finale è quello di passare velocemente, sia a livello di persone che d’imprese, da un’Economia della Conoscenza ad una Società della Conoscenza.

In questo quadro lo sviluppo dell’India è stato impostato essenzialmente su un’economia di servizi. Il terziario ora produce il 50% del PIL, l’agricoltura il 22% e l’industria soltanto il 27% (contro il 46% della Cina). Detto ciò, occorre riconoscere che l’India si trova ancora per molti versi nel passaggio da un’economia agricola a una industriale che punta, però, sull’utilizzo delle tecnologie informatiche mediante diversi programmi nazionali come, ad esempio, il  National Information Infrastructure (NII). L’India presenta, inoltre, ottime opportunità nell’industria del software e dei servizi con incrementi che sfiorano il 50% l’anno.

Già oltre una ventina di anni fa il Ministro delle Finanze indiano A.M.S. Kibria, nel suo discorso relativo al Bilancio 1997- 1998, ebbe modo di dichiarare: “Se c’è una scienza che dominerà il XXI secolo, questa è la l’Information Technology (IT). Se c’è un settore in cui l’India può emergere come leader mondiale, è la tecnologia dell’informazione”.

Questa consapevolezza è stata espressa anche dal partito politico che in India deteneva all’epoca la maggioranza, il partito di Bharatiya Janata, ora di nuovo alla guida della Unione Indiana, il quale nel suo manifesto elettorale (del 1998) affermava: “I recenti progressi della tecnologia dell’informazione (IT) hanno confermato quest’ultima come lo strumento più rivoluzionario mai creato nel corso della storia.  Essa promette di trasformare ogni aspetto della vita umana e di inaugurare una società futura basata sulla conoscenza […] L’India ha dimostrato di poter emergere presto come una tra le maggiori potenze mondiali nella IT […] precisamente, noi […] proponiamo una politica nazionale dell’informatica con un programma che preveda, nei prossimi dieci anni, di sfruttare pienamente i benefici della IT in ogni sfera della vita nazionale […] di far comprendere come la IT non sia un lusso, ma l’elemento fondamentale per lo sviluppo futuro […] di fare dell’India una potenza del software […] di assicurare, entro il Duemila, computer e risorse per l’educazione informatica in tutte le scuole secondarie del paese”.

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    Maurizio Miranda